Segnalo il secondo appuntamento bolognese per il ciclo Madri&Co. Dopo aver parlato di parto, medicalizzazione, di Madri Cattive stavolta si parla di madri precarie. Se vi trovate da quelle parti e volete andare a dare un’occhiata ecco tutte le informazioni che vi servono:
Mercoledì 23 aprile 08
– ore 19.30 – Betty & Books – Via Rialto 23/A, Bologna.
Madri&Co. Verso l’Euromayday 08
Maternità + lavoro + diritti + strategie
presentazione di Uno virgola due
un documetario di Silvia Ferreri
Edizioni ediesse
Ne parliamo con:
Alessandra Gribaldo, antropologa (e mamma)
Lucia Manassi, giornalista di Radio Città del Capo (e mamma)
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Uno virgola due e’ un viaggio nel mondo del lavoro, delle donne e delle madri.
Un viaggio raccontato direttamente dalle voci delle protagoniste:
donne che sono state licenziate a causa della gravidanza, donne
costrette ad abbandonare “volontariamente” il proprio lavoro, donne che
hanno subito mobbing. Per molte di loro le conseguenze sono state
psico-fisiche oltre che economiche e legali. Tutto per aver desiderato
di diventare madri.
L’autrice cerca delle risposte a quello che sembra un paradosso tutto
italiano: perche’, se l’Italia ha la migliore normativa europea in
fatto di protezione della lavoratrice madre, continua anche ad avere la
più bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro e la più bassa
natalita’? Per quasi tutte le donne intervistate il primo figlio è stata
una sfida e raramente hanno deciso di affrontare il sistema per la
seconda volta. E così la natalita’ italiana e’ ferma da anni ad 1,2.
More info su
www.unovirgoladue.com
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Sexyshock verso l’Euromayday 08
EuroMayDay008: il primo maggio precario che travolge i confini del futuro!
http://italy.euromayday.org/
http://www.euromayday.org/
che cos’e’ l’EuroMayDay 08 ?
http://italy.euromayday.org/?page_id=575
per info su bus e biglietti
infosexyshock@inventati.org
tel: 347 134 66 52
Mi stupisce molto leggere che l’Italia avrebbe la miglior legislazione a tutela delle madri lavoratrici. E’ la prima volta che sento questa affermazione e dai fatti non pare proprio.
A me è capitato, nel 2007, di sentirmi fare la fatidica domanda mascherata in colloquio di lavoro – se ero sposata, avevo figli, intenzione di farne. Nell'”evoluto” Trentino, non nel profondo sud. Vorrei precisarlo.
Confrontando la realtà dei Paesi scandinavi, con asili aziendali diffusi e molti altri servizi che non sto qui a elencare, mi sembra evidente la solita falla sistematica: MODELLI POSITIVI DA IMPORTARE ce ne sono. Non occorre inventarsi nulla, se proprio non si è capaci. manca LA VOLONTA’.
Saluti
La Donna Cannone