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Le pupotte ribelli invadono anche Perugia


Le pupotte
, le stesse donne di carta della campagna "ADOTTA UN
CONSULTORIO
" apparse sui muri di Bologna e Roma, stanno per presidiare i
consultori di Perugia.

Sono venute a lottare per la difesa dell’autodeterminazione delle donne,
affinché la 194 sia attuata pienamente su tutto il territorio nazionale con
strutture e servizi adeguati; lottano assieme al movimento delle donne umbre per
il potenziamento dei consultori, luoghi sorti come risposta ai bisogni di
autodeterminazione delle donne, per la libertà rispetto a sessualità e
maternità
; lottano affinché i consultori tornino ad essere luoghi che sostengano
con efficacia la piena cittadinanza delle donne native e migranti.

Le pupotte son venute fin qui perché sanno bene che anche nella città di
Perugia c’è il rischio che i consultori vengano aperti a chi non parla alle
donne ma ai loro sensi di colpa, ad associazioni che cercano di inculcare a tutte
e a tutti principi propri di uno stato teocratico, pretendendo di decidere sui
corpi altrui
.

Le pupotte sanno che la ru486 in Umbria è solo un miraggio, e che l’obiezione
di coscienza tocca percentuali dell’80%
lasciando sulle spalle di poche
ostetriche tutto il carico di lavoro
, e che questo gran numero di obiettori fa
si che le gravidanze vengano interrotte con sempre maggior ritardo mettendo in
pericolo la salute psicofisica della donna.

Le pupotte lottano per la gratuità dei contraccettivi e perché si organizzi
la continuità dei servizi per la contraccezione d’emergenza, in modo da
garantire la rapida somministrazione della donna che ne fa richiesta della
pillola del giorno dopo.


Le pupotte
sostengono il lavoro delle operatrici e sono al loro fianco per
evitare che i consultori diventino scatole vuote.. data la carenza di organico e
di figure professionali come psicologhe e mediatrici culturali.


Le pupotte sono ribelli
perché non accettano i ruoli imposti di madri e mogli
all´interno di una famiglia mitizzata che nasconde una realtà di violenze e
oppressioni quotidiane; perché rifiutano un finto sistema di welfare che
continua a demandare la sostenibilità sociale e familiare alle donne.

Le pupotte visiteranno tutti i consultori di Perugia e insieme alle
femministe della RETE DELLE DONNE e del SOMMOVIMENTO FEMMINISTA presidieranno i
consultori di Madonna Alta e di Via XIV Settembre MARTEDI’ 10 GIUGNO A PARTIRE
DALLE 9.00 a.m.

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali.