Ma si,
continuate a negare. E se torno a disturbarvi tirate fuori sempre
quella vecchia storia. C’erano le bi-erre, e c’erano le foibe, e le
dittature comuniste. Ditemele tutte, non sia mai che ve ne scordate
qualcuna. Parlate con tono “sereno” per mostrare che siete sicuri di
quello che dite e non mostrate mai nessun segno di debolezza. Ci vuole
una capacità estrema per tirarsi fuori dai macelli come avete fatto voi.
Così mi avete tenuta in ostaggio per anni, senza che io potessi
imputarvi le stragi, i delitti, i tentativi di colpo di stato. Fino
alla presa del governo. Mi avete legato le mani facendomi pagare colpe
che non sono mie. Dichiarandovi vittime di una persecuzione che forse è
durata il tempo di un anno. Giusto la fine della seconda guerra
mondiale e poi di nuovo liberi, tranquilli di girare per le strade e di
riattrezzarvi rendendo servigi a chi ne aveva più bisogno.
Perché in un modo o nell’altro di un buon fascista c’e’ sempre qualcuno
che può avere bisogno. Così vi siete fatti dare armi e copertura dalla
mafia, i tesserini e i documenti falsi dai servizi segreti (deviati?),
i lasciapassare per scappare in altre nazioni direttamente dal
ministero dell’interno o della difesa.
Eravate soldati in attesa di ordini. Mercenari buoni per
destabilizzare, sovvertire, conquistare. Grazie a voi è stato
decapitato il movimento operaio degli anni settanta. Poi avete fatto
una grande parte durante la guerra fredda. Perché gli occidentali per
combattere il comunismo non hanno avuto dubbi: era meglio usare,
incoraggiare, sovvenzionare un po’ di nazisti.
Alla fine il fascismo torna comodo un po’ a tutti. Anche per piazzare
bombe con false rivendicazioni a nome dei comunisti. E’ dire che li
chiamano misteri. Invece di misterioso non c’e’ proprio nulla. E’ tutto
chiarissimo e gli unici a non capirlo siete proprio voi. Non siete neppure originali perchè quei sistemi puzzano di sbirrume lontano un miglio. Come per Peppino Impastato, ucciso dalla mafia con la complicità di degni esemplari in divisa che per anni dissero che lui si era fatto esplodere da solo.
Anche oggi, cosa credete, siete tornati in pista perché servite a
finire il lavoro iniziato quarant’anni fa. Se il popolo viene ridotto
alla fame e non ci sono grandi scuse da tirare fuori allora si
ricomincia a parlare di nemici esterni, di terrorismo interno e si
restituisce voce ad una masnada di ultrà senza cultura che inventano di
nuovo le boiate che tirò fuori mussolini in tempo di austerità nel
ventennio.
Perché voi non ve lo ricordate. Come potreste, in effetti, e
probabilmente non se lo ricordano neppure i vostri genitori. Ma mia
nonna lo ricorda ancora quell’uomo mascelluto che dalle spose della
patria rubò tutte le fedi nuziali e persino gli ori dei battesimi dei
bambini pur di pagare le spese militari delle sue truppe per inseguire
folli disegni di gloria. Mia nonna si ricorda delle tessere per il
pane, per la farina. C’era il cibo razionato e non è vero che tutti
ebbero all’improvviso le case e terreni. Gli uomini venivano prelevati
a forza per farli arruolare e le donne restavano sole a tentare di
sfamare figli – che il duce chiedeva a gran voce – e che poi per lo più
morivano di stenti e malattie per le quali non era disponibile alcuna
cura.
Ah, cos’e’ la povertà, voi giovani fascisti davvero non lo sapete. Non
sapete che significa ribellarsi al volere del dittatore ed essere
mandati in carcere. Voi non sapete quanti in Sicilia furono mandati in
galera perché dopo una prima campagna militare non volevano essere
costretti a farsene una seconda. Perché li mandavano a morire lontano
mentre le famiglie restavano sole in una terra arsa dal sole e piena di
pietre, difficile da coltivare senza braccia forti e senza bestie da
traino. Si ribellarono persino le donne e anche quelle furono mandate
in galera.
Il fascismo di Sicilia fu un periodo di privazioni, di fame, di povertà
assoluta. Erano tutti schiavi di un solo padrone che li rivendeva al
miglior offerente. Che fosse tedesco o qualcos’altro poco importava.
Come si fa a spiegare cos’e’ il totalitarismo a quelli che vedono una
dittatura solo se è marchiata di rosso e solo se sta a parecchi
chilometri da casa. E’ difficile. Davvero difficile spiegare che le
dittature si muovono per togliere libertà e mai per restituirla. Vale
lo stesso per tutte, nessuna esclusa.
Ma davvero pensate che il ritorno di un duce redivivo possa migliorare
le sorti della gente? Che basta togliere di torno stranieri, froci,
musulmani, femministe e oppositori politici per stare meglio?
Quando li avrete sterminati tutti, qual’e’ il tipo di società che
immaginate? Me lo chiedo davvero. Se qualcuno me lo spiega gliene sarei
grata. Che magari ora si parla di sterminii soft. Un po’ di stranieri in
uno cpt (ma non prima di avergli spezzato le gambe), un po’ di froci a
fare le terapie riabilitative dai preti, un po’ di femministe dagli
psichiatri in trattamento sanitario obbligatorio, i musulmani costretti
a convertirsi per forza altrimenti si cacciano via a pedate e gli si
sequestrano i beni (che un po’ di ricchezze gratis fa sempre bene
rubarle, chiunque sia il donatore “spontaneo” e il beneficiario –
d’altronde così hanno fatto fascisti più anziani di voi e tanti altri
cattivi soggetti fino alla chiesa cattolica con l’inquisizione,
grandioso esempio di sterminio di razze e religioni differenti).
