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Storie di ordinario fascismo. Si è aperta la caccia all’uomo.

Abbiamo già visto che succede mentre il nuovo governo di centro destra varava il pacchetto sicurezza. Quello che anima il provvedimento è la voglia di mettere in atto una caccia all’uomo. Come i lord con le volpi. Come il gatto con il topo. Come il fascista con quelle che considera quali razze inferiori.


Sapete già
del fatto che si è istituito il reato di immigrazione clandestina. Esso – all’applicazione della legge – sarà attribuito come aggravante per ogni altro reato. Questo concretamente significa che ci sarà una differenza tra la pena inflitta ad un italiano e ad uno straniero per lo stesso reato. Se a rubare è un italiano prende la pena prevista. Se invece lo fa un immigrato prende la pena prevista più l’aggravante perchè è uno straniero. Idem per lo stupro. Se a stuprare è uno straniero la sua pena sarà maggiore. Come se lo stupro praticato dallo straniero fosse più stupro di quello di un italiano. Non mi sorprenderebbe se per gli stranieri immaginassero di non consentire di far ricorso al rito abbreviato (che è quello che riduce fino ad un terzo la pena prevista). In ogni caso si tratta già di doppia misura, di doppio metro di giudizio in quei santuari in cui la giustizia si dice che sia uguale per tutti senza differenze di razza, sesso, religione. Si tratta di leggi razziali.


Nel frattempo
i neofascisti continuano a organizzare raduni e a richiamare giovani a suono di nazirock. Nel frattempo le bande continuano la caccia al diverso. E’ successo a Novara e ve lo racconto con una denuncia degli Antifascist* novaresi: 

LE BANDE XENOFOBE TENTANO DI INCENDIARE IL CAMPO ROM DI VIA FERMI A NOVARA
 
Le bande xenofobe e razziste sdoganate dal Governo e sentendosi protette dall’Amministrazione Giordano hanno assaltato nella notte di sabato (durante la cosiddetta notte bianca) il campo Rom di via Fermi lanciando 4 molotov, che per un puro caso non ha provocato una strage.
Condanniamo fermamente queste azioni criminali che da un po’ di tempo si stanno verificando in diverse parti d ‘ltalia in nome di una strumentale "voglia di sicurezza". 


Vengono aggrediti cittadini e persone considerate diverse, che diventano le prime vittime dell’intolleranza. Gli Antifascisti Novaresi non  lasceranno passare sotto silenzio simili gravi atti squadristi e chiamano tutti i democratici alla vigilanza e a promuovere iniziative di contrasto contro il dilagare dell’intolleranza del razzismo comunque mascherato.

ANTIFASCISTE/I NOVARESI

E’ successo anche nel trevigiano dove nella bacheca di una fabbrica con molti dipendenti immigrati era affisso il cartello: 


"l’apertura della caccia, tutto l’anno, per la seguente selvaggina
migratoria: rumeni, albanesi, kosovari, zingari, talebani, afgani ed
extracomunitari in genere. E’ sospesa da questo momento la caccia ai comunisti in quanto specie in
via di estinzione, restando possibile cacciarli nelle zone di
ripopolamento quali case del popolo e centri sociali. E’ consentito, vista la coriacità della sopracitata selvaggina, l’uso
di armi quali fucili di ogni genere, possibilmente ad arma liscia,
carabine di precisione e pistole di grosso calibro. In presenza di
stormi numerosi è ammesso anche l’uso di bombe a mano, obici,
mitragliatori automatici, gas velenosi. Si possono cacciare di giorno e di notte. Non esiste limite giornaliero di capi abbattuti. Si consiglia
l’abbattimento di capi giovani per estinguere più rapidamente le razze. In premio ogni mille capi abbattuti un viaggio gentilmente offerto dal ministro austriaco Jorge Haider.".
 


Sappiamo inoltre
che i due fuggiaschi, poi costituiti, della cinquina in manette per l’omicidio di Nicola Tommasoli prima di andare a Londra sono andati in Austria. Qualcuno avrebbe riportato indietro la loro auto piena di materiale di propaganda elettorale di Forza Nuova e questo qualcuno è ora oggetto di indagini. Si amplia quindi la ricerca a chi ha commesso il reato di favoreggiamento. Giusto per dire che i due godevano di sicuro di una rete di protezione.


E’ dal Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli
che arriva invece la denuncia di un tentativo di aggressione ai danni di un trans a Roma. 


"L’episodio è avvenuto a Roma tra la via Prenestina e la via Collatina, luogo abituale della prostituzione transessuale.

Secondo quanto riferito, la transessuale era rincorsa e aggredita da due uomini con le teste rasate e giubbotti neri. Sul luogo era ferma un’auto delle forze dell¹ordine, che assistevano impassibili senza intervenire."

Come si diceva pochi giorni fa: è l’odio che avanza.


In alternativa
si inizia a pensare a varie forme di reazione. La Libera Università delle Donne lancia il suo appello in difesa del popolo e della cultura Rom. Per firmarlo potete andare QUI. L’adesione può essere comunque effettuata sia come singol* sia come associazioni inviando una e-mail a universitadonne@tiscali.it

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali.