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Il comune di Palermo interrompe il servizio alle donne vittime di violenza

Nella Sicilia Feti-Cista, governata dal simpatico Cuffaro, la situazione per le donne maltrattate non è bellissima. Già l’abbiamo illustrata e abbiamo elencato i centri antiviolenza esistenti in tutto il territorio siciliano. Nel capoluogo esiste una realtà storica che ha un altrettanto storico rapporto con le istituzioni a tal punto che si è vista affidare l’intero servizio relativo il numero antiviolenza (1522) istituito a cura del ministero alle pari opportunità. Cio’ nonostante l’amministrazione comunale, sindaco della città è lo splendido forzitaliota Diego Cammarata, ha ritenuto di sospendere le convenzioni per garantire i servizi alle donne vittime di violenza. Riprendiamo quindi questa notizia e la riportiamo per intero:

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"Il Comune di Palermo ha sospeso dal 1 gennaio 2008 tutti i servizi di ospitalità per donne vittime di violenza – la Casa delle Moire (Le Onde) e Villa Anna (Buon Pastore) – eliminando così la garanzia di luoghi di protezione per quelle donne che coi loro figli sono costrette ad allontanarsi da casa per problemi di sicurezza.

Decisione gravissima, quella di interrompere un servizio che, da dieci anni, garantisce la possibilità di ospitare donne e bambine/i a rischio di incolumità fisica a causa di violenza intrafamiliare e/o di abusi, nonostante le formali sollecitazioni presentate dal centro antiviolenza nei mesi scorsi, e le altrettante verbali rassicurazioni, non mantenute, sulla garanzia di continuità del servizio. Il Comune si era impegnato, sottoscrivendo il Protocollo di intesa con la “Rete contro la violenza alle donne e ai minori”, in particolare, a “svolgere un ruolo attivo nel supporto all’uscita dalla violenza attraverso i propri servizi territoriali, le convenzioni con le strutture di ospitalità”.

La scelta dell’amministrazione comunale di sospendere le convenzioni risulta ancora più grave in quanto, nell’ambito del piano nazionale volto a contrastare il fenomeno in questione e a rilanciare i servizi ad esso dedicati, era stato lo stesso comune di Palermo a sottoscrivere un Protocollo di intesa con il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che rende il capoluogo siciliano territorio pilota per il progetto nazionale Arianna 1522. Per queste ragioni, il prossimo 4 febbraio 2008 si terrà un’assemblea cittadina, aperta a tutte le forze politiche e ai cittadini, per denunciare la situazione che si è determinata rispetto alla realtà della città di Palermo dove la presenza di servizi integrati e di case rifugio garantiva, realtà unica in Sicilia, una stabile base di intervento a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza.

– Per avere informazioni e poter partecipare all’assemblea rivolgersi a: Le Onde Onlus, Via XX Settembre 57 Palermo Tel. e fax 091 327973"

—>>>da il Paese delle Donne Online 

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


6 Responses

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  1. le viole says

    Le viole solidarizzano con le donne palermitane.

    E rilanciano un incontro dei e sui femminismi siculi.

    Solidarietà è il primo passo, fuori da ogni logica competitiva e territoriale.

  2. FikaSicula says

    giofilo caro,
    a vasa vasa dovrei dedicare un intero blog se non ci fossero mille altre cose di cui sento l’urgenza di parlare. è che mi pare inchiostro o bit sprecati. che c’e’ da dire che altri meglio di me non hanno già detto?
    ma troverò qualcosa e appena lo troverò sarai il primo a saperlo :)))

  3. Giofilo says

    Dimenticavo: Totò dimettiti!
    http://www.giofilo.it/2008/01/19/toto-dimettiti/

  4. Giofilo says

    Da Sikula e politicamente impegnata quale sei, pretendo un post dedicato a Totò “vasa vasa”! 😉

  5. FikaSicula says

    carissima,
    ti ringrazio!
    purtroppo i siciliani non hanno alcuna voglia di togliersi di torno cuffaro. anzi. in sicilia vale il fatto che più condanne hai più sei un uomo di rispetto…
    come dire: prendi più punti :)))
    che comunque non sono i giudici che ci devono liberare dai politici nefasti…
    è una questione di cultura. se la gente non cambia testa continuerà a votare chi come cuffaro durante le elezioni promette di tutto e di più…
    la gente in stato di necessità è sempre ricattabile. tolto un cuffaro se ne fa subito un altro 🙁

  6. darkblue67 says

    Ieri ho letto che molti siciliani hanno partecipato ad una veglia di preghiera per Cuffaro…spero che stessero pregando di levarselo al più presto di torno..
    Donne siciliane..vi siamo vicine..noi donne toscane..