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Cinisi: Forum Sociale Antimafia a trent’anni dall’omicidio di Peppino Impastato

http://img339.imageshack.us/img339/2903/415vz6.jpg9 Maggio manifestazione nazionale contro la mafia a Cinisi
Forum sociale Peppino e Felicia Impastato

Forum sociale antimafia "Felicia e Peppino Impastato"
1978-2008
Trentennale dell’assassinio di Peppino Impastato
Il
trentennale è l’occasione per riflettere su alcuni punti fermi che
riguardano la storia di Peppino, le sue scelte politiche, le sue
analisi, il suo progetto di mutamento sociale. Ciò è necessario poiché
da alcuni anni sono in atto tentativi di mitizzazione, di
sacralizzazione, di appropriazione e strumentalizzazione della sua
immagine , da parte dei mezzi di informazione e di parti politiche che
tendono a snaturarne il pensiero.

1. Peppino, ha attraversato il
suo percorso politico in quelle formazioni della "sinistra
rivoluzionaria" nate prima e dopo la contestazione del ’68, dai gruppi
marxisti-leninisti alla campagna elettorale per il Manifesto, a Lotta
continua, alla candidatura alle elezioni comunali come Democrazia
Proletaria. La sua scelta del comunismo rifuggiva dalle dittature
burocratiche del "socialismo reale" e si fondava sull’eguaglianza, il
soddisfacimento collettivo dei bisogni, la partecipazione dal basso.
Tutto questo viene drasticamente piallato o fortemente emarginato
dall’iconografia affermatasi negli ultimi anni. Nascevano da queste
scelte la polemica con il Pci nella stagione del "compromesso storico",
l’impegno a fianco dei contadini espropriati per l’ampliamento
dell’aeroporto, degli edili disoccupati, con l’obiettivo di coniugare
lotte sociali e impegno culturale e politico fuori e all’interno delle
istituzioni.

2. L’analisi della mafia, intesa come modello di
accumulazione e di interazione con tutti gli aspetti del potere, è
stata il punto centrale di questo molteplice impegno, fatto di
proposte, denunce, controinformazione, mobilitazione. Tutto ciò in
netta opposizione con chi ritiene che la mafia sia soltanto un gruppo
criminale o un generico comportamento, e che la lotta contro di essa
non abbia valenza politica, non sia né di destra né di sinistra.
Peppino fa parte di una storia che è quella della lotta di classe
diretta dalle grandi forze della sinistra, dai Fasci siciliani alle
lotte contadine degli anni ’50, un patrimonio in seguito disperso con
l’adozione di una politica di cedimenti e di compromessi. L’esperienza
di Peppino, troncata dalla violenza, rivive nelle analisi più serie e
conseguenti della mafia e delle mafie, che mettono al centro la loro
complessità e lo sviluppo di borghesie mafiose all’interno dei processi
di globalizzazione neoliberista, nelle esperienze di movimento, dai
Noglobal all’antimafia sociale, non certo nelle generiche
manifestazioni di legalità formale e negli appelli a un’antimafia
unanimistica.

3. In Sicilia e nell’intero Paese negli ultimi anni
si è assistito al prevalere di forme di legalizzazione dell’illegalità,
con l’affermarsi del cuffarismo e del berlusconismo, con il tentativo
di cancellazione della matrice della Resistenza antifascista a
fondamento della Costituzione repubblicana. Il centrosinistra si è
dimostrato incapace di opporre un argine al dilagare del
conservatorismo e all’inasprirsi dei problemi suscitati dalla
precarizzazione e flessibilizzazione del lavoro. Occorre dare vita a
politiche alternative non subalterne al mercato capitalistico e ai suoi
dogmi della competitività a ogni costo e del successo con ogni mezzo,
in un quadro internazionale in cui le logiche di dominio e i fanatismi
identitari portano alla guerra permanente e alla diffusione dei
terrorismi.

