I sommovimenti femministi che hanno popolato le vie di Roma il 24 novembre, nell’assemblea del 12 gennaio hanno deciso di dedicare l’otto marzo a tutte le piazze d’italia. Nel frattempo si è vissuto il 14 febbraio e poi un importante appuntamento il 23/24 febbraio
per ragionare sulle strategie di lotta e sugli obiettivi comuni. Così
l’otto marzo non è una banale celebrazione di una data tirata a lucido
solo per dare un contentino a chi ha invece bisogno che siano garantiti
diritti tutto l’anno, ma diventa un momento, una tappa di una battaglia
fatta in un clima da scontro culturale e da caccia alle streghe che
rende difficile qualunque confronto.
L’otto marzo è anche una
giornata che cade nel bel mezzo della campagna elettorale e così ad un
certo punto, quando le donne, le femministe e le lesbiche avevano già deciso che si sarebbero fatte
molte iniziative territoriali e nessuna nazionale, viene diffusa la
notizia di una manifestazione nazionale a roma
decisa dalla triplice sindacale cgil cisl e uil che dedicheranno il
palco ai loro tre segretari che (ironia/on) notoriamente si sono
distinti per gesti di solidarietà nei confronti delle donne,
soprattutto quando c’era da contrastare la legge trenta e quando c’era
da opporsi in maniera forte alle richieste di confindustria che ci
hanno ricacciato nel bel mondo del precariato e hanno supportato una
politica del welfare familista che usa la famiglia e le donne nei ruoli
di cura come ammortizzatori sociali (ironia/off). Su questo punto vi invito a leggere un esaustivo articolo tratto da City of good.
Il 23/24 febbraio l’assemblea delle femministe e lesbiche che si sono riunite a Roma da tutta l’Italia hanno così espresso totale disapprovazione per l’iniziativa dei sindacati e la cosa non è molto piaciuta soprattutto ad alcune membre della cgil che hanno scritto parole piene di amarezza e delusione per un atteggiamento che hanno definito "settario".
Quello che a me piacerebbe dire in modo semplice e sereno (e che già in qualche modo è stato detto in un ragionamento altrettanto sereno) alle donne della cgil è che io ho condiviso la posizione espressa nel documento finale.
Io ho visto le donne con
gli striscioni della cgil alla manifestazione del 24 novembre. Le ho
viste partecipare ad un percorso che evidentemente sapevano esistere.
Aver indetto una manifestazione senza confrontarsi con quelle stesse
donne con cui hanno condiviso la splendida piazza del 24 novembre non
mi è sembrata una cosa corretta. Tuttavia questo metodo rivela una
forte e consapevole "autonomia" decisionale che io rispetto purchè io
riceva altrettanto rispetto se con altrettanta "autonomia" dichiaro di
non condividere la scelta della manifestazione indetta dai sindacati e
di non volervi partecipare legittimandola.
Una manifestazione per
le donne senza le donne che cos’e’? Questo bisognerebbe chiedere a chi
ha indetto la manifestazione, a chi l’ha decisa sulla base di un centenario che storicamente non è riconducibile ad alcuna data credibile in un momento politico che si sa bene quanto ci coinvolga.
Io credo alla buona fede
di tante donne meravigliose che stanno dappertutto. Anche dentro i
sindacati. Il pregiudizio resta sul metodo e sui tempi che, senza che
qualcun* me ne voglia, sembrano alquanto sospetti dato che le elezioni
sono alle porte.
E’ stato detto che la
scelta dell’assemblea del 23/24 febbraio sia causa della rottura di
una alleanza. Io penso che la scelta di giudizio sulla manifestazione
annunciata dai sindacati c’entra poco con lo spezzare le alleanze.
C’entra invece molto di più con l’autonomia delle donne che non sono
"tesserabili" ne si possono contare come voti in quota a nessuno perchè
ciascuna resta libera di scegliere cosa fare e in che direzione. Per
l’appunto ci autodeterminiamo.
La mia sensazione è
quella che si vuole fare uso delle donne in un momento in cui tutte
stiamo rivendicando la possibilità di svincolarci da ogni
strumentalizzazione per poter portare avanti una battaglia i cui
risultati devono interessare noi per prime e la società tutta di
conseguenza.
Di questo io mi sento
profondamente offesa. Ma nessuno, tantomeno chi ha indetto la
manifestazione sindacale dell’otto marzo romano, credo si è preoccupato
di verificare se io o altre ci sentissimo tali.
Sia chiaro che
personalmente non ce l’ho con nessuna iscritta alla cgil, anzi. Semmai
mi pongo il problema di come dare una mano alle donne ad aprire
conflitti anche in quei luoghi. Senza tacere e senza fare mediazioni
che già diventano compromesso, ma prendendo le distanze da chi mostra
così visibilmente di ignorarci.