Quando avrete finito di farci a pezzi tutti quanti pensate davvero che
vi lasceranno liberi di realizzare la vostra società arianissima e
fascistissima? Ma non sapete che anche voi siete schiavi del capitale e
che a chi domina le regole del mercato non gliene può fregare di meno
di chi sta al governo degli stati? Purchè quelle regole restino
identiche, purchè il business continui ad essere business, purchè ci
sia sempre qualcuno, una manovalanza delle multinazionali totalitarie,
che agisca per tenere in piedi questo strano equilibrio sociale.
Di quell’equilibrio voi non siete registi perché non siete niente. Ne
ricaverete giusto qualche vantaggio perché avete servito e riverito il
capitale, altroché duce, altroché patria. Siete servi di un sistema che
si muove in una direzione precisa, siete la manovalanza che fa il
lavoro sporco, siete solo un mezzo di controllo sociale, siete quelli
che si inventano strategie per fare passare un messaggio che di
(movimento) sociale ha veramente molto poco.
Siete quelli che picchiano gli agitatori culturali di sinistra e che
poi non si beccano neppure un grazie da chi ne trae vantaggio. Siete
killer tenuti in vita perché servite. Siete utili idioti che vengono
scaricati quando non fate più comodo a nessuno. Siete quelli che
assaggiano la polvere, la strada mentre i vostri riferimenti politici
se ne stanno a fare la bella vita con gli stipendi da parlamentari.
Siete niente. Siete quelli da tenere in cantina, celati nel buio.
Protagonisti quasi mai o solo se fa comodo. E quando a uno di voi
scappa il morto e magari vi siete anche sbagliati e avete ucciso uno
che non stava nei centri sociali e neppure faceva il militante di
sinistra allora non trovano di meglio da dire che siete pazzi, malati,
che non siete espressione politica di niente. Niente, capite? Niente.
Alla fine non vi resta che questo. La solitudine, il disorientamento,
la complicità di strutture che non hanno neppure permesso ai cinque
veronesi di trovare rifugio altrove perché ora che la destra è al
governo non può permettersi di lasciar dire che ci sono figli della sua
cultura protetti all’estero.
Così si faranno la galera e le loro facce saranno schiaffate ovunque e
la loro vita in un modo o nell’altro sarà comunque finita, come quella
del ragazzo che hanno ammazzato.
Dove stanno gli ideali se nessuno riconosce mai l’obbedienza? Dove sta
la gratitudine cameratesca. Dove l’onore e la fedeltà tra soldati.
Nella difesa di un avvocato che proverà a tirare fuori dal cappello
magico conigli e fiori e stelle filanti per dimostrare che sono
innocenti ma neanche poi tanto, diciamo che sono un po’ assassini ma
non del tutto? Qualunque cosa si dica la loro reputazione è spacciata.
Quello che gli resta è forse la possibilità che tra vent’anni, durante
un raduno di nostalgici nazisti, qualcuno li chiamerà sul palco e
celebrerà il loro gesto con una pacca sulla spalla e gli consegnerà il
microfono, così, giusto per far rivolgere due parole ai camerati. Infine
saranno soli e un bel giorno capiranno che sono anche schiavi, di una
schiavitù totale che non gli restituirà mai niente di buono perché i
mercenari li si tiene al margine. A meno che non capita di sposare la
figlia del capo…
Mi fate un po’ pena, in questa parte da eroi negativi che voi fascisti
avete scelto di interpretare. Mi fate anche abbastanza senso. Che per
fortuna che non sono una psicologa. Non devo capirvi per forza ne’ e
necessario che vi parli. Solo, mi andava giusto di dirvi che a fare gli
assassini gratis non vi serve veramente a nulla. Potreste decidere di disertare…
Ci vediamo per le strade. Io sarò quella con il pugno alzato. Voi sarete quelli che puzzano di stantìo.
Ps: Per informazione, sappiate che è nata già la nuova destra,
quella anticapitalista, antimperialista, che del duce e di hitler ama
l’essenziale. Il resto è roba fresca. Magari vi torna utile, che tanti
se ne stanno servendo per ridarsi una verginità politica. A molti serve
anche a dire che il fascismo non esiste più. C’e’ una destra dentro il
sistema di governo e una fuori dal sistema di governo. In entrambi i
casi, tranquilli, non vi negheranno spazio. Se Ciarrapico è stato
candidato dentro il PdL voi potrete sicuramente avere accesso ovunque.
Buona carriera.
hooverina cara, sono d’accordo. una rubrica di quel genere ci sta tutta e mi sembra necessaria.
è vero, giorgiana masi. non smettiamo mai di piagere morti. ma quando finirà…
mi sa che renderò “repetita iuvant” una rurica vera e propria. e, ovviamente, si accettano segnalazioni e collaborazioni. oggi, per esempio, è l’anniversario della morte di Giorgiana Masi.
Grazie hooverine, anche il tuo repetita juvant è un sapere condiviso notevole. grazie.
undelio, io non mi arrendo ma io sono viva. in quancto a questi ragazzi mi sembrano anestetizzati come i nazisti di sessant’anni fa. sono fascisti, nulla di più di questo. continuiamo a cercare nel fascismo motivazioni più solide che non ci sono mai state. arrendiamoci alla semplice verità e impariamo a prenderne atto altrimenti non saremo mai in grado di difenderci.
non arrenderti mai, il tuo non sara’ mai un pugno solitario.
Questi poveri ragazzi non sono fascisti, sono soltanto anestetizzati, basterebbe poco per risvegliarli, c’e’ tanto da fare in questo mondo che non si ha tempo di esser fascisti, cerchiamo di parlarne.
applausi.