5. In questo contesto i tentativi di costruire nuove
forme del fare politica, le esperienze di antimafia sociale (dalle
lotte dei senzacasa di Palermo alle forme cooperativistiche per l’uso
sociale dei beni confiscati, all’antiracket) debbono essere capaci di
uscire dal minoritarismo e dalla logica della testimonianza, estendere
il coinvolgimento dei movimenti, legando vari temi, dal lavoro
all’ambiente: occorre costruire alleanze, valorizzare il pluralismo,
creare cultura, a cominciare dalle scuole, darsi forme adeguate di
comunicazione, in un clima, dominato dalle banalità del "pensiero
unico" e dalla stupidificazione programmata delle televisioni
omologate. E’necessario aprire una nuova stagione di scontro politico
per la conquista della libertà del lavoro e delle idee contro l’uso
spregiudicato del potere come strumento di sfruttamento e di ricatto
per procurare consenso. La condanna e le dimissioni di Cuffaro pongono
il problema del superamento di un sistema di potere e della costruzione
di un’alternativa credibile sul piano sociale e politico.

6. Su
questo terreno il Forum vuole continuare a costruire uno spazio
d’incontro, d’analisi e di operatività tra i nuovi movimenti di lotta,
le esperienze più significative del mondo religioso, della cooperazione
internazionale, le organizzazioni che operano in varie parti del mondo,
per dare vita a un progetto che unifichi le resistenze, coniughi la
liberazione dalle mafie e la costruzione di una nuova società
possibile, nel. nome di Peppino e sulla strada da lui indicata.

8 MAGGIO

Ore 16,30: Accoglienza
Concentramento presso la stazione ferroviaria Cinisi-Terrasini e Casa Memoria (C.so Umberto I, 220)
Lettura Appello manifestazione nazionale + documento programmatico Forum sociale

Ore 18,00: Il Femminismo
Forum di discussione sull’impegno in difesa dei diritti della donna
Ospiti – relatori: Collettivo Femminista M.C., Collettivo Malefemmine-Pa, Novat

Ore 21,00: spettacolo di Ciccio Impastato; spettacolo di Lucia Sardo


9 MAGGIO Informazione e controinformazione ieri e oggi

Ore 10,00: forum di discussione sulla libera informazione e la comunicazione dal basso

Ospiti – relatori: Radio
Onda Rossa, Francesco Catalano – Radio Onda d’urto, Valerio Monteventi
– Radio Alice, Roberto Morrione, Lirio Abbate, Riccardo Orioles

Arrivo nel porto di Terrasini della veleggiata con partenza da Sanremo dedicata a Peppino e Felicia.

Ore 17,00: Manifestazione nazionale contro la mafia
Corteo
da Radio Aut di Terrasini a Cinisi lungo la via che Peppino percorse la
notte tra l’8 e il 9 maggio 2008 quando fu sequestrato ed ucciso.

Ore 21,00: concerto in piazza. Si esibiscono i Têtes de Bois, Ciscovox, Pippo Pollina + Linard Bardill, Flavio Origlio e i LUFF


10 MAGGIO Mafia e antimafia dagli anni ’70 ad oggi

Ore 10,00: forum di discussione su mafia e antimafia negli ultimi 30 anni.

Relatori: Umberto Santino: introduzione, Francesco Forgione: l’attività della Commissione antimafia, Giuseppe Lumia: la relazione della Commissione antimafia sui beni confiscati, Franca Imbergamo: legislazione e azione giudiziaria, Rosario Crocetta: l’azione degli Enti Locali, Pietro Milazzo, Nino Rocca, Tony Pellicane: l’antimafia sociale e la lotta per la casa a Palermo, Enrico Colaianni: l’associazionismo antiracket, Davide Ganci, Rosa La Plena: l’uso sociale dei beni confiscati, Pia Blandano: l’attività nella scuole, Gianluca Faraone: il ruolo delle cooperative di Liberaterra, Salvo Vitale e Giovanni Impastato: la presenza della mafia nel territorio di Cinisi.

Ore 16,00: continuazione forum

Ore 21,00: concerto: Migrantes, Collettivo Musicale Peppino Impastato, Carmen Consoli e i Lautari

11 MAGGIO Movimenti alternativi dal ’68 ad oggi

Ore 10,00: forum di discussione sui movimenti di ieri e oggi.

Ospiti – relatori: Renate Siebert, Guido Viale, Vincenzo Miliucci, Piero Bernocchi, Renato Franzitta, Tano D’Amico

Ore 16,00: continuazione forum

Ospiti – relatori: No
Tav, No Ponte, Comitato verità e giustizia per Genova, No Dal Molin,
Comitato contro l’ampliamento delle basi militari-Sigonella

Ore 21,00: concerto: Gente strana posse, Assalti Frontali

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali.