L’horror è catartico. Lo sanno gli esperti in questioni di cinema. Basta che guardi film di mostri incredibili e quando torni alla realtà ti sembra tutto più tranquillo. Perchè la catarsi avvenga è necessario però che i mostri siano veramente fuori dal mondo. Roba che nella realtà sai bene che non troverai mai. Teschi che parlano, vermi giganti, spiriti che resistono al fuoco.
Se però applichi i canoni dell’horror a situazioni reali e attribuisci il ruolo di cattivi a persone, animali e cose che noi abbiamo attorno allora non c’e’ catarsi. C’e’ soltanto terrore, paura per quello che viene descritto come terribile. La paura per qualcosa di tangibile si sostituisce sempre a quella per questioni non tangibili.
Per esempio: prendi la questione degli zingari che rubano i bambini. Abbiamo i rom, con la loro cultura, la loro lingua, le loro tradizioni, altri abiti, altra pettinatura e decidiamo che quelli sono il pericolo. Basta diffondere in giro un po’ di pregiudizi, sostanziarli come fossero reali e il gioco è fatto. Donne, uomini e bambini, sedicenti "italiani", armati di picconi e molotov hanno raso al suolo un bel po’ di campi rom.
C’e’ la questione degli stupri: basta dire che sono tutti fatti ad opera di romeni, a prescindere dal fatto che sia vero oppure no, e non lo è, e anche in questo caso la paura si canalizza in una direzione precisa. La polizia è riuscita a tenere in galera per tanto tempo due romeni che a prescindere dal fatto che ci siano simpatici o meno sembra proprio non abbiano nulla a che fare con gli stupri dei quali sono accusati.
In questi giorni abbiamo anche il problema dei cani randagi nelle coste tra marina di modica e sampieri, in provincia di ragusa. Sbranano le persone, dicono, si aggirano ovunque e i carabinieri impazziti sparano su qualunque cosa si muova in quelle zone. Uno scenario apocalittico.
Non c’e’ modo, certo, di distinguere tra cane e cane. Non abbiamo le impronte digitali canine e non si perde tempo neppure a fare esami del dna per stabilire chi ha morso chi. Tutti i cani che gironzolano da quelle parti sono egualmente condannati a morte. Si spara nel mucchio. E’ la razza canina che circola liberamente ad essere a rischio. Colpevoli per il fatto di non avere un collare fosse anche perchè sono sfuggiti ad un padrone manesco giusto l’altro ieri.
La storia dei cani è veramente esemplificativa di come funzionano le cose in italia. Ci sono questi animali che saranno stati utili per vizi e trastulli di bambini viziati e di famiglie modello. Poi hanno capito che nei loro confronti bisognava prendersi una responsabilità e allora sono stati buttati per strada. Quelli si sono arrangiati come potevano. Hanno mangiato quello che trovavano e infine sono stati catturati, colpevoli di essere stati abbandonati. Li hanno portati ad un signore che sulla carta guadagnava tanti bei soldoni per prendersi cura di loro e invece (secondo le "rivelazioni" della stampa) li lasciava morire di fame offrendo loro in pasto gli stessi cadaveri dei cani defunti. Infine sono riusciti a scappare o forse semplicemente non c’era un buon recinto. Ed ecco la tragedia. Donne, bambini, uomini feriti. Un morto. Viene arrestato il signore che aveva la responsabilità di questi cani e vengono condannati a morte i cani randagi, tutti senza esclusione alcuna.
I poveri del nostro mondo vengono tenuti in miseria. Quando noi ricchi occidentali siamo andati a costruire fabbriche nelle loro terre abbiamo delocalizzato per sfruttare manodopera a prezzi da fame. Abbiamo spacciato il nostro commercio d’armi per filantropia e abbiamo usato la cooperazione per ungere altre mani mentre alle persone povere arrivavano sempre e solo le briciole. Infine queste persone affamate hanno cominciato a prendere la via del mare o un tragitto di terra. Sono arrivati in tanti e dapprima li hanno lasciati arrivare come fosse una resa volontaria degli schiavi che si consegnavano ai ricchi per regalare braccia e lavoro per un tozzo di pane. Poi ne sono arrivati altri e hanno cominciato a comportarsi, tu pensa, da persone, con la loro memoria, le loro storie, le loro culture. Allora si sono costruiti dei recinti e li abbiamo chiamati centri di permanenza temporanea poi di accoglienza e infine di identificazione e espulsione.
Abbiamo fatto una brutta cosa che si chiama schengen che favorisce la tratta degli esseri umani, donne incluse per le quali la libera circolazione sarebbe certamente l’occasione per sottrarsi dai giri della prostituzione coatta. Abbiamo inventato i flussi, per scaglionare l’ingresso degli schiavi buoni come forza lavoro. Abbiamo stretto un accordo con gheddafi per far bloccare in qualunque modo le imbarcazioni cariche di esseri umani. Abbiamo iniziato una campagna d’odio sicchè tutti gli stranieri, di alcune etnie in particolare, sono considerati criminali e vengono trattati come cani randagi. Rondisti, fascisti, squadristi sparano nel mucchio. Abbiamo deciso che gli stranieri non hanno diritto a cure mediche, i bambini non potranno essere registrati all’anagrafe, andare a scuola con i bimbi italiani, non avranno diritto a nessun servizio. Gli stranieri dovranno solo lavorare, dare in dono la moglie al feudatario delle terre, non lamentarsi mai e accontentarsi di essere vivi ringraziando per la gentilezza dei passanti che ogni tanto lanciano una monetina.
