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Stupri usa e getta

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Noi non vorremmo dire "ve lo avevamo detto", però ve lo avevamo detto. E’ veramente brutto constatare di avere ragione. Lo è in un caso come questo. Noi speriamo sempre di sbagliarci, che gli uomini siano imprevedibili, che il mondo sia in grado di stupirci, che la politica arrogante e mediocre di questo paese prima o poi registri un segnale di reazione. Un battito, un respiro, un gesto. Invece no. Questo paese è veramente in stato di coma vegetativo permanente. Bisognerebbe staccare la spina a molti personaggi, all’idea ammuffita di un fascismo che senza alcuna immaginazione viene riproposto come "schema" di non-governo, ai giornali, alle televisioni, a tutti i paraculi che fanno programmi tivvù sapendo di veicolare messaggi di merda senza curarsi delle conseguenze.

Avete una vaga idea di come si sta quando si sa di avere ragione e ci si sente impotenti? E’ come guardare occhi negli occhi l’odio per comprenderlo e quando lo si è compreso poi resta l’amarezza del vederlo agire impunemente. Scrivere, parlare, attivarsi, svegliare i moribondi e quelli o quelle che stanno per cadere in ipnosi. Pensate ad una stanza: un affabulatore e tante donne. Alcune sono già dalla sua parte e litigano con quelle che si oppongono. Poi arriva la stagione dei "ma anche" e quelle che si opponevano cominciano a parlare come anna finocchiaro, così… moderata. Inespressiva. Vorrei pungerla con uno spillo durante una intervista. Per sapere se è viva, se sta bene e se è ancora in grado di dire "ahi". Infine anche le altre donne cominciano a vacillare perchè le amiche dell’affabulatore e le moderate insistono nel dare loro delle estremiste. Le mettono all’angolo, le criminalizzano e noi a pensare: "no, no, le stiamo perdendo, le stiamo perdendo!".

Ci sono quelli/e che vorrebbero ridurre tutte noi in stato di coma vegetativo permanente. Perciò si ostinano a chiamarla vita. E’ così che vogliono godersi le donne: un po’ morte e un po’ no, quel tanto che basta per farci fare figli e per farci essere in grado di assolvere a ruoli di cura o di comparse mentre gli uomini veri, intesi come fossero machi duri anche se somigliano a buttiglione, giocano a darsele di santa ragione.


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La foto che vedete rappresenta un modello di donna viva, parecchio rara al giorno d’oggi. Una donna che non si rassegna e reagisce. L’esemplare di cui parliamo ha respirato a fondo e si è arrampicata a esprimere la sua idea a Milano [approfondisci], ma ne esistono anche altre in giro per la penisola. Tutte incazzate, consapevoli di avere ragione, in grado di dare schiaffi al mondo sebbene siano relegate in quell’angolo dalle serve dell’affabulatore e dalle moderate in tayeur.

A queste donne non serve l’alt dei carabinieri per dire che le ronde fanno cagare. Così come a noi non servono molte parole per capire che la donna di roma, stuprata, intervistata, trattata da diva per un giorno e poi abbandonata a se stessa la settimana dopo, che prova ad ottenere un po’ di attenzione, ha assolutamente ragione. Solo che cerca di avere l’attenzione dalle persone sbagliate, quelle che dopo averla usata l’hanno rimessa nell’angolo delle donne "senza luce", quelle che usano le donne stuprate come qualunque altro prodotto della società dello spettacolo: stupri usa e getta, made in italian tv. Se c’e’ qualcun@ che la conosce e ci legge ditele che un riflettore riacceso dura poco e si rispegnerà in brevissimo tempo, ditele di rivolgersi ad un centro antiviolenza. Ditele di fare un percorso per recuperare la sua serenità. Ditele di rivolgersi a persone alle quali importa davvero della sua vita e della sua salute.

Non ci serve neppure il lungo e inutile quanto ambiguo articolo del corriere che dice che il dna, ma le descrizioni, e poi le testimonianze, e i riconoscimenti, ma insomma, forse, potremmo esserci sbagliati, ma non è ancora sicuro, si stanno facendo altre analisi, però sapete com’e’ dopo che abbiamo fatto tanta caciara e abbiamo dato modo ai signori delle ronde mascherate di distribuire botte da orbi a qualunque straniero si trovasse in territorio romano, meglio dire e non dire, per non dover chiedere scusa senza preavviso, anzi per metterci il ferro dietro la porta e contare sulla nostra professionalità, giacchè noi comunque di informare abbiamo informato, il modo non conta, conta che questa cosa un po’ ci assolve.

Insomma, non sono certi di avere arrestato le persone giuste. Dicono di confessioni ma dall’altro lato rispondono che li hanno costretti a confessare, il dna non corrisponde, persino il riconoscimento è dubbio… ce n’e’ per dire che un dubbio legittimo resta. Anche in questo caso è necessario spegnere i riflettori in fretta. Arresti fatti, mostro sbattuto in prima pagina, decreto approvato, ronde legittimate, crisi economica messa in secondo piano. Stupri usa e getta, per l’appunto. 

Noi avevamo parlato di stupri utili e abbiamo rispolverato la vicenda di Girolimoni per le analogie con il presente. 

Riproponiamo il decalogo per le donne stuprate e soffriamo nel vedere questi giochetti squallidi. La ragazza stuprata sta bene? Che ci frega se le impronte e il dna e la cippa di buddha di mia nonna. Sta bene? No, seriamente, sta bene?

Dio maschilista e fascista, come ci dispiace dire che "lo avevamo detto".

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.


2 Responses

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  1. wonderely says

    Ciao ragazze, non so se può interessarvi…
    volevo lasciarvi due post di carattere sanitario/psicologico che avevo fatto sullo stupro…
    http://universofemminile.splinder.com/…/17434920
    http://universofemminile.splinder.com/…/18307514
    Buona serata

  2. wonderely says

    Meraviglioso post!
    Che dire se non che sono d’accordo dalla prima all’ultima parola??
    La verità è che a nessuno frega niente di come stanno le donne che vengono violentate…Le usano come meglio credono, come se fossero i loro burattini, i loro giocattolini e poi un bel calcio nel culo e tanti saluti…
    Che schifo…