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La Sapienza: le studentesse dissentono.

In attesa di potervi raccontare come sono andate tutte le piazze
d’italia dell’otto marzo ci teniamo in esercizio ricostruendo la
storiaccia accaduta alla Sapienza qualche giorno fa. Non so se
ricordate ma l’università ad un certo punto ha deciso di far fare una
iniziativa ad "azione universitaria", gruppo gggiovani di alleanza
nazionale in cui si parlava di donne e di aborto come ne potrebbero
parlare questi gggiovani di alleanza nazionale: da fascisti.

Le
donne dei collettivi
hanno manifestato il proprio disaccordo contro l’iniziativa per i motivi illustrati nel documento che
riporto sotto e la semplice espressione di dissenso ha provocato una
aggressione da parte di alcuni signori "di destra" che hanno proclamato
l’acquisizione di proprietà della università con tanto di saluto
romano. Sui quotidiani ovviamente la notizia è stata riportata come se
chi dissentiva avesse aggredito gli "innocui" e assolutamente "non
belligeranti" fascisti. Potete leggere QUI il racconto di com’e’ andata. 

Torno
su questa cosa perchè è fondamentale che ci rendiamo conto del fatto
che una università (ma sicuramente non è la sola) sta spalleggiando direttamente i fascisti per
fargli fare iniziative elettorali, antiabortiste dentro uno spazio che
dovrebbe essere laico e soprattutto dedicato alla istruzione, alla formazione e quindi vivibile per tutt*. Forse proporre
a tutti gli studenti di fare disiscrizione di massa o di fare
autoriduzione sulla quota di tasse universitarie destinate alle spese
utili a queste iniziative potrebbe far rendere conto al magnifico
rettore che se vuole gestire l’università come fosse casa sua, sarebbe più corretto, per l’appunto, che questi raduni li facesse dentro il salotto della sua abitazione…

La bieca operazione che nelle università si sta facendo, va delegittimata. Non si devono forgiare del marchio di "università" per tutt* se sono gestite come fossero istituti cattolici-fascisti privati… 

*************** 

Le donne dei collettivi contestano un
convegno di Azione Universitaria nella facoltà di Giurisprudenza

 

La mattina del 7 marzo nella
facoltà di Giurisprudenza le donne del “Coordinamento dei Collettivi” e della
“Rete per l’Autoformazione” hanno contestato l’iniziativa organizzata da
“Azione Universitaria”, giovanile del partito di “Alleanza Nazionale”, dal
titolo: 8 marzo. Pensiamo donna.

Oltre il convegno era presente
uno sportello di consulenza psicologica e ginecologica, tenuto da esperti che
pongono l’aborto sullo stesso piano di un omicidio, in un clima da caccia alle
streghe, dove la polizia fa irruzione negli ospedali sottoponendo donne, che
hanno appena effettuato un’interruzione volontaria di gravidanza, ad
interrogatori pressanti. Come se una donna, che ha affrontato un aborto, non
fosse già abbastanza provata fisicamente e psicologicamente.

Ad aggravare la situazione è il
fatto che un convegno di partito possa rientrare fra le iniziative
sponsorizzate dalla “Sapienza”, all’interno dei progetti culturali
studenteschi.

Rifiutiamo che un partito come
Alleanza Nazionale, promotore di politiche familiste, securitarie, omofobe e
razziste possa strumentalizzare il corpo della donna in piena campagna
elettorale, relegando la sua libertà al ruolo obbligatorio di moglie e madre.

Nessuna politica securitaria può
essere fatta in nome delle donne.

Non accettiamo che il nostro
ateneo prenda parte al mercato che si è aperto sul corpo delle donne.

Vogliamo un consultorio all’interno
della città universitaria, gestito da donne, senza la presenza degli obiettori
di coscienza e del “Movimento per la vita”.

Come donne dei collettivi
rifiutiamo ogni delega, per questo contesteremo anche l’iniziativa della Cgil,
l’8 marzo.

Oggi, 7 marzo, scenderemo in
piazza alle ore 18.30 con un corteo di donne e lesbiche che a partire da piazza
Navona fino a piazza Santa Maria in Trastevere farà sentire la sua voce contro
la violenza maschile sulle donne.

