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Hanno privatizzato la politica!

http://www.marcius.it/system/files/u2/casablanca_coperta1.gifRiccardo Orioles è un personaggio singolare, un idealista non in vendita, di quelli integri che insistono per anni e anni in una battaglia che è poetica e coraggiosa. L’ho conosciuto nella truppa catanese de "I siciliani" e che io sappia non è mai cambiato. La sua passione è l’informazione, libera, indipendente. Per continuare a farla si è inventato una mail – *La catena di San Libero* – da mandare a chi vuole riceverla piena di sue opinioni, di notizie, di punti di vista interessanti.

Qualche tempo fa ha anche dato vita, assieme ad altr* ad un altro progetto di informazione: Le siciliane (Casablanca). E’ uno ostinato, Riccardo, e penso di averci avuto persino motivi di disaccordo, in un confronto dialettico dettato sempre da ragioni ideali, ma non posso non stimarlo e quando scrive una cosa (dalla quale si capisce quanto lui sia un inguaribile iscritto al partito delle utopie possibili) come quella che vi propongo non posso fare a meno di dire: bravo. Su alcuni passaggi non sono d’accordo ma non ve li dico. Per ora non è importante. Leggete quello che ha da dirvi Riccardo.

*************** 

Da: La Catena di San Libero

Promemoria

In sostanza, dopo la tivvù, l’acqua, i telefoni e un po’ di altre cose,
hanno privatizzato la politica. Puoi votare Coca-cola e questo è
facile, basta votare per l’uomo più ricco del regno sperando che
qualche soldino rotoli fino a te. O puoi votare Pepsi, e qui devi
perdere un po’ più di tempo a leggere i giornali. Comunque per uno dei
due. Alla fine ha vinto Berlusconi ma ha vinto – a modo suo – pure
Veltroni. Abbiamo perso Peppone, Don Camillo, ed io. La politica è una
cosa troppo importante per lasciarla fare alla gente comune, è l’idea
di ora. Possiamo applaudire i politici, gridare viva e abbasso, ma far
politica noi poveracci è cosa ormai d’altri tempi, come il maestro
Manzi o l’idrolitina. Veltroni non solo non si dimette, ma è anzi
commosso; Berlusconi non solo non finirà in galera, ma ci manderà
giudici e carabinieri. E va bene. Adesso spariamo un po’ sulla croce
rossa.

Veltroni. Andare a una lotta per un premio di maggioranza proclamando
per prima cosa "corro da solo" significa istantaneamente trasmettere il
messaggio "cerchiamo di perdere le elezioni, e in compenso
sbarazziamoci di Prodi, di D’Alema, dei cortei, dei sindacati e di
tutte quelle noiose faccende che c’impediscono di fare i Grandi Leader
senza dar conto a nessuno". Confusione e basta. Ora non c’è più
confusione, c’è Dell’Utri, c’è Calderoli, pazienza, in compenso nel
nostro feudo finalmente comanda uno solo. Come in Russia, dove Putin
del comunismo s’è tenuto il potere assoluto e la disciplina, e ha
buttato alle ortiche tutto il resto.
(Una campagna cominciata con un "Vinceremo come i Giants di Chicago" e
finita con un "Pronto Duce? Mi congratulo per la sua vittoria! Come fa
Al Gore!").

Bertinotti. Si poteva fare una sinistra decente. Con Vendola, con
Zanotelli, comunque non con un segretario di partito. S’è fatta una
sinistra di notabili, col capo del partito A, il vicecapo del B, ecc.
Tutankamon in rappresentanza di Egitto Alternativo, Hammurabi per la
Sinistra Babilonese, ecc. "Mi dimetto" è una risposta da otto
settembre. Il problema non era attacccarsi o meno alla falcemartello
(la coperta di Linus). Era se fare una sinistra di giovani, con tutti i
particolari antipatici che ciò comporta, o mantenersi attaccati alle
piccole poltrone foderate di rosso.

Beppe Grillo. Tanto utile prima, quanto coglione poi. "Non si vota!
Astensione!" e un minuto dopo "Vota Puro-e-Duro! La lista della
rivoluzione!" (questo in Sicilia) è esattamente quel che faceva,
temporibus illis, Servire il Popolo. E’ andata com’è andata.

Di Pietro. Non mi ha nemmeno telefonato per dirmi che non è d’accordo
col suo collega di schieramento Salvo Andò, quello che ha messo in
programma "basta coi professionisti dell’antimafia" (cioè,
filologicamente, con Paolo Borsellino). Orlando, per prima cosa, ha
detto che "perlomeno ci siamo sbarazzati della sinistra". Anche i
migliori peggiorano, con le cattive compagnie.

Dalla Chiesa. Non ha preso neppure un voto. Più che altro perché non
l’hanno neanche candidato. I voti, a Milano, li doveva portare il
figlio di Colaninno. Napoleonico.

