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Stupri da museo: tutta una questione di piedi!

Abbiamo un gran problema. Ci stuprano anche nei musei.
La donna lavora agli Uffizi e dice che un operaio del cantiere piazzato
lì da mesi l’avrebbe prima molestata e poi costretta a seguirlo nel
bagno dello stesso cantiere per violentarla. L’ospedale, da quanto
riporta la notizia online, conferma la violenza. Il tizio, ahinoi, è
meridionale e quindi ora ci si aspetta che la lega nord decida di
segare in due l’italia e di consegnare il meridione con la sua monnezza
alle onde del mediterraneo. Dove finisce, finisce.

Io – fedele sostenitrice della
teoria della deriva dei continenti e dello spostamento della trinacria
– spero sempre in un attracco in Grecia e da lì mi piacerebbe andare
spesso a Istanbul, così posso andare a gustarmi l’enorme museo
dell’arte contemporanea – vuoi mettere essere stuprata da un vero turco
di turchia cosa deve essere? una vera goduria! – che raccoglie nomi ben
più ispiranti della oramai monotona rassegna di opere rinascimentali
esposte agli Uffizi.

Belli, per carità, e gli
artisti toscani poi li amo perchè sono stati coraggiosamente laici e
dissacranti in tempi non sospetti, ma non so se avete notato che quasi
tutti gli artisti esposti hanno copiato l’uno dall’altro la forma
dell’alluce. Oppure devo ritenere che i piedi dei fiorentini a quei
tempi fossero tutti uguali, con l’alluce rientrato verso il medio, la
pianta del piede grande, l’osso regolarmente un poco di fuori e le dita
esageratamente lunghe. Così per gli uomini, il cui alluce a volte
risulta più lungo di alcuni genitali maschili esposti in piazza della
signoria, e così anche per le donne alle quali venivano attribuiti
esattamente gli stessi piedi.


Dai piedi
si possono
capire tante cose e io mi fisso spesso a osservarli. Ogni piede ha un
corrispondente in personalità, carattere, preferenze sessuali. Avete
mai fatto il gioco del fammi vedere che piede hai e ti dirò chi sei?
No? Beh, nemmeno io perchè altrimenti mi sarei sentita come la
signorina buonanotte della rai tutta stelle e previsioni ‘strologiche
con una nuvola biondo platino come chioma che sembra precisa la Vulvia
di Rieducational Channel fatta da guzzanti, corrado – giusto per non
fare confusione.

Però i piedi li ho
osservati e me li guardo spesso. Se andate agli Uffizi fateci caso. Il
particolare dei piedi è la cosa che vi permetterà di resistere alla
visione di tante pose con gambina lievemente inclinata e braccino volto
al cielo. Sulle facce non mi esprimo perchè sembrano tipicamente
toscane e alcune sono talmente sfottenti che proprio in quei ruoli
santificati non c’entravano per niente. Ma la bellezza sta pure in quei
particolari…

Il piede ha una sua identità, ci parla, comunica con noi, e forse chi ci istruisce sui vari feticismi ne sa qualcosa. Io so che un piede mi dice se qualcuno è sensuale, passionale, imbranato…

Per esempio: se trovo un
piede dalle dita esageratamente lunghe io lo associo alle mani sudate e
all’ansia da prestazione. Ci sono i piedi sottili che trovo facile
abbinare ai timidi. Oppure ci sono i piedi ossuti alla david del
michelangelo e quelli li associo ad uno generalmente un po’ stronzo,
anche manesco. Abbiamo i piedi con il medio svettante e l’alluce
discreto e li abbino agli uomini divertenti, solari. Infine ci sono i
piedi con delle inperfezioni e li associo a uomini sensuali, da
passione carnale…

Avete letto fino ad ora?
Pazienza perchè sono una infinita serie di cazzate soggettive che però
aiutano a identificare le caratteristiche che stanno bene con il nostro
odore e sapore, con il nostro corpo e umore, con noi insomma. Per
ciascuno poi la questione può evidentemente cambiare. I piedi modello
individuo solare magari li ritroverete in uno che si è appena
suicidato. I piedi del mio modello sensuale invece per voi possono
stare attaccati alle caviglie di un autentico imbranato.

Sono cose di pelle, sono
cose soggettive e ciascuna se le costruisce per se’. Il brutto è farle
passare come universalmente valide e le tante rubriche di consigli per
donne in realtà non fanno molto più di questo. La cosa ancora più grave
è quando lombrosiani nuova maniera decidono che la faccia alla rumena è
sinonimo di delinquente, come se i tratti somatici ci rivelassero
chissà che o come se bastassero quelli e non piuttosto la nostra
esperienza nell’avvertire i pericoli e nel riconoscere gesti, codici di
comunicazione, espressioni. Cose che sono legate ai nostri
luoghi di origine, che per capirle dobbiamo proprio conoscerle bene. 

Prima o poi vi parlerò
dell’odore che mi piace. Perchè quando conosco qualcun* io l’annuso. E
anche dall’odore si capiscono tante cose. Sniffare carne umana è una
gran cosa. Chissà che odore e che piedi ha il "presunto" stupratore
degli uffizi!

Perchè vi racconto queste
cose? Perchè fondamentalmente volevo fare una pausa rispetto alla
riflessione feroce che si sta facendo in più posti, sul web e in mille
assemblee, sulla questione della violenza, dell’aborto e dell’attacco alla 194. Giusto per stare un po’ più allegre. Ecco,
ora che ho parlato di stupro con i piedi mi sento proprio meglio. Una boccata
d’aria pura mi ci voleva proprio. Un commento semiserio spinto da vitale pausa mentale militante… Così posso ricominciare. Da domani si
riparte. Vi detto l’agenda degli argomenti che saranno trattati
prossimamente su questo blog 🙂 :

Feti-cismi siculi con approfondimenti, aggiornamenti e dintorni 

Aborto (leggete intanto gli intereventi numerosi su sorelle d’italia comprensivi di commenti) e 194

– Il report dell’assemblea nazionale delle donne che abbiamo vissuto il 12 gennaio a Roma.

A presto! 

************* 

—>>> Le opere "La primavera" e " La nascita della Venere" con tutto il loro contorno di ninfe, dee protettrici della strafottutissima fertilità, satiri con ditoni dei piedi appuntiti che puntualmente rapiscono femmine, sabine, insomma robina da stuprare, sono di Sandro Botticelli. Dite che il "presunto" stupratore si è sentito particolarmente ispirato per via di questi dipinti? 

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio, Sensi.


2 Responses

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  1. FikaSicula says

    che bellezza sarebbe se potessi venire. purtroppo ratzi questa volta dovrà fare a meno di me. sono troppo lontana :(((
    ma sono con voi con il pensiero e domani o doman l’altro pubblico dell’iniziativa così vedrai le folle :)))
    un bacione

  2. BimboVic says

    Cara Fika ho letto la tua analisi soggettivolombrosiana sui piedi. Me sa che c’ho i piedi dei toscani! MA si sa che sono una lella misogina…
    So venuta a trovarti per invitarti al queering di gioveni 17 che terremo alla sapienza. Ratzy mi ha chiamata per dirti che le varebbe molto piacere la tua presenza! Ti adora!
    Un bacetto da noi papatrans!