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Dna clandestini

http://www.ricercaitaliana.it/stdoc/primopiano/dna_GRANDE700x.jpgLeggere i giornali o vedere i tg oggi è come stare a guardare una puntata di voyager, quark e rieducational channel insieme. Tg 2 ora di pranzo, presentatrice stralunata si fa delle domande e ci fa delle domande. Ha la faccia di gigi marzullo, una domanda per paraculare, un’altra per rifardiarsela (definizione palermitana che dice tutto quello che c’e’ da dire), ancora una per sembrare caduta dal pero.

Ma il dna… non corrisponde… allora perchè la ragazza lo ha riconosciuto? e perchè lui ha confessato? e perchè quell’altro è andato a livorno? e perchè l’altra vittima lo ha riconosciuto? e perchè il sole si è spostato con cinque minuti di ritardo? e perchè la terra è rotonda e non è piatta?

La rivoluzione copernicana del pianeta giornalistico abbia inizio. Sorprendente la sarzanini che oggi assai più chiaramente informa sull’andazzo dell’inchiesta. Appena ieri era stata un tantinello criptica e tutta tesa a giustificare la figura di merda della polizia. Non uso eufemismi come potete vedere perchè in questa storia gli eufemismi fanno il paio con le ipocrisie, i fascismi, i razzismi e le inchieste orientate secondo un preciso indirizzo politico.

Oggi si sono ricordati/e che possono esserci gli stupri utili e che è esistito un tale Girolimoni che noi avevamo tirato fuori per le analogie con il presente. Meglio tardi che mai. La prontezza, la lucidità d’analisi e la tempestività è tutto in certi casi. Mai azzardare una analisi senza avere il culo più che coperto, vero? Mai provare a introdurre nuovi e indipendenti elementi di riflessione, giusto? Ci vuole troppo coraggio e il livello di fascismo che oramai ha ucciso le tante menti che gironzolano in parlamento possiamo evincerlo proprio dai commenti pavidi e prudentissimi di quella che dovrebbe rappresentare la opposizione politica alla destra. Andreotti probabilmente è più di sinistra di gran parte delle rappresentanze del Pd. Questo dovrebbe ferirvi a sufficienza. Invece non vi ferisce manco per niente. Non vi rianimate neppure con una dose massiccia di adrenalina sparata in pieno petto. Morta l’opposizione, morto l’antifascismo, morta la capacità di distinguere la politica dalle sceneggiate di condominio. Ma torniamo a noi…

Creare un contesto nel quale la psicosi collettiva diventa persino utile ad un riconoscimento sociale non vi pare una buona ragione per denunciare un romeno per ogni stupro?

Se essere stuprate da un romeno e dichiararsi vittime senza speranza diventa un elemento che regala uno status allora tutte diranno di essere state stuprate da un romeno.

Il rischio, come abbiamo già detto, è che chi commette stupri continui allegramente a gironzolare per parchi rivestito da uomo delle ronde. Se quella che viene rinsaldata è la logica lombrosiana, ovvero quella che identifica gli uomini cattivi solo in alcuni lineamenti e etnie, è naturale che le donne saranno meno attente e quindi più esposte al rischio di essere violentate da altri uomini di qualunque altra provenienza e ceto sociale. 

Quello che si sta facendo è grave perchè crea una casta, un livello di impunità, una zona di intoccabili. 

I video si possono montare e rimontare, le confessioni si possono ottenere in molti modi specialmente se si parlano lingue differenti, i riconoscimenti possono essere sbagliati (specie se si offre soltanto il catalogo foto dei romeni o degli stranieri schedati e nulla di altre nazionalità. l’hanno detto loro. hanno mostrato niente po’ po’ di meno che un album con "7" foto per il riconoscimento al fidanzato e con "12" alla ragazzina, mica pippoli) e grazie alle fiction hollywoodiane, che tutto ci spiegano della società dello spettacolo, sappiamo che a volte la polizia commette degli errori. In fondo sono esseri umani anche loro. In fondo abbiamo diritto a giocare a "porta a porta" anche noi. Chi ha voglia di intervenire in questo circo faccia pure. [Non fate l’errore di prenderci sul serio. Partecipiamo al reality: sii bruno vespa per un giorno!]