Finocchiaro. Era la Segolene italiana, era la futura presidente del
consiglio donna, era qua, era là. Ora è semplicemente il politico più
catastrofico dell’intera storia politica della Sicilia. Che avrebbe
straperso si sapeva già, visto che non aveva mai vinto un’elezione. E
allora perché l’hanno presentata (non ci voleva un genio per capire che
la Borsellino avrebbe preso più voti)? Perché l’ha ordinato Veltroni,
alla faccia della democrazia. E noi antimafiosi non siamo stati nemmeno
capaci (ognuno per sè e Dio per tutti) di tenerla lontana da
un’elezione in cui ci si giocava dieci anni di Sicilia.

Bossi. E’ riuscito a far digerire ai lombardi la perdita delle
fabbriche, che ora sono in Cina. Bravo. Come Goebbels, quando riuscì a
persuadere gli operai di Berlino che la colpa dell’inflazione era degli
ebrei.

Fini. Fini chi?

Prodi. Per ironia della storia, l’unico a far vincere (per due volte)
la sinistra è stato un democristiano. E – ironia esagerata – per due
volte è stato accoltellato alle spalle da un ex "comunista".

Cipputi. Il popolo di sinistra. Il meglio dell’Italia, quel che una
volta ne faceva un paese civile. Ha votato disciplinatamente come gli
hanno detto i capi. I capi via via erano Stalin, Togliatti, Berlinguer,
Occhetto, D’Alema, Arlecchino. Hanno obbedito a tutti, con eroica
disciplina. Forse sarebbe stato meglio obbedire di meno e ragionare di
più.

Noialtri. Non siamo stati all’altezza. Neppure i socialisti lo erano
stati, quando salì Mussolini. Erano convinti che si trattasse ancora di
destra e sinistra, che Benito fosse solo un sabaudo più cattivo degli
altri. Non era così. Ci vollero proprio i giovani per capirlo (Gobetti,
Gramsci e compagnia) e anche stavolta le carte della sinistra sono in
mano all’ultima generazione. Ai vecchi il compito, essenzialmente e per
chi ce la fa, di non tradire. I partiti che butteranno giù Berlusconi
non hanno ancora neanche un nome. Eppure in un certo senso stanno già
nascendo, e proprio ora.

************

In questa rassegna di pezzi che dicono cose che in un modo o nell’altro mi colpiscono metto anche:

—>>>Gli albanesi sui gommoni invertono la rotta 

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.


6 Responses

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  1. pengo says

    gia’ gia’. nel rimando a gramsci e gobetti (e nel presente in generale) io ci leggo anche questo: gonadi acide in arrivo. i giovani di sinistra non vengono ascoltati, si fanno ascoltare, quando i tempi sono proprio brutti. ancora non ci siamo. aspettiamo che finisca il petrolio?
    ti linko questo post al volo, saluti dalla cina.

  2. La Donna Cannone says

    Ciao, magari lo conoscete già, ma se ne parla su trento blog in questi giorni:
    http://www.donneperlasolidarieta.it/

    ciao
    La Donna Cannone

  3. FikaSicula says

    bimbovic io credo che svegliarsi prima non basti a sconfiggere il fascismo però di sicuro ci mette in vantaggio per recuperare in comprensione delle cose :)))

    fuoriposto: ho capito. lo so, lo so. è brutto il futuro che ci si prospetta.

    Rosa: certo che è mussolini. invece del balcone incanta la gente con la tivvù ma è lui, redivivo. e rispetto a fuori posto non ti arrabbiare. stava solo scherzando, a suo modo, per dire che quello che ci spetta non è grandioso… purtroppo ha ragione.

    ciao

  4. Rosa says

    Bel post. Hai ragione condivido tutto. A parte poi il fatto che in itlaia c’è una situazione assurda visto che Berlusconi è gia 3 volte che è diventato primo ministro! cosa che in un altro paese non succede e scandalizza il fatto che detiene i mass media: ma che è mussolini?

    ciau 🙂

    x fuoriposto:

    Guarda che il terrone sei tu visto che ragioni come un talebano!

  5. fuoriposto says

    “uuu oh hhuu uh u oo o tromb oo o uu o”

    tradotto dal padan-cavernicolo:

    “zitta tu che sei donna comunista e pure terrona! piuttosto vai a FARTI trombare che le italiane devono figliare”

    🙁

  6. bimbovic says

    Bella analisi il Riccardo…
    Il link de le Siciliane è fantastico:
    mi sto leggendo il giornale in pdf (fatto orgogliosamente con linux)…
    Tanto non dormo più da giorni…
    Chi si svegliava più alle sei del mattino?
    Ma se ci alziamo prima di loro c’è ancora speranza…