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Roma: stuprare una donna anestetizzata è meglio!

Questo deve aver pensato il medico anestesista processato per abusi che risalgono al 2003. Egli è stato accusato e processato per 7 stupri. Ha ricevuto cinque condanne e due assoluzioni. Su queste ultime le denuncianti hanno proseguito la battaglia legale e il 5 marzo si pronuncia la Cassazione. In Piazza Cavour, dalle 10.00 alle 14.00 è stato convocato un presidio in solidarietà con le due donne.

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Dal Blog di Controviolenzadonne il racconto che si riferisce ad una delle due donne stuprate per le quali si attende ancora una sentenza in cassazione: "Demetrio Altobelli medico anestesista ha stuprato 7 ragazze dopo averle anestetizzate: […] Altobelli era stato arrestato nel maggio 2003 su ordine della procura di Rieti, perché accusato di avere abusato di alcune pazienti, precedentemente narcotizzate e successivamente fotografate nude. Sette gli episodi inizialmente contestati al medico. Per cinque fu condannato in primo grado nel gennaio 2005 durante un processo che si svolse con il rito abbreviato. Il giudice lo condannò a cinque anni e quattro mesi di reclusione.

Per gli altri due casi, invece, lo specialista fu assolto. Le foto furono trovate nel corso di una perquisizione nella sua stanza nell’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, dove al tempo il medico prestava servizio, e dentro la sua abitazione romana. A denunciare i fatti, però, fu il tecnico di un laboratorio fotografico capitolino dove l’anestesista, secondo l’accusa, aveva portato a sviluppare le fotografie. Durante [un talk show televisivo viene raccontata questa storia drammatica – ndb]. Protagonista della vicenda e’ Elvira, ventisette anni, della provincia di Rieti. Sei anni fa viene sottoposta ad un intervento per l’asportazione delle tonsille. Dopo quasi due anni la Digos le sottopone trentaquattro foto che la ritraggono nuda e [in stato di incoscienza]. Il medico anestesista dopo l’intervento l’aveva narcotizzata, violentata e fotografata in posizioni oscene. […]" 

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Dal blog delle Ribellule copio e incollo l’invito a partecipare al presidio e un comunicato in cui si esprime tutta la solidarietà possibile alle due donne. 

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Mercoledì 5 Marzo 2008 dalle ore 10.00 alle 14.00
 
PRESIDIO DAVANTI ALLA CORTE DI CASSAZIONE PIAZZA CAVOUR


PER OGNI DONNA OFFESA SIAMO TUTTE PARTE LESA

ELVIRA, SILVIA: LA VOSTRA DENUNCIA E’ LA NOSTRA DENUNCIA


Esprimiamo
tutta la nostra SOLIDARIETÀ alle donne che con coraggio e
autodeterminazione hanno denunciato la violenza agita sui loro corpi da un uomo, Demetrio Altobelli, che le ha stuprate dopo averle narcotizzate.

CHI È LO STUPRATORE? Un immigrato, deviato, malato, povero, non istruito? No, Demetrio Altobelli è un medico anestesista di 39 anni che, all’epoca dei fatti nel 2003, era in servizio all’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti. Ancora oggi continua ad esercitare la professione presso cliniche private.

E’ UN UOMO come tanti, troppi. Perché la violenza
maschile affonda le sue radici nella cultura che considera il corpo
femminile un terreno di conquista e di sopraffazione, di cui
impossessarsi con ogni mezzo.

NON CI STIAMO
Denunciamo l’omertà e la complicità delle istituzioni
sociali e politiche, dei massmedia e di tutti coloro che con arroganza
e falsa indignazione, legittimano pacchetti sicurezza  negando la
responsabilità maschile della violenza contro le donne.

ELVIRA, SILVIA: LA VOSTRA DENUNCIA E’ LA NOSTRA DENUNCIA

PER OGNI DONNA OFFESA SIAMO TUTTE PARTE LESA

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. claudia says

    mi fa schifo esser donna,mi strapperei l’utero con le mie mani.

  2. Never says

    Non per difendere la categoria (in quanto uomo), ma quest’essere qui non va condannato in quanto uomo, ma in quanto malato che ha commesso dei reati per i quali dovrebbe pagare (come dovrebbero pagare tutti quelli che commettono un reato.. furto..stupri..evasioni fiscali etc etc.).
    Basta sempre puntare il dito sugli uomini che tradiscono (tra le altre cose spesso con le mogli di qualcun altro che guardacaso sono donne), che vi trattano male, che non vi capiscono.
    Ci sono uomini e “uomini”, come ci sono donne e “donne”. Se poi volete continuare dicendo che gli uomini tutti uguali e voi solo povere donne… va bene.. ma per fortuna non siete tutte uguali e ad alcune di voi un pò di cervello è rimasto.