LIBERE DI AGIRE E CAPACI DI
REAGIRE


Coordinamento dei
Collettivi-Sapienza


Rete per
l’Autoformazione


Collettivo LBGTQ “Sui
Generis”


Collettivo femminista
“La Mela di Eva”

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


5 Responses

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  1. Irma says

    Ciao,
    rispondo volentieri alle tue domande

    – azione universitaria sia o meno un gruppo giovani di alleanza nazionale?
    su questo ha già risposto liza vado oltre

    – se al di la’ dei codici di comunicazione del vecchio fascismo non siete parte di quel contesto sociale un po’ fighetto che si autoistruisce per “dirigere la società del domani”. roba da fascismo rosa, insomma, assolutamente tutt’ora esistente e che usa come manovalanza un po’ di bullismo nazistoide che lascia in giro svastiche e altri regalini di quel genere.

    Io non mi sento fighetta, non lo sono mai stata soprattutto per il mio carattere. Non ho la presunzione di autoistruirmi o di farmi istruire solo da persone che la pensano in un modo ma attraverso confronto, dialogo e ascolto ho imparato e imparo formando ogni giorno la mia coscienza e il mio pensiero.
    Mi dissocio dai nazistoidi, non ho mai disegnato niente sui muri primo perchè è reato, secondo perchè non è così che si fanno conoscere le proprie ragioni, terzo perchè mi sento veramente lontana da quel tipo di gente che non ha nulla a che spartire con me e le persone che frequento.

    – cosa pensi esattamente sull’aborto.
    concordo con Liza. Io non sono contraria all’aborto. E’ certo però che l’educazione sessuale deve venire prima di tutto nel rispetto della donna e della persona.Spesso purtroppo l’aborto vine usato in maniera sbagliata. I dati lo confermano basta fare un po’ di ricerca su internet…non è una cosa da poco.

    – cosa erano venute a dire le signore da voi invitate a fare sportello sull’aborto.

    Le ‘signore’ non parlavano affatto di aborto. E non riesco a capire dove cacchio avete sentito sta cosa. Era uno sportello di ascolto e consulenza ginecologica per spiegare quello che riguardava il papilloma virus di cui venivano distriubuiti volantini del ministero e spiegati, nonchè di altre informazioni su qualsiasi cosa richiesta come contraccezione o prevenzione di malattie. Erano presenti una ostetrica e una Psicologa-Sessuologa Presidente di un consultorio. Nessuna delle due è obiettore di coscienza.

    – qual’e’ il vostro concetto di applicazione della 194 (obiezione di coscienza a go’ go’ e movimenti per la vita sparsi per i consultori, con premi in denaro alle donne che donano figli alla patria?)
    La legge va applicata in modo adeguato cosa che ora non avviene rimando all’attenta lettura del testo legislativo. Non condivido nessuna delle cose scritta in parentesi.

    e se tutti questi sono pregiudizi, dimmi che ne pensi di questa idea sull’uso dei luoghi di istruzione:
    – cosa c’entra un incontro organizzato dalla destra, su questioni che forniscono argomenti a chi domani “avrà i redini della società” e che quindi viene formato per essere un perfetto catto-fascista, con l’università che è roba di tutti?
    ma che domanda è?…catto-fascista? non vogliamo ninte di quello che dici…

    o sarai mica così faccia tosta da dire che quello che dite voi è imparziale e corretto e non intende minimamente “educare” i giovani a pensarla come voi?
    Io non voglio ‘educare’ nessuno a pensarla come me. Dico quello che penso e come la penso. Credo che le persone che mi ascoltano siano abbastanza intelligenti da dire da sole se sono d’accordo con me o meno riuscendo anche a mantenere un dialogo educato pur mantenendo le proprie posizioni diverse.

    se non c’era un intento educativo e di indottrinamento allora mi spieghi perchè avete fatto questa cosa dentro l’università?
    Perchè siamo esseri pensanti che si vogliono conforntare su temi spesso molto difficili ma sui quali c’è ancora da capire molte cose per migliorarsi e la cosa deve partire proprio dai giovani.

    se sei una donna, irma, chiediti se ti piace fare figli per la patria e dimmi sinceramente se non ti è mai successo di fare sesso e poi di avere bisogno della pillola del giorno dopo.
    Mi è successo di avere bisogno della pillola del giorno dopo, fortunatamente non ho avuto nessun effetto collaterale ed è stato semplicissimo reperirla. Non sono contro la pillola del giorno dopo ma non condivido i metodi di somministrazione…io ho fatto una telefonata e dato 80 e a un tipo che non so nemmeno se era un medico…non è una caramella…e oltretutto non si possono far sentire le donne una merda perchè hanno sbagliato qualcosa anzi aiutare le persone a capire gli errori e non ripeterli.

    come fate voi di destra a vivervi queste contraddizioni?
    non mi sento di vivere nella contraddizione.ho le mie idee e le porto avanti.

