Tante cattive notizie (eccoci!). "Solito" elenco di violenze.
Pordenone: è stato aggredito un gay disabile. Gli aggressori sarebbero tre italiani ‘taliani, di pordenone pordenone, che avrebbero premeditato l’aggressione per dare una lezione ai froci. Di questi aggressori non sappiamo niente. Nomi, cognomi, segni particolari. Personalmente, dato che ultimamente sono stati prodighi di informazioni, vorrei sapere che taglia portano. Così, per lanciare una serie di modelli ispirati al look del perfetto fascista squadrista impunito.
Firenze: arrestato un uomo per uno stupro avvenuto in novembre; Roma, tentata violenza a primavalle. Di lui si dice che ha problemi psichici. Nulla di più. Capiamo da ciò che è un italiano. Solo per gli italiani si usano queste stereotipate giustificazioni (romeno è sempre più mostro di uomo italiano con problema psichico). Vi sono conseguenze e usi diversi a seconda dello stupratore: romeno, via ai roghi, alle espulsioni, agli episodi di linciaggio; italiano problematico, dovrebbe suscitare pietà, perchè no, comprensione, al massimo una discussione sulla riapertura dei manicomi.
Messina: un ragazzo accompagnava la madre a fare la chemioterapia e pare che all’ospedale vi fosse un medico che lo ha costretto ad ingannare il tempo dell’attesa con uno stupro. Anche di questo medico non sappiamo niente. Ovviamente non è romeno. Ovviamente è agli arresti domiciliari.
Germania: la strage del killer diciassettenne. E’ nientepopodimeno che tgcom a osare una interpretazione dei fatti. Il ragazzuolo bene armato (ricordiamoci che in italia è in discussione un progetto di legge presentato da forza italia sulla caccia che abbassa il limite d’età a 16 anni per il possesso di un’arma) pare abbia mirato quasi esclusivamente alle donne.
Milano, due bambine di dieci anni vengono molestate pare da un ragazzo che non conoscevano.
Roma, due sorelle di diciassette e diciotto anni sono state violentate per dieci anni dal padre. Si sono stancate e sono andate a denunciarlo. Il padre è stato preso mentre preparava la valigia per scappare. Ci vuole coraggio per denunciare un padre. Tanto coraggio. Significa mettersi contro tutta la famiglia, rischiare di perdere ogni punto di riferimento. Significa non avere più risorse, paracaduti sociali di nessun tipo. Casa, soldi, la possibilità di studiare, un lavoro. Queste ragazze hanno mostrato grandissimo coraggio e a loro va restituito un futuro perchè il passato già glielo hanno rubato.
Bari: omicidio sociale, comunque omicidio, anzi prima vittima del pacchetto sicurezza. Il governo propone obbligo di denuncia da parte dei medici per gli immigrati che si presentano in ospedale senza permesso di soggiorno. I medici si oppongono, la norma non è ancora esecutiva ma già alcuni dottori, come avvenuto a milano per "scongiurare" il tentativo di interrompere una gravidanza di una donna peruviana, hanno provveduto ad applicare il proprio codice "morale" usando l’obiezione di coscienza come arma contro l’aborto e ora contro l’esistenza in vita degli immigrati stessi. Gli immigrati queste cose le sanno. Non si respira una buona aria e dunque una donna, una sex worker, non va a chiedere soccorso, non si cura, muore di tubercolosi, malattia contagiosa che curata per tempo non porta alla morte. La donna è morta e tosse dopo tosse forse ha contagiato altre persone. Ciò che è grave, in questa storia, è che presenta anche delle analogie con quell’altra tirata fuori a roma sulla persona affetta da aids nei festini a luci rosse. Come dire: i malati esistono soltanto in ambienti cui applicare una morale clerico-fascista (ora si che ci sentiamo a nostro agio… tornano i vecchi gerghi di lotta!!!)? Festini a luci rosse? Prostitute? Un tempo si diffondeva la voce che le donne affette da sifilide (che veniva sempre veicolata da un uomo mai ritenuto colpevole di nulla) erano tutte puttane. Ora il nuovo segno di identificazione del nostro ruolo sociale sarà la tbc o l’aids? Di nuovo?
Come dire: i déjà vu diventano eccessivi. I maschi girano armati. Non sempre si tratta di una pistola. Solo chi muore capisce che non c’e’ differenza.
—>>>L’immagine viene da qui. Grazie a Irene per aver segnalato questa splendida fonte.
Vi ricordate quella leggenda metropolitana del bravo ragazzo che aggancia una gran sventola e ci fa l’amore? Il mattino dopo si alza dal letto e, entrando in bagno, trova sullo specchio scritto con il rossetto: “benvenuto nel mondo dell’AIDS!”
E’ solo un’impressione mia o certe notizie prendono spunto dall’armamentario delle leggende metropolitane, per terrorizzarci meglio? C’era anche un episodio del telefilm “Commissario Rex” che era imperniato su un sieropositivo che contagiava un mucchio di gente durante festini.
Magari sono notizie vere (chi va a controllare) ma strutturate in modo assai affabulatorio, in modo che colpiscano meglio l’attenzione.
Come “la zingara che ha portato via la bambina”, per fare un altro esempio.