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Diagnosi preimpianto: un’altra sentenza che tiene alla salute della madre!

E’ successo di nuovo e anzi è successo di meglio. Dopo la sentenza del tribunale di Cagliari che autorizzava la diagnosi preimpianto in fase di procreazione medicalmente assistita, non permessa in realtà dalla legge 40 messa in discussione da un referendum
che rilevava tra le altre cose proprio l’accanimento e la tortura sul
corpo delle donne, ecco ora un’altra sentenza, anzi una ordinanza, del Tribunale di Firenze
che stabilisce che si può fare una diagnosi se c’e’ il rischio di
trasmissione di malattie genetiche e la donna può rifiutarsi di
accettare l’impianto di tre ovuli (tutti insieme, come la legge
crudelmente stabilisce) per tutelare la propria salute. 


La donna si
è mossa con l’assistenza dell’associazione Madre Provetta
che ricorda in un comunicato stampa come appunto si possa ottenere una
"diagnosi genetica preventiva dell’embrione" perchè il trattamento di
procreazione medicalmente assistita sia realizzato "secondo le migliori
regole della scienza in relazione alla salute della madre (e non del
nascituro ex art. 13 c. 2 L. 40/04)". Qusto è il trattamento che è
obbligato per sentenza, anzi per "ordinanza" a effettuare il centro di
infertilità Demetra di Firenze. Si è dunque detto anche di "si alla
diagnosi genetica sugli embrioni, se la madre rischia di trasmettergli
una grave ed incurabile malattia genetica. Inoltre, gli embrioni che ne
risultassero affetti, devono essere congelati e non debbono essere
trasferiti tutti quelli prodotti, contro il parere del
medico."

Sono dunque rimesse in discussione le linee guida di
applicazione della legge inventate dall’allora ministro Sirchia. Le
norme sulla procreazione medicalmente assistita obbligherebbero le
donne a "subire l’impianto di tutti gli embrioni prodotti, fatta salva
la
possibilità di ricorrere poi all’aborto una volta accertati nel feto
rischi di malformazione o malattie genetiche." Lo ricorda Miriam Mafai
che nella sua estrema fiducia nelle rappresentanti femmine del governo
rimanda alla Turco il compito di trovare una organicità nel contrasto
tra la ordinanza e la legge.

La Turco (attuale ministro della sanità), forse un po’ confusa da
troppa frequentazione binettiana sua collega del PD, è quella che
qualche tempo fa ha proposto l’adozione degli embrioni che a suo dire avrebbero dignità umana. Mentre la Mafai è quella che il 25 novembre
ha criticato le donne che, giustamente, si sono opposte allo scippo di
rappresentanza delle ministre e delle deputate venute alla manifestazione contro la violenza maschile sulle donne per gongolarsi e strumentalizzare invece che per dialogare con quella piazza, giudicandole fautrici dell’antipolitica.

Per
mio conto
ho qualche problema a fidarmi di queste ministre e queste
femministe "mamme" che ancora non riescono a rimettersi in discussione
e a "mollare" il passo a generazioni di donne un po’ più giovani e
forse più ricche di cose meno ruffiane da dire. Mi dispiace soltanto
che siano i tribunali, ancora una volta, a dover dirimere una faccenda
e a far scaturire "singhiozzi" di civiltà nel vuoto più assoluto di
buon senso, laicità e coraggio nell’assumersi la responsabilità di
cambiamenti legislativi favorevoli a quelle stesse donne che nelle piazze organizzate da altre si dice a parole di voler difendere. Ma io sono diffidente e cinicamente disillusa, si sa…

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


6 Responses

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  1. FikaSicula says

    ah si sandro 🙂
    lamore criminale è finito qualche settimana fa e fanno una puntata unica in prima serata forse il 3 gennaio hai ragione.
    grazie di avermelo ricordato.
    la serie comunque dovrebbe ricominciare a marzo.

    ciao e buonissima giornata

  2. Sandro kensan says

    Forse è questa, comunque c’era Camila che ne parlava e mi pare di avere sentito la data del 3 gennaio.

    Amore criminale

    In onda il sabato alle 23.35

    In Italia l’amore continua ad uccidere. Nella prima metà del 2007, già cinquantasette donne sono morte per mano di un uomo. Erano 112 nel 2006 e 134 nel 2005. Una contabilità di sangue che non si arresta. E che uccide una donna ogni tre giorni. Ognuna delle vittime conosceva bene il proprio assassino. Era il fidanzato, il marito, il compagno di una vita. L’uomo che un giorno ad ognuna di loro aveva detto “ti amo” e che le ha uccise non potendo sopportare l’abbandono, la separazione, il rifiuto.