Così l’Italia è sommossa
di femminismi che l’attraversano in ogni città. Da giorni la nostra
agenda è stata ricchissima di appuntamenti. Si continua con
manifestazioni oggi e domani. Da Palermo a Milano, da Bologna a Roma,
da Bari a Catania, da Napoli a Udine. Su Flat c’e’ uno spazio
che viene aggiornato continuamente. Qui, sull’agenda e su questo post,
faremo altrettanto se ci sono novità. Intanto godetevi gli spot della
manifestazione delle femministe e lesbiche a Roma, alle 18.30 a Piazza Navona, che sarà il 7 marzo:
Ascolta e scarica gli spot audio del corteo romano:
In basso invece trovate tutte le iniziative che conosciamo (ordinate per data – le città in cui ci sono iniziative sia il 7 che l’8 marzo sono segnalate sulla prima data di riferimento), di ogni città d’italia. Cercate e troverete l’appuntamento al quale partecipare. Se ci
sono altre iniziative che qui non sono citate postate pure tra i
commenti e aggiorneremo il post e l’agenda.
- Pisa – 6/7 marzo ore 21.00 – Due giornate di discussione sulla 194: aspetti giuridici, sua applicazione e messa in discussione
- Roma – 7 marzo ore 18.30 – Piazza Navona – Iniziativa promossa dalle sommosse romane
- Bologna – 7 marzo ore 19.30 – Betty&Books, Via Rialto 23/A – aperitivo a sostegno della campagna "Adotta un consultorio"
- Napoli – 7/8 marzo – concerti assemblee feste – Manifestazione l’8 alle 10.00 a Piazza Dante
- Perugia – 7/8 marzo – rispettivamente alle ore 22.00 con presidio in Piazza IV novembre e alle ore 20.00 con Queer Party all’ex-mattatoio
- Mantova – 7/8 marzo
rispettivamente alle ore 16.30 con raccolta firme in Piazza Mantegna e
alle ore 12.03 la partenza dalla stazione per partecipare alla
manifestazione di Bologna - Brescia – 7/8 marzo rispettivamente alle ore 17.30 per un presidio davanti l’esselunga di Via Milano e alle ore 15.00 in Piazza Duomo per un Presidio itinerante
- Palermo – 7 marzo ore 22.00 Dancehall benefit "Io Lotto Marzo" a cura del Collettivo Malefimmine alla facoltà di Scienze Politiche in Via Maqueda 324 – 8 marzo ore 9.30 – Piazza Croci – corteo indetto dal Coordinamento donne 194 – 8 marzo ore 20.00 cena sociale con proiezioni e letture tematiche a cura dell’Assemblea della Compagne all’Ex Carcere
- Roma – 8 marzo ore 10.00 – Piazza dei Cinquecento angolo Via Giolitti – presidio a cura dei Cobas del lavoro privato con l’adesione di Facciamo Breccia Roma in solidarietà alle lavoratrici tutte precarie dell’Opera Romana Pellegrinaggi.
- Milano – 8 marzo ore 14.30 – Largo Cairoli – mobilitazione a cura della rete regionale lombarda "194 ragioni"
- Torino – 8 marzo ore 15.30 – Piazza Vittorio Veneto – Corteo
- Firenze – 8 marzo ore 9.30 – Piazza san Marco – corteo indetto da Libere Tutte
- Milano – 8 marzo – alle 15.00 vicino l’Esselunga di Via Papiniano – Iniziative a cura del Collettivo Maistat@zitt@ e collettivo Ri-belle
- Bari – 8 marzo ore 9.30 – Piazza Ferrarese – presidio
- Genova – 8 marzo ore 16.00 – Piazza San Lorenzo – Presidio cre/attivo, mostre, musica
- Chioggia (Ve) – 8 marzo – QUI appello/info sui bus da Venezia delle "Vengo Prima"
- Udine – 8 marzo ore 16.30 . Piazza Matteotti – Manifestazione Regionale a cura della Rete delle Donne del Friuli Venezia Giulia
- Bologna – 8 marzo ore 15.00 – Piazza XX Settembre – Manifestazione e "Gioco dell’autodeterminazione" a cura della Rete delle Donne di Bologna
- Bologna – 8 marzo ore 15.00 – Piazza Santo Stefano – Presidio itinerante a cura del collettivo "Quelle che non ci stanno"
- Cagliari . 8 marzo ore 16.30 – Piazza Garibaldi – Manifestazione regionale indetta dalle donne autoconvocate per l’autodeterminazione
- Catania – 8 marzo ore 9.00 – corteo da Piazza Roma e performance in Piazza Duomo – a cura della rete dei gruppi femministi catanesi
- Livorno – 8 marzo ore 18.00 – Officina sociale il
Refugio – assemblea cittadina a cura delle C.Attive per lancio campagna
contro obiezione di coscienza - Trento – 8 marzo ore 10.00/14.00 – Piazza C. Battisti – si farà un bel gioco dell’Oca a tema
- Taranto – 8 marzo ore 11.30 – presidio al Ponte Girevole
- Cosenza – 8 marzo ore 10.30 – Piazza Bilotti – Manifestazione in difesa della autodeterminazione femminile
- Perugia – 18 marzo ore 9.00 – sotto il Tribunale in Piazza Matteotti – presidio a cura della rete delle donne umbre per il femminicidio di Barbara Cicioni
Buon otto marzo sommosso a tutt@! 🙂
—>>>Le splendide foto sono di Luisa di Gaetano (Grazie a Luisa e a Doriana Goracci per averle condivise con noi!)
Avvertenza: se vi viene l’idea di ripubblicare le foto è cosa richiesta oltrechè gradita citare l’autrice (delle foto).
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