Il punto è però che adesso un po’ si esagera. Alle affermazioni "bizzarre" bisogna pur dare un limite. Il tg di rai due oggi parlava del fatto che comunque i dna delle persone che realmente hanno commesso lo stupro sarebbero inequivocabilmente di romeni.

Spiegateci, da quando il dna ha una nazionalità? Il Dna ha la cittadinanza? Paga il permesso di soggiorno? Esiste un dna siciliano? Palermitano? In particolare esiste un dna del quartiere di Palermo borgo vecchio?

Se esiste siamo di fronte ad una scoperta scientifica di grande portata. Io pensavo che gli scienziati alla lombroso fossero defunti e invece eccoli tornati fuori come le lumache dopo la pioggia. 

Ammesso e non concesso che il dna possa rivelare informazioni quali la etnia di provenienza chi dice che la persona in possesso di quel dna non si sia nel frattempo spostata, che la sua famiglia non abbia altra cittadinanza, che la categoria genetica del "romeno" non sia perfettamente trapiantata ai parioli romani con targhe da professionisti attaccate alla porta e discendenze che frequentano i salotti bene della città?

Correte ai ripari, tutti quanti. Pronti a dire che si vuole punire il vero colpevole e non un caproespiatorio. Date una dimostrazione di "correttezza del regime". Mussolini con Girolimoni in questo ha sbagliato ma allora non c’era bisogno di fare finta di essere in democrazia. Ora è richiesta qualche abilità in più.

Volete vedere che il caso mediatico diventa un giallo pieno di colpi di scena dove si scopre persino che il romeno capellone, poi senza capelli, senza dita, poi ricresciute, arabo, improvvisamente romeno, in realtà è il figlio mai ritrovato di borghezio?

Noi lo chiediamo sempre: comprendiamo che per lor signori è fondamentale riparare alla malafiùra a tal punto da recuperare prove di colpevolezza anche su e-bay, ma ancora ci sfugge un fatto. La ragazza stuprata sta bene?

Ps: abbiate pazienza, sono una dis-adattata. una che non si adatta alle regole imposte. sono il modello di donna che è stata patologizzata di più nella storia. una come tante – per fortuna – che tenta di cambiare le regole e che adopera il proprio senso critico per interpretare la realtà. una da criminalizzare come si è sempre fatto con chiunque dissente. lo stesso "dissenso" è considerato la forma più spregiudicata di dis-adattamento. consiglio di lettura: "storia della follia" da Foucault. Vi dirà molto su Dna, romeni, società passate e presenti.

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


18 Responses

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  1. wonderely says

    Dipende cosa intendi per etnie.
    Di sicuro dal DNA non puoi capire che sono romeni, come invece è stato detto e scritto.

    “Un gruppo etnico o etnia è una popolazione di esseri umani i cui membri si identificano in un comune ramo genealogico o in una stessa stirpe e differenziandosi dagli altri come un gruppo distinto. Gli individui hanno spesso in comune cultura, lingua, religione o anche caratteristiche fisiche dovute all’adattamento al territorio in cui il gruppo vive. Il termine si distingue da razza che si riferisce ad una classificazione dell’uomo in base a tratti fisici e genetici tipici di un gruppo etnico”
    Questa definizione è stata tratta da Wikipedia (poco affidabile dal punto di vista scientifico) e il concetto che esprime è più vicino a quello di nazionalità, piuttosto che di popolazione allargata. La nazionalità non si può capire dal DNA.
    Gli italiani e i romeni per esempio, fanno parte della stessa popolazione, quella caucasica (ed è questo che può essere rilevato dall’analisi del DNA), ma non parlano la stessa lingua e non hanno nemmeno la stessa cultura (lingua e cultura non sono materie biologiche).

    La definizione di etnia doveva essere data dal genetista, per capire che cosa intendeva.

    Questo è certo: Si può dedurre quindi che “si tratta di un individuo caucasico”, ma non si può di certo dire “si tratta di un individuo romeno”.

    Dopodiché se si notano alleli in comune si può dedurre anche un grado di parentela e quindi magari la nazionalità: nel senso che io posso pensare che essendo parente di un romeno, anche il ricercato sia romeno, ma questo non lo deduco di certo dal DNA. Dal DNA posso solo capire che sono parenti.