    Dal 3 novembre torna “Amore criminale”. La nuova serie del programma – firmato da Matilde D’Errico, Maurizio Iannelli, Luciano Palmerino; prodotto da La Bastoggi e da Ruvido produzioni – racconterà in quattordici puntate di seconda serata e in una puntata di prima serata altrettante storie di donne che, attraverso l’amore, sono andate incontro alla morte.

    Sono ragazze, mogli e madri normali. Ognuna col proprio bagaglio di sogni e desideri. Accomunate dallo stesso tragico destino. Tutte si sono innamorate di un uomo che diceva di amarle più di ogni cosa al mondo. Tutte sono rimaste vittima di un solo sentimento: il possesso. A tutte il proprio assassino ha ripetuto: “se non sarai mia non sarai di nessun altro”. E per questo sono morte.

    Come Monica, un’estetista di Milano, uccisa a 29 anni dal ragazzo con cui era stata fidanzata per appena cinque mesi. O Maria, di Torino (nella prima puntata di sabato 3 novembre), uccisa a 22 anni dal suo primo amore, che non si era mai rassegnato all’abbandono. Oppure Maria Grazia, di Messina, uccisa dal marito Giuseppe per un tradimento che non aveva commesso.

    A condurre il programma ci sarà, come nella prima edizione, Camila Raznovich. Sarà lei a guidare lo spettatore nelle storie di tutte queste donne rimaste vittime della violenza maschile.
    Ogni puntata è dedicata al ricordo di una donna uccisa. E, in un percorso narrativo che va dall’amore alla morte, la puntata ricostruisce la vita della vittima: dall’inizio della storia d’amore fino al tragico epilogo dell’omicidio. Il linguaggio usato è un linguaggio misto che si avvale di fiction, materiale documentaristico, repertorio e testimonianze dirette.

    La serie, composta da quattordici puntate di seconda serata e da una puntata di prima serata, andrà in onda a partire da sabato 3 novembre.

    sito:
    http://www.amorecriminale.rai.it/…071112,00.html

    Buon natale anche a te nel senso del tuo post di oggi o di ieri.

  3. FikaSicula says

    Si sandro, infatti il quorum non è stato ahinoi raggiunto e il referendum peraltro era persino dedicato solo ad alcuni articoli e non a tutta legge che dovrebbe essere riscritta per intero.

    invece del programma del 3 gennaio non ne so nulla. c’e’ qualcosa in giro che ne parla?
    mi interesserebbe molto vedere di che si tratta.

    sul pacchetto sicurezza in realtà la questione è abbastanza semplice: hanno sbagliato a scrivere un riferimento normativo nell’articolo inerente la questione dell’antiomofobia e per quello l’intero provvedimento non va in aula. quindi non perchè c’hanno ripensato ma solo perchè hanno fatto un errore burocratico. hanno comunque detto che riscriveranno il provvedimento in modo tale che non passi – ed è questo il problema – di nuovo dal senato.

    quindi la notizia in realtà non è una notizia ma solo una patetica aggiunta alle altre patetiche note di questa storiaccia. stavo aspettando di capire se effettivamente ce la fanno a inventare un decreto che non debba rifare l’iter oppure se tirano fuori una stravaganza burocratica con le modifiche che a loro servono. aspettavo anche di capire se nel frattempo si fanno fuori l’articolo sulla omofobia oppure no.

    appena se ne sa di più stai pur certo che commentiamo :)))

    grazie tante per gli auguri. buon natale laico anche a te. ciao

  4. Sandro kensan says

    L’immagine mi ha un po’ impressionato ma la questione, pur non essendo una donna, mi ha interessato fin dall’inizio in cui la legge è stata approvata e poi c’è stato il referendum che mi ha visto partecipe ma che non ha raggiunto il quorum.

    Un paio di questioni OT col post ma non col blog. Mi pare di avere capito che i primi di gennaio si parlerà di violenza maschile sulle donne su rai3, mi pare il 3 gennaio. Poi non ho letto nulla riguardo il pacchetto sicurezza che pare verrà rimandato per via di disaccordi nella maggioranza.

    Buon natale a te e a tutte le colleghe blogghiste.

  5. FikaSicula says

    mi dispiace sandro per le immagini!
    ho tentato di far comprendere qual’e’ la considerazione che delle donne si ha quando si parla di procreazione medicalmente assistita. solo contenitori, fisicamente trattate malissimo fino alla fine del trattamento.

    per la legge 40, che afferma al primo articolo che l’embrione è una persona, è più importante l’embrione appunto che la donna e la crudeltà è davvero troppa persino per un paese cattolico e clericale come il nostro.

    scusa ancora se ti ho fatto andare la cena di traverso 😐
    spero vorreai comunque approfondire la questione che è davvero, come dici tu, molto delicata.
    grazie
    ciao

  6. Sandro kensan says

    Tutti questi particolari della questione non li sapevo. Certo che vedere certe immagini appena cenato non è il massimo, comunque capisco che la cosa è molto delicata.

    Saluti.