Non bastava aver sommerso di insulti studenti e laici e aver messo alla gogna i docenti che avevano il sacrosanto diritto di esprimere la propria opinione, tanto più che da più parti non si fa altro che dire che ci troviamo in uno stato democratico. Non bastava neppure che gli studenti fossero tenuti fuori, a dimostrazione della possibilità di "confronto" tanto sbandierata in questi giorni, con tanto di celere a servizio della "libertà di opinione" dei soli cattolici e fascisti che ci tiranneggiano da sempre e continuano a ricattarci e minacciarci pur di farci stare zitti. Non bastava vedere la vergognosa casta di politici cosiddetti laici tutta ripiegata a baciare l’anello di cardinali e papi. Non bastava vedere i fascisti legittimati a fare la voce grossa perchè – udite udite – una volta tanto nella storia disgraziata di questo paese c’e’ stato qualcuno e qualcuna che ha osato dire di non essere d’accordo con il papa.
Non bastava neppure che tutti i rettori zibellinati di questo "santificato" e fascista paese dichiarassero all’unisono di voler invitare il papa persino alle inaugurazioni dell’apertura delle nuove IperCoop – e cito il grande SifossiFoco – e dei gabbiotti di sorveglianza che faranno costruire nelle università per impedire l’accesso ad ogni voce laica del paese. Non bastava tutto questo. Infine hanno persino dovuto fare azione di rappresaglia, la manolonga – quella del figliolo che fa il lavoro sporco e che nessuno mai vuole riconoscere – di neofascisti onnipresenti ovunque ha agito per distruggere le aule attraversate da quegli stessi studenti laici cui non viene data libertà di parola e cui non viene riconosciuta la libertà di dissentire.
Una distruzione mirata e firmata con le svastiche. Eccoli lì i difensori della libertà di opinione. Quelli che parlano di difesa della nostra sicurezza scatenando cacce all’uomo xenofobe al rumeno. Quelli che stuprano le donne, le lesbiche e marchiano con croci celtiche chi si permette di cantare "Bella Ciao". Quelli che stanno ovunque a minacciare e intimidire e che in questo paese costruito sulla resistenza di tanti rispettabili partigiani non dovrebbero neppure esistere. Loro ieri all’università li hanno fatti entrare. Gli studenti laici invece no. La questione alla fine sta tutta lì. Bastava dirlo: gli italiani sono obbligati ad essere cattolici e fascisti. Bastava dirlo che ci troviamo in un regime totalitario mascherato di democrazia partecipata. Quasi quasi emigro in Spagna… 😐
Vi passo da leggere il comunicato degli studenti che dice quello che in questi giorni molti fanno finta di non capire. Buona lettura:
DEVASTATA L’AULA AUTOGESTITA DAL COLLETTIVO DI FISICA
SIT-IN – ORE 16 SOTTO AL RETTORATO DELLA SAPIENZA – CONFERENZA STAMPA 19 GENNAIO
Ci avete dipinto come violenti e intolleranti. Il rettore ieri ci ha chiuso fuori dalla città universitaria come pericolosi bande medievali pronte alla devastazione e al saccheggio. Aspettavate di vederci cadere nella trappola e scontrarci con le forze dell’ordine. Non è accaduto, ma questo clima ha portato a degli atti punitivi che hanno colpito l’aula studenti di fisica, il gabbiotto autogestito di geologia e l’aula occupata di giurisprudenza.
Questa mattina entrando nell’aula occupata di Fisica, gli studenti hanno trovato foto e manifesti strappati dalle pareti e armadi, computer e libri imbrattati con bombolette; uno spettacolo in perfetto stile squadrista. I luoghi simbolo dell’università che vorremmo, dove gli studenti si incontrano, studiano e dibattono liberamente. Sapevamo di aver fatto cosa grande e sgradita a molti, ce l’hanno fatta pagare e speriamo che i responsabili di questi atti non vadano oltre. Ma questo non deve cancellare i contenuti che in questi giorni abbiamo prodotto.
Il Re è nudo. L’atteggiamento del Vaticano ha dimostrato, al di là delle parole, la natura eminentemente politica di questa istituzione. La quasi totalità dell’arco politico istituzionale, non riuscendo a far altro che a balbettare insulti a noi e servilistiche scuse al Papa, sottraendosi poi, esattamente come Ratzinger, alle contestazioni, ha dimostrato una volta di più la distanza che lo separa dalla società reale, che ormai non riesce più non solo a rappresentare, ma neanche ad interpretare. E ha anche dimostrato di essere ostaggio di una Chiesa sempre più prepotente e delle sue lobbie. Le istituzioni universitarie, il rettore Guarini in testa, con la loro gestione ridicola e incompetente dell’intera situazione prima e con la militarizzazione tanto surreale quanto autoritaria della piazza nella giornata di giovedì hanno reso evidente la crisi di potere che attraversano e l’incapacità di governare un corpo studentesco che parla ormai una lingua che non capiscono. I media, se ce ne fosse ancora bisogno, con la loro caccia al mostro e con la totale mistificazione della realtà che hanno operato, hanno dimostrato ancora una volta di essere mero strumento di propaganda del potere e di indottrinamento della società civile.
