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Da Roma è partita la campagna Pillolissima 2009


Questo piccolo grande errore.

Con Pillolissima 2009 libertà e autodeterminazione!

 

Il 14 febbraio è il giorno degli innamorati: per questo ci siamo chieste
se i rapporti amorosi tra giovani e meno giovani siano tutelati
effettivamente con l’accesso a misure preventive e anticoncezionali.

Questa notte i più
grandi ospedali di Roma sono stati oggetto di un blitz-inchiesta da
parte di studentesse (di alcune scuole di Roma e delle due università
La Sapienza e Roma 3) e precarie.  L’obiettivo è quello di tracciare
una mappa di quegli ospedali
in cui illegalmente si esercita
l’obiezione di coscienza sulla contraccezione di emergenza. Verso le
22.00 piccoli gruppi di donne sono entrati contemporaneamente nelle
sale dei pronto soccorso richiedendo la cosidetta "pillola del giorno
dopo
", che deve essere assunta entro le 72 ore dal rapporto sessuale ma
la cui efficacia diminuisce col passare delle ore.

I dati raccolti la scorsa notte sono i seguenti.

Il policlinico
Gemelli e l’ospedale S.Pietro Fate Bene Fratelli
non prescrivono la
pillola. Di fronte alle insistenze delle studentesse, il personale
risponde che questi sono ospedali cattolici (come se si fossero
dimenticati di essere convenzionati con lo stato italiano),
giustificando, in questo modo, l’omissione di soccorso.

L’ospedale CTO
rifiuta la prescrizione della pillola e al momento di rilasciare la
dichiarazione del rifiuto, la dottoressa chiede di pagare il ticket di
25 euro, indirizzando poi la richiedente ad un altro ospedale per avere
la prescrizione della pillola, dopo aver pagato un altro ticket.

I pronto soccorsi
degli ospedali Policlinico Umberto I, San Filippo Neri, San Camillo
Forlanini, S.Eugenio, Pertini e S.Giovanni
prescrivono la pillola solo
dietro pagamento del ticket di 25 euro. In particolare l’ospedale
S.Eugenio viene indicato da più ospedali come il luogo in cui viene
prescritta la pillola "senza problemi". Nel pronto soccorso del
S.Giovanni viene negata in un primo momento, a seguito di insistenze da
parte delle studentesse, viene prescritta.

Negli ospedali
S.Andrea, Policlinico Casilino, Policlinico Tor Vergata si segnala la
presenza di obiettori ma, allo stesso tempo, la possibilità di ottenere
la prescrizione della pillola, anche se con tempi di attesa non
prevedibili e sempre dietro il pagamento del ticket.

Denunciamo
l’omissione di soccorso e l’interruzione di un pubblico servizio degli
ospedali, laddove è illegale che i medici ricorrano all’obiezione di
coscienza. La contraccezione di emergenza infatti ha un effetto
prefertilizzante e non abortivo,  non prevede restrizioni d’uso (è un
farmaco che rientra nella "classe 1" dell’ OMS) e deve essere
prescritta senza diagnosi.

Ribadiamo inoltre
che la salute deve essere un sevizio pubblico e gratuito per tutti e
tutte, migranti  e cittadini/e italiani/e: per questo riteniamo
inaccettabile il costo del ticket (solo per farsi prescrivere una
pillola) pari a 25 euro che devono essere sommate al costo del
farmaco (circa 13 euro). La nostra azione è volta a rimettere al centro
del dibattito pubblico la libertà delle donne nella gestione del
proprio corpo, troppo spesso utilizzato strumentalmente per dare avvio
a provvedimenti dettati dalla morale cattolica e che limitano la
possibilità di scegliere una sessualità e una maternità consapevole.

Per questo noi obiettiamo gli obiettori.

Tutte le donne
devono avere accesso ad un’informazione laica e libera su sessualità e
prevenzione, che agendo prima dell’emergenza educhi a una sessualità
consapevole; a un sistema di welfare universale che consenta
prestazioni sanitarie gratuite e servizi che ne sostengano
l’autodeterminazione, a partire da consultori, asili pubblici e centri
antiviolenza.

La libertà e i diritti delle donne non saranno il prezzo da pagare in questa crisi. Né ora né mai.

Studentesse e precarie 

Pillolissima 2009 Blog
pillolissima2009@gmail.com

 

http://facinorosse.noblogs.org/gallery/5310/e4b75a04c5c414468b2894bde41c7198.jpg

 

—>>>L’immagine della "Malvestita Pro-Life" è delle Malvestite

Posted in Fem/Activism.


2 Responses

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  1. Vampiretta says

    A me queste cose fanno salire il sangue al cervello!

    Mi dispiace non vorrei essere offensiva con nessuno ma trovo un controsenso e moralmente sbagliato un medico che fa l’obbiettore di coscienza. E ciò che è + scandoloso è che gli ospedali pubblici si comportano in questo modo.

    Quantomeno affiancassero ad un medico obbiettore SEMPRE un medico non obbiettore.

    Ma i nostri diritti non li tutela mai nessuno? -_-

  2. alice says

    al san giovanni non è stato fatto il ticket e non è stata mai negata (giusto l’impatto con un infermiere deficiente!)