  2. NoirPink - modello PANDEMONIUM says

    Vista la confusione che regna spesso sull’argomento e la nostra ignoranza in materia, abbiamo chiesto ad un genetista di spiegarci cosa davvero l’analisi del DNA può rivelare.

    http://noirpink.blogspot.com/…e-nazionalita.html

    In estrema sintesi:
    * se posso distinguere tra famiglie diverse, posso anche distinguere tra “famiglie molto molto allargate” quali le etnie (ma esistono forti “mescolamenti”: vedi la popolazione italiana, frutto dell’incrocio tra etnie molto diverse);
    * rilevare la nazionalità (concetto diverso da cittadinanza legale) è verosimilmente possibile in particolari casi;
    * ovviamente nessuna di queste differenze rilevabili può minimamente giustificare l’attribuzione di altre differenze.

  3. wonderely says

    Cosmo hai ragione, non parliamo allora di razze, parliamo di popolazioni. Ci sono delle varianti di DNA particolarmente frequenti in alcune popolazioni. Come detto sopra, noi facciamo parte della popolazione caucasica (italiani, spagnoli, francesi, romeni, ecc), quindi è IMPOSSIBILE stabilire che si tratti di romeni in quanto la sola etnia non può essere identificata da un campione di DNA.

    Punto secondo, sono tornata con il responso, come avevo promesso. Quello che ha detto il genetista è corretto in linea teorica: si possono comunque sovrapporre i profili genetici dei due romeni in laboratorio e stabilire, con dei test statistici, la probabilità che siano stati loro a commettere il crimine.
    Dopo tutti i test che sono stati fatti i due romeni sono stati esclusi perché le varianti di DNA presenti nei campioni rinvenuti sulla vittima NON corrispondono con quelle dei due sospettati: quindi i due romeni, per questo stupro, sono INNOCENTI. Non c’entra niente il mescolamento del DNA.

    I giornalisti hanno preso solo una parte del discorso del genetista, non hanno finito la spiegazione. Comunque io ho chiesto a una genetista, quindi potete fidarvi 😉

    Ciao 🙂

  4. cosmo says

    care ragazze e cari ragazzi, vi devo dare una notizia bella ed una brutta. Vi rammento che siamo nel 2009 e non nel 1920. Quindi la bella notizia e che sappiamo con certezza al 100% che le razze NON esistono. La brutta notizia è che esistono ancora (non per molto mi auguro) i razzisti, i quali cercano inutilmente di teorie pseudo-scientifiche a sostegno dei loro deliri.

    quanto segue è tratto da wikipedia, ovvero la bibbia 2.0

  5. Chiara di Notte - Klára says

    @ Ely: se non erro è la razza caucasica quella a cui apparteniamo (compresi i romeni)…

    Esattamente.

    Tutti i “bianchi” occidentali sono di razza caucasica.

    Sui romeni poi ci sarebbe da aggingere che, diversamente da altre popolazioni dell’area balcanica che sono di etnia turca oppure slava, i romeni sono etnicamente vicinissimi agli italici essendo i discendenti dei Romani che ai tempi dell’impero colonizzarono la Dacia, com’era chiamata appunto la Romania.

    E la loro lingua neolatina li contraddistingue come tali.

  6. wonderely says

    Il problema è che a parlare è un genetista (esperto in genetica e quindi in DNA) con tanto di nome e cognome…
    ok che i giornalisti scrivono un sacco di stronzate, ma questo significherebbe smerdare pubblicamente un esperto in materia…se il “mescolamento” non è vero mi aspetto come minimo che il genetista gli faccia causa perché affibbiare queste parole ad un esperto significa gettare merda sulla sua professionalità…non so se mi sono spiegata…

    Ho studiato genetica e queste cose non me le hanno mai dette (io stessa sono perplessa nel leggerle), però non era un corso per esperti genetisti, solo un corso per ostetriche…ci sono molte cose che ignoro, quindi non so proprio esprimermi a riguardo, ma il fatto che queste parole vengano da un genetista il dubbio me lo fa venire…

    Csi lo guardo anch’io e adoro la serie, ma guardare csi è una cosa, essere esperti genetisti un’altra…

    Mi rendo conto di non avere le conoscenze necessarie per esprimermi…Mi informerò presso persone esperte che conosco, poi torno col responso… 😉

  7. fikasicula says

    ely 🙂
    questa del mescolamento è bellissima!
    dopo che in tante puntate di csi ci hanno spiegato che si può isolare persino la millesima parte di dna da una orgia di dna mischiati non è credibile, dai!!!