Quando abbiamo iniziato non pensavamo che sarebbe venuto a galla tutto questo. E nemmeno pensavamo che il rettore sarebbe arrivato a tanto, dimostrando di aver perso totalmente il controllo di sé stesso, prima che dell’Università. Vietare l’accesso alla città universitaria agli studenti che volevano manifestare, chiedendo il dispiegamento di un numero enorme di forze dell’ordine in assetto antisommossa a bloccare gli ingressi, impedendo la normale circolazione di chiunque in uno spazio pubblico e lasciando che, invece, i fascistelli di Alleanza Universitaria scorrazzassero liberamente per le strade della nostra università è degno solo di una dittatura. Guarini si deve dimettere.
Ma quello che è successo non può essere cancellato. Non importa quanto o quanti abbiano capito, noi c’eravamo. Non si potrà più tornare indietro. Abbiamo dimostrato che gli studenti possono decidere dell’università. Abbiamo dimostrato che il Papa può essere contestato come qualsiasi uomo su questa terra senza che nessun fulmine colpisca chicchessia. Abbiamo dimostrato che il dibattito in questo Paese sulle questioni della scienza, delle ingerenze culturali e politiche del Vaticano sulla ricerca e sul pensiero scientifico è indegnamente arretrato e censurato. Abbiamo dimostrato che chi dissente e lo fa con la forza delle proprie idee viene additato da tutti come Il Mostro. E se a molti ha dato fastidio, vuol dire solo che abbiamo colpito nel segno.
COLLETTIVO RESISTENZA-FISICA
COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI SAPIENZA
**********
Su reazioni fasciste e affini leggete anche su:
Guerrilla Radio – Uaar (circa la gogna cui sono destinati i docenti che si sono espressi contro l’intervento del papa) – Il vaso di Pandora – Il Paese delle Donne online: QUI e QUI
DALLA SCHIFOSA MONNEZZA PRODOTTA DA QUESTO SISTEMA DI MODERNO FASCISMO E
STATO DI POLIZIA UN ALTRO ATTACCO CONTRO CHI SI RIBELLA ALL’INCESTUSO
RAPPORTO TRA STATO E CHIESA DA CUI NASCONO MOLTEPLICI MOSTRI, PURTROPPO NON
ABORTITI, ALLA FERRARA/RUINI….
PIENA SOLIDARIETA’ AI COLLETTIVO RESISTENZA-FISICA – E COORDINAMENTO DEI
COLLETTIVI
SAPIENZA
movimento femminista proletario rivoluzionario
*************
18/01/2008
COMUNICATO STAMPA
DEVASTATA L’AULA AUTOGESTITA DAL COLLETTIVO DI FISICA
SIT-IN – CONFERENZA STAMPA OGGI, ORE 16 SOTTO AL RETTORATO DELLA SAPIENZA
Ci avete dipinto come violenti e intolleranti. Il rettore ieri ci ha chiuso
fuori dalla città
universitaria come pericolosi bande medievali pronte alla devastazione e
al saccheggio. Aspettavate di vederci cadere nella trappola e scontrarci con
le forze dell’ordine. Non è accaduto, ma questo clima ha portato a degli
atti punitivi che hanno colpito l’aula
studenti di fisica, il gabbiotto autogestito di geologia e l’aula occupata
di giurisprudenza.
Questa mattina entrando nell’aula occupata di Fisica, gli studenti hanno
trovato foto e manifesti strappati dalle pareti e armadi, computer e libri
imbrattati con bombolette; uno spettacolo in
perfetto stile squadrista.I luoghi simbolo dell’università che vorremmo,
dove gli studenti si incontrano, studiano e dibattono liberamente.Sapevamo
di aver fatto cosa grande e sgradita a molti, ce l’hanno fatta pagaree
speriamo che i responsabili di questi atti non
vadano oltre. Ma questo non deve cancellare i contenuti che in questi
giorni abbiamo prodotto.
Il Re è nudo.