  2. liza says

    cara Fikasicula,
    sono un amica di Irma e rispondo volentieri alle questioni da te poste perchè ritengo importante un confronto tra donne provenienti da percorsi diversi su tematiche così importanti e delicate. Non vado per ordine di importanza:
    1) Azione universitaria è il movimento degli universitari vicini ad AN ma è anche slegato dalle logiche di partito visto che in più occasioni ha espresso opinioni non convergenti con esso. Questa è storia documentata e nota.
    2) Non mi sento parte di un contesto sociale un pò fighetto… anche perchè non me lo posso permettere! Sono precaria da una vita nonostante una laurea. Il bullismo nazistoide non l’ho mai condiviso come non ho mai condiviso la violenza proveniente da ogni parte. E io ne sono stata spesso oggetto pur non essendomi mai sentita e dichiarata fascista.
    3)l’aborto… argomento delicato soprattutto per chi ci è passato. Come ha detto la psicologa di un consultorio che abbiamo invitato al contestato convegno, spero che nessuna di voi si debba trovare davanti una scelta così dolorosa… Perchè qualsiasi cosa si scelga per una donna è difficile, anche se non si è credenti. E per evitare questa sofferenza è necessario una seria politica di prevenzione proprio come vuole la 194. Si, evviva la libertà di scelta per le donne. Sono la prima a dirlo e a difendere lo spirito GIUSTO della 194 che permette l’aborto in casi gravi. Ma leggiti i rapporti parlamentari che escono per moritorare la 194; ti accorgerai che ormai l’aborto non rappresenta una dolorosa necessità, basta vedere la tipologia delle donne che ricorre all’IVG. Anche questi sono fatti. Non deve assolutamente passare l’idea che l’aborto sia un metodo contraccettivo, viste le gravi conseguenze che può portare sul fisico e la psiche della donna.
    4) Le signore da noi invitate per fare lo sportello d’ascolto distribuivano materiale del Ministero della Sanità sul vaccino per l’HPV (seconda causa di mortalità per tumore per le donne) e sulla contraccezione (prevenire è meglio che “curare”). Non sono problematiche importanti che interessano TUTTE le donne? In nessun momento del convegno si è parlato di aborto, scelta che è stata fatta proprio per evitare possibili strumentalizzazioni, che comunque grazie a voi ci sono state.
    5) Si ho ricorso alla pillola del giorno dopo quando ero minorenne. E’ stato estremamente facile reperirla pur non avendo “conoscenze”. So solo io però quanto sono stata male (vomito e nausea sono stati la minor cosa). Certo è che, se a scuola o in famiglia mi avessero spiegato l’uso corretto del preservativo, avrei potuto evitare questa inutile sofferenza. Credemi la prevenzione è fondamentale ci sono tante ragazzine che nel 2008 credono ancora che la prima volta non si rimane incinta o che se dopo ti sciaqui con la coca cola ti “salvi”!
    6) E’ così orripilante l’idea di una seria politica familiare a favore della maternità se permette a una donna con serie difficoltà economiche a non dover rinunciare dolorosamente a un figlio che magari vuole? Credemi ne conosco tante che hanno dovuto abortire con grande sofferenza per questi motivi.
    7) Hai detto bene l’Università è di tutti, anche di quelli che la pensano diversamente da te. Ma poi la pensiamo così diversamente?

  3. FikaSicula says

    cara irma qui facciamo volentieri a meno delle lezioni di tolleranza e di democrazia specie se vengono da un pulpito che nega la libertà di dissenso.
    ma per andare nel merito delle cose che hai scritto mi piacerebbe, senza girare attorno al fumo demagogico che hai tirato negli occhi, sapere nel dettaglio se:
    – azione universitaria sia o meno un gruppo giovani di alleanza nazionale.
    – se al di la’ dei codici di comunicazione del vecchio fascismo non siete parte di quel contesto sociale un po’ fighetto che si autoistruisce per “dirigere la società del domani”. roba da fascismo rosa, insomma, assolutamente tutt’ora esistente e che usa come manovalanza un po’ di bullismo nazistoide che lascia in giro svastiche e altri regalini di quel genere.
    – cosa pensi esattamente sull’aborto.
    – cosa erano venute a dire le signore da voi invitate a fare sportello sull’aborto.
    – qual’e’ il vostro concetto di applicazione della 194 (obiezione di coscienza a go’ go’ e movimenti per la vita sparsi per i consultori, con premi in denaro alle donne che donano figli alla patria?)
    e se tutti questi sono pregiudizi, dimmi che ne pensi di questa idea sull’uso dei luoghi di istruzione:
    – cosa c’entra un incontro organizzato dalla destra, su questioni che forniscono argomenti a chi domani “avrà i redini della società” e che quindi viene formato per essere un perfetto catto-fascista, con l’università che è roba di tutti?

