Il 19 gennaio prossimo comincerà in Senato la discussione del "Pacchetto sicurezza" (DdL 733), che provocherà una grande trasformazione del quadro
normativo italiano, già fortemente repressivo e discrezionale nel suo
impianto. Le norme contenute nel Pacchetto, infatti, prevedono una politica
esplicitamente fondata su misure segregazioniste e razziste per le persone
migranti, con o senza permesso di soggiorno, le prime a essere additate
come figure pericolose e causa di "allarme sociale", e su nuove e ancora
più drastiche misure repressive contro chiunque produca conflitto e non
rientri dentro le strette maglie del controllo.
Le norme del pacchetto sicurezza colpiscono in primo luogo le persone
migranti. Se il Pacchetto sarà approvato chi è senza permesso di
soggiorno non potrà più: andare al Pronto Soccorso e ricevere cure
mediche, riconoscere figli e figlie, sposarsi e inviare soldi a casa. Il
Ddl introduce inoltre: la detenzione nei CIE (ex CPT) per 18 mesi; la tassa
di 200 euro su richiesta e rinnovo del permesso di soggiorno; controlli
ancora più stretti per acquisire la cittadinanza; il reato di ingresso
illegale nello stato.
Altre norme, alcune già sperimentate sui/lle migranti, vengono estese al
resto dei cittadini e delle cittadine che non si adeguano alla retorica del
"decoro urbano": l’obbligo di dimostrare l’idoneità alloggiativa per
ottenere l’iscrizione anagrafica (che colpisce migranti, senzatetto,
occupanti e chiunque non possa permettersi un’abitazione “idonea”);
le norme anti-graffito; l’inasprimento delle norme per il reato di
danneggiamento.
Questo delirio securitario esplode mentre i governi decidono di sostenere
le aziende e le banche in difficoltà, invece di pensare a nuove politiche
sociali di sostegno alla cittadinanza colpita dalla crisi. Scaricando, tra
l’altro, tutto il lavoro di cura sulle donne: in quest’ottica,
l’unica immigrazione che sembra piacere è quella delle “badanti”. Ai
sindaci e ai prefetti sceriffo si attribuiscono nuovi poteri, mentre il Ddl
Carfagna criminalizza e stigmatizza le prostitute, imponendo norme di
comportamento a tutte e tutti. La loro risposta alla crisi è il governo
della paura. La risposta, in Italia come in Europa, da Milano a
Castelvolturno, da Atene a Malmöe… è stato un grido di rabbia e
libertà:
NON ACCETTIAMO LA SOCIETÀ DEL RAZZISMO DELLO SFRUTTAMENTO E DEL CONTROLLO!
Crediamo che sia importante continuare a stare in piazza oggi per rifiutare
questo stato di cose e rivendicare libertà, diritti e autodeterminazione.
Per questo invitiamo tutti e tutte a partecipare a un’assemblea pubblica
che si terrà il giorno 8 gennaio ’09 alle ore 20.00 alla Snia, per autorganizzare la
manifestazione del 17 gennaio e un sit-in davanti al Senato nei giorni
della votazione di questo disegno di legge.
– Contro il Pacchetto Sicurezza e il modello di società che impone
– Per l’abolizione immediata della Bossi/Fini, perché perdere il lavoro
a causa della crisi rappresenta per le persone migranti una condanna alla
clandestinità
– Per la regolarizzazione di tutte e tutti
– Contro il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro,
dispositivo di controllo che imprigiona i migranti e le migranti e rende
precaria la vita di tutte e tutti
– Contro le classi separate per i bambini e le bambine stranier@
– Contro la militarizzazione dei confini e delle città
– Contro l’ansia e la paura in cui vorrebbero farci vivere
– Per ripensare insieme un’idea di cittadinanza che garantisca a tutt@ i
diritti fondamentali e la libertà di scelta e di movimento…
SABATO 17 GENNAIO, A ROMA, GIORNATA DI MOBILITAZIONE
SIT-IN DAVANTI AL SENATO NEI GIORNI DELLA VOTAZIONE
Invitiamo tutti e tutte – migranti, studenti e studentesse, scuole in
mobilitazione, associazioni, movimenti di lotta per l’abitare, centri
sociali, movimenti di donne, femministe e lesbiche, comitati di cittadini e
cittadine, di precari e precarie, di lavoratori e lavoratrici, personale
medico e sanitario, artisti e artiste – a partecipare, a moltiplicare le
iniziative anche nelle altre città e a coordinarci per dare più voce alla
nostra rabbia.
NOI NON ABBIAMO PAURA!
-GIOVEDI 8 GENNAIO ORE 20 ASSEMBLEA PUBBLICA ALL’EX SNIA (VIA PRENESTINA 173 – ROMA)
-VENERDI 9 GENNAIO ORE 18 INCONTRO DIBATTITO CON AVVOCATI SUL PACCHETTO
SICUREZZA ALL’OCCUPAZIONE DI VIA DEI RADIOTELEGRAFISTI 44 (METRO
LAURENTINA – ROMA). A SEGUIRE CENA E PROIEZIONE VIDEO.
RETE CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA
Per info: pacchettosicurezza@anche.no
Bravi!
Domani 6 febbraio anche a Bolzano ci sarà un incontro tra associazioni, partiti e cittadini per organizzare la lotta contro le misure razziste e liberticide del governo. Si dovrebbe arrivare poi ad una mobilitazione nazionale.
A presto
Franco
corteo anche a firenze il 17 gennaio,
contro il pacco sicurezza… e contro i razzismi di sempre.
concentramento alle 10.00 in piazza san marco
http://lottaperlacasafirenze.noblogs.org/…azioni
(in fondo al post)
Il popolo delle libertà di sedare gli animi di coloro che contestano berlusca o gli esponenti del suo partito con metodi fascistoidi, come è successo a un ragazzo che ha “osato” contestare il sindaco Vittorio Sgarbi
http://it.youtube.com/watch?v=zsKXXgftFGY
purtroppo, alcune di quelle norme non fanno altro che recepire delle decisioni prese a livello europeo. ma questo non significa che noi non si debba dire semplicemente: no, io non ci sto.
Volevo rilanciare l’altro post, ma ho “citato” prima questo… Avevo parlato anch’io delle novità leghiste per i migranti in fatto di negazione dei diritti (sanità, matrimoni, scuola) e mi ero pure soffermato sulla smania di proibire, perché credo che qualcuno si stia facendo un mondo a propria immagine e non è detto che quel mondo mi piaccia… Grazie per questo appello, del quale non sapevo nulla…