Anche gli esseri umani prima o poi diventano arrabbiati come i cani "randagi". Quando ci sarà la prima vera manifestazione o il primo sciopero o la prima lotta spontanea di immigrati nel nostro territorio cosa succederà? Saranno abbattuti come i cani?
Dimenticavo: le spiagge occupate dai cani randagi sono un po’ "cosa mia". Ci passeggio, corro, vivo, in tantissime occasioni. L’incuria certo è un dato di fatto anche se la natura di quei luoghi è fantastica. Mi è capitato di correre in spiaggia e trovarmi con un cane appresso. Generalmente però era di qualche gentile persona che portava il cane a passeggio senza guinzaglio e museruola tra amanti del footing, bambini, e anziani a spasso per far funzionare meglio il cuore. Come portare un bambino in un parco giochi. Ovvio che saltavano addosso a chiunque. Ovvio che provassero a mordere se la reazione dei passanti era impaurita.
Quando è successo io mi sono fermata. Ho camminato a passo lento. Ho respirato per trovare un ritmo tranquillo e non fare percepire la paura, pronta a tuffarmi in mare nel caso decidessero di venire a presentarsi. Ho incontrato qualche cane smunto, che cercava qualcosa da mangiare nell’immondizia, che abbaiava anche ai rumori del vento, talmente era terrorizzato.
Due anni fa in quella stessa zona accadde un’altra cosa un po’ più seria. L’ho raccontata in un vecchio post. C’era l’intera costa strapiena di persone con la cacarella, la febbre, una infezione allo stomaco. La fogna era travasata nelle acque bianche. Non diedero informazioni, non dissero nulla. Riuscimmo a sapere qualcosa soltanto per vie molto traverse. Non ci fu prevenzione per impedire la diffusione dell’infezione. Alta la stagione, alta l’omertà.
E’ veramente facile prendersela con i cani randagi. Molto facile spostare la paura in quella direzione. Soprattutto se pensiamo – a proposito di questioni non immediatamente tangibili che causeranno nel tempo centinaia di morti sociali o fisiche – che in quella zona c’e’ poco lavoro e che vi dovrebbero costruire una delle 4 centrali nucleari decise per la nostra lieta nazione. Disoccupazione e nucleare danno più sicurezza di quella che danno i cani? Chi lo sa…
Riporto la mia “Lettera al Corriere” pubblicata il 24 marzo 2009 a pag. 37 del Corriere della Sera:
“Qualche giorno fa ho visto alla televisione un video che mostrava la cattura di un cane randagio, in Sicilia.
La povera bestia, un bel cagnolino di piccola taglia dal pelo nero e lucido – quindi probabilmente di recente abbandono – guaiva terrorizzato e si dibatteva mentre, con le zampe legate, veniva letteralmente gettato all’interno di un furgoncino come fosse un sacco di spazzatura.
Posso solo immaginare il seguito della storia.
Mi permetto di pensare che questo modo di gestire i problemi del territorio sia vergognoso.”
A me quello che più spaventa non è il fatto che chiunque sia al potere in Italia, dal più grande al più piccolo, dimostri infine di essere un bandito, qualcuno che se ne frega altamente di mettere in atto (peraltro profumatamente pagato per farlo) qualche, dico solo QUALCHE iniziativa in grado di affrontare i problemi – di qualsiasi natura, umana, animale, ambientale – con un MINIMO di lungimiranza e attenzione. Peggio, molto peggio mi fa stare la reazione imbecille dell’italiano medio (che oramai mi sembra sia quasi un complimento chiamarlo medio, direi rasoterra piuttosto) che invece che dire”eh no, i cani non sono i colpevoli, lo sono invece chi li ha abbandonati, chi una volta soli non se ne è curato ma si è con tutta probabilità semplicemente o disinteressato o peggio intascato i quattrini (vedi alla voce:Sindaco), chi pochi mesi prima, incaricato di controllare se la custodia era adatta, di fronte a cani denutriti e ossa di altri animali ha detto che tutto era regolare. Vogliamo i veri colpevoli, vogliamo denunciarli, vogliamo un canile ben gestito perchè questi poveri animali non debbano impazzire nell’incuria umana…” . No, tutti ad imbracciare la doppietta. Io non riesco a capacitarmi di questa continua sete di violenza e sangue, questa guerra senza quartiere al povero, all’omosessuale, allo straniero, all’animale che non sia imbalsamato. Nessun ragionamento, tutto sull’onda dell’emotività esasperata, pregiudizi, imbecillità senza fine…Giuro, mi vergogno di essere italiana, e mi chiedo cosa ci sia capitato, per dare la nostra vita in mano a dei furfanti e oltre al già grande danno unire la beffa di ammazzarci tra di noi che non arriviamo a fine mese. Chissà come se la ridono quelli che alla fine ne escono sempre puliti, mentre hanno le anime sozze di porcherie!! Non lo accetto!!!!
Quando i cani si mettono a mordere tutti assieme c’è qualcosa che non va, nell’informazione.