  8. wonderely says

    ho trovato un’altra cosa sul corriere:
    “Secondo il genetista Giuseppe Novelli dell’università Tor Vergata, potrebbe essere un mescolamento di Dna di persone diverse a rendere impossibile un profilo genetico nei test. Il mescolamento del Dna, spiega Novelli, può avvenire quando la violenza sessuale viene esercitata da più persone e «quando questo si verifica – aggiunge – diventa praticamente impossibile ricostruire il profilo genetico di una sola persona».”

  9. wonderely says

    @ chiara: se non erro è la razza caucasica quella a cui apparteniamo (compresi i romeni)…di sicuro il DNA non dice la nazionalità…su questo non ci sono proprio dubbi…nessuno può dire che sono romeni dal DNA…
    i giornali hanno scritto un sacco di stronzate…di questo non mi meraviglio…

  10. Chiara di Notte - Klára says

    Per quanto riguarda il DNA alla Mengele…

    “La differenza principale fra etnia e razza e’ che l’etnia si basa sulla storia comune di una determinata popolazione, resa piu’ forte dall’avere una stessa religione, una stessa lingua e cultura, mentre la razza si basa sui comuni tratti fisici e genetici”
    (A. Metraux (1950) “United nations Economic and Security Council Statement by Experts on Problems of Race” in American Anthropologist 53(1): 142-145)

    Dal DNA e’ possibile quindi stabilire la razza e non l’etnia.

    E mi sa tanto tanto che gli italici, i romeni, gli spagnoli, i tedeschi, eccetera eccetera, appartengano alla stessa razza…

    Quindi mi par strano… tanto strano, che qualcuno abbia scritto quelle cose sui giornali.

  11. alex says

    fikasicula, le mie informazioni vengono dalle notiziuole della stampa quanto le tue, ma rispetto alle tue sono più precise; tant’è che i giornali di oggi le confermano. il tuo punto di vista invece mi sfugge, avendone evinto solo che è il Solito Circo Mediatico Costanzo Crepet Rumeni Che Schifo. complimenti, molto illuminante.

  12. Vampiretta says

    Trovo assurdo pensare che dal DNA si possa risalire non solo alla razza o all’etnia ma addirittura alla nazionalità. Ma la scienza è diventata un opzione come le 4 domande del Milionario? Ma i giornalisti qualcosa nel loro passato hanno studiato? BHA!

    Detto questo trovo che la riflessione sul fatto che si vuole spostare il problema dalla violenza alla sicurezza pubblica non possa che fare malissimo alla lotta contro la violenza sulle donne. La verità è di tale violenza non gliene frega niente a nessuno! 🙁

  13. Chiara di Notte - Klára says

    La ragazza stuprata sta bene?

    E cheglieneffotte a loro se sta bene?

    Questi sono dettagli che a Porta a Porta non interessano.

    Interessa invece che intervenga alla trasmissione e che accavalli le gambe per i morbosi desideri del pubblico e per controllare se lo stupro se lo meritava oppure no.

    Tornando seria, se l’esame sul DNA e’ stato fatto giusto non ci sono cazzi. Quei due non c’entrano.

    Oppure (ipotesi) e’ chi ha fatto l’esame ad essere una testa di cazzo… e credo che per evitare figure di merda adotteranno questa linea: sacrificarne uno per salvarne cento.

    E poi, che importa se non sono loro i colpevoli? Il DNA dice che sono romeni (questa notizia del DNA “romeno”, “zingaro” o “ebreo”, farebbe felice il povero Mengele se fosse ancora vivo) e allora o loro o altri due sempre di “feccia” si tratta: punirne due per avvisarne cento.