    o sarai mica così faccia tosta da dire che quello che dite voi è imparziale e corretto e non intende minimamente “educare” i giovani a pensarla come voi?
    se non c’era un intento educativo e di indottrinamento allora mi spieghi perchè avete fatto questa cosa dentro l’università?

    l’università è di tutti e i cervelli degli studenti vanno preservati da chi propina una versione della storia e delle questioni che ci interessano così mistificata e terribile.

    se sei una donna, irma, chiediti se ti piace fare figli per la patria e dimmi sinceramente se non ti è mai successo di fare sesso e poi di avere bisogno della pillola del giorno dopo.
    se la cerchi in farmacia e quelli non te la danno perchè la gente come te dice che i farmacisti devono obiettare da chi l’hai presa? dall’amico di un amico di un amico?

    come fate voi di destra a vivervi queste contraddizioni? prova a dirmi questo per favore e poi dimmi anche se a te non conviene che io rimanga fuori a fare casino mentre tu difendi la tua faccia in mezzo a gente che ti aiuta a fare quella integrata e conforme alle regole sociali…

  4. Irma says

    Vorrei commentare questo articolo perchè leggendolo ho potuto notare molti errori.
    Intanto tengo a precisare che il Fascismo è finito da un bel pezzo e non capisco come si può dire che gli studenti che fanno parte di azione Universitaria siano dei Fascisti. Forse sono quelli che qualcuno piace chiamare i ‘fascisti immaginari’…che tristezza attaccarsi ancora a queste cose ragazze mie!
    Si è contestata una iniziativa senza sapere nemmeno di quello di cui si andava a parlare su cose di cui non si è letto proprio il programma.
    Lo sportello di ascolto ginecologico e psicologico era formato da una neo laureata in ostetricia e da una Psicologa-sessuologa Presidente di un Consultorio.Si distribuivano informazioni sul Papilloma virus del Ministero e riguardanti il relativo Vaccino. Inoltre si potevano chiedere informazioni di qualsiasi genere. Azione universitaria non ha MAI detto di voler eliminare la 194 ma a prescindere da questo il Convegno mirava a fare una analisi attuale della donna e delle sue problematiche nella società, nel lavoro e in tutto quello che la riguarda, sottolineando tutte quelle problematiche che tutt’ora deve affrontare. Si è parlato di Violenza sulle donne, di problemi alimentari, di stolking, di sindacalismo al femminile, di integrazione delle donne immigrate nel nostro Paese.
    Al convegno hanno partecipato numerosi studenti nonostante il clima ne abbia fatto allontanare altrettanti.
    Credo che per risolvere i problemi delle donne la cosa principale sia il dialogo e quello che è successo non lo permette.
    Alcune ragazze che contestavano sono state invitate a partecipare e ascoltare quello di cui si parlava e magari costruire un dibattito. La risposta è stata: ‘ Quello che diciamo noi qua fuori è più importante di quello che dite là dentro’
    Infatti sono venute fuori delle contestazioni infondate come quella che c’era un medico anti abortista completamente inventato.
    Non ci interessa fare politica sul corpo delle donne come sì è detto, ci interessa porre all’attenzione di tutte quelle persone che studiano e un giorno avranno in mano le redini della società e cioè gli studenti e i giovani, che le donne hanno ancora da affrontare numerose problematiche e che il dialogo per trovare delle soluzioni ci permetterà un giorno di non avere più il bisogno di parlare di pari opportunità perchè a noi non è mai piaciuto pensare alle donne come una minoranza perchè non lo sono.
    Un altro punto che vorrei smentire è quello che pensiamo che il ruolo della donna sia solo quello di madre è moglie…ragazze siete rimaste un po’ indietro. Non è così.
    Sperando di migliorarci sempre.
    Buona Giornata a tutti.

  5. nicola says

    intanto candidano il fascista ciarrapico: il partito delle libertà…