Nero fascio

Il nero quest’anno va di moda. Snellisce e si abbina su tutto. Così almeno vorrebbero farci pensare quelli che continuano a fare la guerra per la conquista del potere assoluto. Prima il pianeta terra e poi andranno a rompere le ovaie anche a quei poveracci di saturno.

Questa settimana è stata davvero tremenda, in tutti i sensi. Non ci siamo proprio fatte mancare niente. Abbiamo avuto eccezionali aggressioni squadriste, pagnotte al popolo dimostrative, una assoluzione per il buon fascio del blocco studentesco protagonista della lieta giornata di piazza navona, un’altra per alcuni membri del veneto fronte skineads accusati di incitamento all’odio razziale, varie assoluzioni per i nostri garanti della sicurezza la cui presenza per le strade ci fa sentire assai poco sicure, la scoperta dell’acqua calda ovvero del gruppo 99 Fosse che mandava in giro canzoni naziste, hanno tolto una targa in ricordo di gay lesbiche bisex trans massacrati nei campi di concentramento nazifascisti, probabilmente per mettercene una in ricordo dei loro persecutori, e infine c’e’ stato persino un pacco dono alle redazioni di adnkronos, ansa, la sicilia e repubblica palermo con dentro una bambola imbrattata di sangue e con tanto di rivendicazione da parte della sede locale di Forza Nuova (signor roberto fiore, c’e’ la rivendicazione e il mittente sul pacco. che dice, facciamo finta di non conoscerli anche stavolta o rivendica anche lei?).

Inoltre abbiamo scoperto che su facebook ci sono svariati gruppi che inneggiano allo sterminio dei rom, che farebbero tante belle cose ai froci e che ci deliziano con tante trovate sessiste. Sul web abbiamo notato il proliferarsi di una serie infinita di siti antifemministi o per meglio dire maschilisti che sono riconducibili a persone che fanno attivamente parte di organizzazioni politiche della destra italiana. Avremo modo di approfondire questo aspetto in un post successivo.

Sulla strada ci sono presidi di resistenza civile, il dopo sentenza g8 di genova suggerisce di attrezzarsi per vivere da partigiani (come dice Nero), su facebook stanno aumentando i gruppi che chiedono la chiusura degli spazi fascisti e razzisti, online c’e’ una petizione di richiesta di scioglimento del partito di forza nuova, che ha già raccolto svariate centinaia di firme, sul web le femministe si stanno (ci stiamo) attrezzando per forme di presidio attivo, continua poi a circolare il dossier e un video sui fatti di piazza navona, la diffusione di pezzi musicali dai contenuti nazisti ha suscitato un minimo di indignazione (e menomale) e ora ci aspettiamo che siano ascoltate attentamente anche le canzoni dei gruppi nazi raccontati nel film nazirock e di altri che si incontrano in raduni che ogni tanto capitano nelle nostre città.

Sulla questione del pacco con bambola sanguinante a firma forza nuova, via enna 4, 90141 palermo, inviato – probabilmente come entusiastica "azione futurista" – per dare un macabro messaggio (chissà se sarebbe piaciuto a giuliano ferrara) contro l’aborto, dicono bene le ragazze del collettivo Malefimmine:

"Riteniamo incredibile, che chi storicamente e
quotidianamente diffonde messaggi e pratiche razziste, omofobiche, fasciste,
maschiliste possa osare prendere parola sul rispetto alla vita, sulle donne,
sulle loro scelte. Soprattutto vogliamo sottolineare che questa bravata è
stata fatta a pochi giorni dalla giornata internazionale contro la violenza
sulle donne. Vuole essere una provocazione?! Indecorosamente libere e antifasciste, ora e
sempre!!!"

E dice bene anche Enrico Bellavia nel suo ruolo di segretario provinciale dell’Assostampa Palermo:

La disgustosa trovata di Forza Nuova è un puerile quanto macabro
tentativo squadrista di imporsi all’attenzione dei media con una
provocazione subdola, quanto un pacco puzzolente recapitato ai mezzi di
informazione in una città che, purtroppo, ha conosciuto ben altri
sinistri messaggi di morte. Eco e enfasi erano gli obiettivi di chi ha
escogitato questo sistema per farsi notare. Stupisce che chi ricorre a
simili stratagemmi trovi sponda su alcuni mezzi, argomentando le
proprie supposte ragioni, indipendentemente dal modo in cui si è
guadagnato quello spazio di visibilità e procurandosi così un’indiretta
legittimazione al proprio operato.

Senza dubbio siamo un po’ provate. E’ stata una settimana complicata. Però…

Non sono queste le cose che ci fanno arrendere. Abbiamo la pazienza di chi non è abituato a vincere ma sa sopravvivere in questi nuovi campi di concentramento che oggi chiamiamo città e che sono retti da gruppi di potere sempre uguali, con abiti differenti ma con un cuore egualmente nero. Abbiamo la rabbia di chi ha pianto più di un compagno o di una compagna, perchè feriti, stuprate, uccisi. Abbiamo la lucidità di chi sa di essere nel giusto e la forza di chi ha imparato a non arrendersi. Abbiamo fiato e occhi e orecchie e cervello e mani e corpi che mettiamo in gioco per non essere schiave, per essere libere.  

Soprattutto abbiamo buon gusto e non ci verrebbe mai in mente di spedire bambole insanguinate a nessuno. Queste azioni sono intimidatorie. Somigliano tanto alle teste di animali scuoiate lasciate dalla mafia sulle porte di casa degli antimafiosi. Stessa scuola? Chissà… 

—>>>Leggi anche "Casa di bambole con frattaglie" di Doriana Goracci