    Li faremo intervenire a Porta a Porta, i due romeni. Sudati, sporchi, con la barba non fatta e puzzolenti… magari con i ceppi ai polsi ed alle caviglie che’ fa tanto Ben Hur sulle Galere romane.

    Che ne dite?

  14. Emanuele says

    Anche a me sembra che ci siano parecchie cose che non tornano per niente.
    Innanzitutto, e in tutta franchezza non concepisco come qualcuno accusato di un crimine simile possa “confessare”, con tale dovizia di particolari “l’abbiamo violentata perché era troppo bella” una cosa che non ha fatto. In secondo luogo, sono stati presi mentre tentavano di scappare, e la ragazza e il fidanzato li hanno riconosciuti.
    Tutte coincidenze? Mi sembra un pochino strano. L’unica cosa certa è che la polizia fa il suo lavoro di indagine abbastanza col c**o, mi pare.

  15. fikasicula says

    @alex: io non c’ho foga di nulla. per me se sono stupratori fanno schifo e basta…
    ma se non sono loro? a te interessa che siano arrestati loro o che siano presi gli stupratori veri?
    e poi…
    tu hai delle fonti certe di ciò che dici o ti riferisci a notiziuole contraddittorie della stampa? l’avvocatessa, i dettagli etc etc…
    se qualcuno ha costretto il tipo a confessare vuoi che gli faceva confessare qualcosa senza i dettagli precisi?
    ma in tutto ciò ovviamente ricorda che qui stiamo giocando al “porta a porta”. è pura fiction e noi prendiamo in prestito questa storia per costruire una trama che si infittisce di ora in ora.
    avevamo bisogno di un colpevolista schieratissimo.
    grazie di essere intervenuto.

    se volessi invitare altri che la pensano come te noi saremo felici di aprire la porta al vostro dlin dlon 🙂 😛

  16. wonderely says

    Io ho letto che nel cromosoma Y hanno trovato un “qualcosa” che prova che sono probabilmente romeni…vi copio/incollo la frase: “I profili genetici ricostruiti sarebbero di altre due persone, probabilmente romeni. L’analisi del cromosoma Y estratto dal Dna avrebbe dato infatti indicazioni circa l’etnia dei due stupratori.” da La Repubblica.

    Vabbè…ammesso che un primo esame del DNA può anche dare esiti sbagliati (per svaritati motivi che non sto ad elencare), basta ripeterlo più approfonditamente per avere una risposta certa. Sono abbastanza scettica quando leggo quella frase sull’etnia…Comunque, penso che se sono arrivati a scarcerarli è perché davvero il DNA non è il loro…

    Domandona numero uno: allora chi cazzo è stato?! Come si sentirà quella ragazzina sapendo questo?? Sapendo che chi le ha fatto del male è ancora libero e resterà impunito??

    Domandona numero due: la ragazzina li ha riconosciuti davvero o i giornalisti si sono inventati un sacco di palle? o, peggio, “qualcuno” l’ha obbligata a dire una balla così come avrebbero obbligato il più giovane a confessare?

    Tirando le somme: ci stanno per l’ennesima volta prendendo per il culo. Non sapremo mai come sono andate le cose. Possiamo solo farci domande e restare senza risposte…Nessuno si disturberà a fornircele.

  17. alex says

    nella tua foga di dimostrare ti sfugge una cosa, cioè che il rumeno che ha confessato sapeva tutto, che la confessione è stata filmata, che a difenderlo d’ufficio c’era un’avvocatessa che aveva chiesto l’esenzione perché iscritta a un’associazione antistupro. per ciò a meno che fossero tutti d’accordo quel tipo ne sapeva troppe, eppure non era lui. ora, è possibile che il vero colpevole sia borghezio, che per proteggersi abbia costretto il rumeno a confessare in sua vece, ma è più facile che sia qualcuno che il reo confesso conosceva, per ciò è più probabile che sia un rumeno.