L’atteggiamento del Vaticano ha dimostrato, al di là delle parole, la natura
eminentemente politica di questa istituzione. La quasi totalità dell’arco
politico istituzionale, non riuscendo a far altro che a balbettare insulti
a noie servilistiche scuse al Papa, sottraendosi poi, esattamente
come Ratzinger,alle contestazioni, ha dimostrato una volta di più la
distanza che lo separa dalla società reale, che ormai non riesce più non
solo a rappresentare,ma neanche ad interpretare. E ha anche dimostrato di
essere ostaggio di unaChiesa sempre più prepotente e delle sue lobbie. Le
istituzioni universitarie, il rettore Guarini in testa, con la loro
gestione ridicola e incompetente dell’intera situazione prima e con la
militarizzazione tanto surreale quanto autoritaria della piazza nella
giornata di giovedì hanno reso evidente la crisi di potere che
attraversano e l’incapacità di governare un corpo studentesco che parla
ormai una lingua che non capiscono. I media, se ce ne fosse ancora bisogno,
con la loro caccia al mostro e con la totale mistificazione
della realtà che hanno operato, hanno dimostrato ancora una volta di
essere mero strumento di propaganda del potere e di indottrinamento
della societàcivile.Quando abbiamo iniziato non pensavamo che sarebbe
venuto a galla tutto questo.E nemmeno pensavamo che il rettore sarebbe
arrivato a tanto, dimostrando di aver perso totalmente il
controllo di sé stesso, prima che dell’Università.Vietarel’accesso alla
città universitaria agli studenti che volevano manifestare,chiedendo il
dispiegamento di un numero enorme di forze dell’ordine in assetto
antisommossa a bloccare gli ingressi, impedendo la
normale circolazione dichiunque in uno spazio pubblico e lasciando
che, invece, i fascistelli di Alleanza Universitaria scorrazzassero
dittatura. Guarini si deve dimettere. Ma quello che è successo non può
essere cancellato. Non importa quanto o quanti abbiano capito, noi
c’eravamo. Non si potrà più tornare indietro.Abbiamo dimostrato che gli
studenti possono decidere dell’università. Abbiamodimostrato che il Papa
può essere
contestato come qualsiasi uomo su questa terra senza che nessun
fulmine colpisca chicchessia. Abbiamo dimostrato che il dibattito in
questo Paese sulle questioni della scienza, delle ingerenze culturali e
politiche del Vaticano sulla ricerca e sul
pensiero scientifico è indegnamente arretrato e censurato.
Abbiamo dimostrato che chi dissente e lo fa con la forza delle proprie
idee viene additato da tutti come Il Mostro. E se a molti ha dato
fastidio, vuol dire solo che abbiamo colpito nel
> segno.
COLLETTIVO RESISTENZA-FISICA
COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI SAPIENZA
Un sito per il sostegno al manipolo dei 67 “cattivi maestri laici” di fisica
http://www.petitiononline.com/…4c0/petition.html
flavia,
il problema qui non è sul come organizzare la protesta e su quali sono i metodi per far passare il dissenso. il problema è che il dissenso non ha più cittadinanza in nessun posto qualunque sia il modo in cui viene espresso. per i fasci e i clericali sarà sempre tutto illegittimo. per loro noi non dovremmo parlare e basta. non c’e’ altro…
guerrilla radio grazie per aver ribadito perchè di queste cose purtroppo non si parlerà dato che ci si concentra solamente su quanto siamo cattivi noi laici con il papa 😐
ottima segnalazione.
abbiamo ribadito e linkato.
Vittorio
carlo, c’ero: i ragazzi dei collettivi di sinistra erano gli unici rimasti fuori, bloccati e circondati dagli agenti in tenuta antisommossa non hano spaccato proprio nulla
Da che mondo e mondo in Unversità chi spacca tutto sono sempre i collettivi di sinistra; se c’era un’autogestione dove erano gli autogestiti? Possibile che non abbiano reagito?
Non diciamo cazzate.
Saluti
Carlo
i professori hanno sbagliato la loro strategia. quando comnbatti contro un elefante non puoi andargli sotto a brutto muso perchè non puoi fare altro che finirgli addosso e farti male, molto male.
doevano organizzare forme di protesta forti, nette. tutti ne avrebbero parlato, e ora non ci ritroveremmo con l’intero arco costituzionale che convoglierà sul Vaticano domenica mattina per l’Angelus e con il papa eletto a martire dei neo-dittatori laici
L’altra mattina aspettando il treno dicevo questa cosa: la storia è fatta di corsi e ricorsi, bene adesso stiamo per assurdo , tornando indietro.Non so come possa accadere visto che l’era della comunicazione globale dovrebbe facilitare la fine dell’ignoranza, ma forse la paura che le menti possano aprirsi sta “armando” le mani e la bocca a questi grandi personaggi del nostro tempo.
Sono triste, preoccupata e sempre più convinta che devono essere le donne ( possibilmente non quelle che vanno alle convention di Berlusconi perchè mi fanno venir voglia di aprir loro il cervello per capire se c’è almeno 1 neurone)a prendere in mano le sorti di questo paese.
Peccato che non ci sia una voce politica degna di chiamarsi così di sesso femminile…