  18. foscalontana says

    Io , generalmente tonta, da tutta questa storia dei DNA (misti, contaminati, di pelle nera , di pelle bianca, geneticamente modificati, ecc.ecc.), ho capito che esiste un tipo di Dna, che contraddistingue coloro che decidono di diventare rondisti volontari: il Dna -Quaquaraquà:

    “Ronde fai da te. Testimonianza di un pestaggio a Palermo”
    Iniziamo a credere anche noi che si possa parlare di “emergenza sicurezza”. Ci sembra, pero’, che di questo nuovo clima di tensione il pacchetto di Maroni, con “ronde fai da te” annesse, sia piu’ la causa che la cura. La paranoia creata ad hoc da una propaganda sempre piu’ allarmista rischia di alimentare, legittimare e giustificare abusi e violenze sempre più generalizzate.

    Ci e’ arrivata una testimonianza di un episodio terribile avvenuto in una delle vie principali di Palermo ad un’ora di punta. Un ragazzo di origini asiatiche e’ stato pestato all’uscita della scuola da un gruppo di compagni italiani, fino alla perdita di sensi. Purtroppo non e’ un caso isolato.

    Riportiamo di seguito la testimonianza:

    Torno a piedi dalla stazione centrale di questa città. Ho appena fatto un biglietto di andata che mi porterà lontano e che non so se avrà, dentro le mie tasche, un compagno di ritorno.

    Cammino passo, passo, passo, pochi ancora e sarò a casa. Guardo le vetrine, le luci spente, è presto per i negozi, gli abitanti di questo paese a quest’ora mangiano.

    Cammino, passo, passo, i bambini a quest’ora escono dalla scuola, passo, passo. Guardo a destra e a sinistra, molti immigrati, molte persone che prendono il passo di questo nostro paese, seguono, a volte a fatica, le accelerazioni o le decelerazioni che sono necessarie per non cadere.

    Faticano, faticano molto per tenere il passo, per “integrarsi” per fare parte di un tutto che gira veloce e li respinge con forza centrifuga verso i margini.
    Guardo a sinistra e vedo una strada, stretta, molta gente, la polizia, molti italiani, molti stranieri.

    Mi sottraggo al fiume della moltitudine che scorre veloce e approdo sulla sponda della piccola strada dove uno stagno si è appena formato.
    Molti gridano, altri parlano tra loro, a bassa voce. Che succede? chiedo ad una signora che sta ferma su un portone, visibilmente dispiaciuta in volto.
    L’hanno ammazzato di botte, mi risponde.
    Chi? Un ragazzo.
    Mi faccio strada tra la folla, un ragazzo, a terra, svenuto.
    Chiedo, ma chi è stato? Dieci ragazzini. Italiani? Sì.

    Il ragazzo a terra è indiano, generalizzazione, presumibilmente del Bangladesh. L’ambulanza arriva, due uomini della polizia fanno allargare la folla, maestre, passanti, abitanti dei palazzi e dei bassi circostanti, qualcuno mi indica una signora confidandomi che è la preside, aggiunge, questa è una che fa la cattiva, un altro risponde, sì, ma non coi ragazzi, tono di disapprovazione, solo con gli operatori, intende i bidelli.

    Lo portano via. Privo di sensi. Rimango lì, cerco di saperne di più. Interrogo chi c’era. L’accaduto: All’uscita della scuola dieci, c’è chi dice quindici, ragazzi, italiani hanno picchiato un loro compagno, del Bangladesh. Li hanno divisi, ma troppo tardi, lui era già a terra, non risponde. Hanno provato ad aiutarlo le persone con cui parlo, hanno bagnato il suo viso, praticato un improvvisato massaggio cardiaco, qualcuno dice che è malato di cuore, notizia poco dopo smentita da due ragazzi che hanno parlato col padre. Niente da fare, lui è rimasto a terra.

    Sono sconvolto.

    Gli abitanti costernati, “sono dei delinquenti”, dicono, questo è un paese di delinquenti, generalizzazione, ma poi questi “mischini” non litigano mai con nessuno, sono persone cortesi, rispettose, generalizzazione, ancora. Reazione, è colpa della legge italiana che non fa niente, ora a questi, sono minorenni e non gli succede niente, li rimandano a casa dai genitori e quelli diranno loro che hanno fatto bene, perchè così sono, generalizzazione.
    Quello a cui ho assistito verrebbe definito, da manuale, atto di bullismo. Sarà. Dare nomi nuovi alle cose non è mai servito a trovare soluzioni migliori.

    Fabio Truffo
    da meltingpot.org