Il maxi emendamento sulla sicurezza è passato. Pare che abbiano votato tutti e con fiducia a favore meno Turigliatto, Andreotti e la Binetti (gli ultimi due perche’ contrari alla norma antiomofobia inserita nel pacchetto). Il provvedimento pare frutto di uno scellerato baratto tra chi sostiene la politica delle deportazioni e chi invece vuole un riconoscimento di pena per chi commette reato di omofobia. Lo stesso baratto che è stato proposto con l’inserimento della norma sulla violenza contro le donne. Solo che per lottare contro questo uso dei corpi, delle donne per far passare norme securitarie e razziste si sono/ci siamo opposte in tante a Roma il 24 novembre. Per questo ultimo baratto invece non c’e’ stato nessun rumore. Nessun senatore si è alzato per dirsi sconcertato di questa cosa vergognosa tranne la scandalizzata Binetti e per ragioni di tutt’altra specie.
La norma antiomofobia in realtà è l’ampliamento delle tipologie di reati per discriminazione contenuti nella legge Mancino anche a quella fattispecie relativa la discriminazione sessuale (allargato ai delitti spinti da omofobia). Questa proposta faceva originariamente parte del disegno di legge sulla violenza sessuale della Pollastrini e in seguito allo stralcio dell’altro ddl che conteneva esclusivamente gli articoli sullo stalking e sul riconoscimento del reato di omofobia. Grillini e la De Simone si sono battuti molto in commissione perchè questa norma sopravvivesse allo stralcio e fosse inserita nel ddl sullo stalking. Non so però cosa hanno detto o pensato dopo aver saputo che la norma veniva inserita nel maxiemendamento. Voglio davvero sperare che quando il provvedimento arriverà alla camera abbiano qualcosa da dire.
Oltretutto dopo il voto contrario e le polemiche scatenate dalla Santa Madre Binetti del paese del cilicio, il ministro Chiti ha tenuto a precisare che questa benedetta norma antiomofobia sarà tolta o modificata (che poi è la stessa cosa) alla camera (e il compare Mastella minaccia addirittura la crisi di governo se non sarà eliminata). Lo dice per ammiccare agli altri cattolici e per convincerli a votare favorevolmente il provvedimento e la fiducia al governo che tanto poi quella norma lì si può tranquillamente cestinare. Perciò davvero mi chiedo: come è stato possibile per tanti e tante sensibili parlamentari laici, di sinistra, come quelli di rifondazione – il cui presidente della camera ha dato fondo alle parole più estremiste che gli venivano in mente solo qualche giorno fa e per tenere buona la base – o quei verdi che un po’ conosciamo o quei cossuttiani che pare che alle volte vogliono incatenarsi in San Pietro tanto si dichiarano estremisti, votare a favore di un provvedimento da deportazioni naziste? Gli è davvero bastato barattarlo con la norma antiomofobia o sono i soliti cialtroni da cacciare non solo dalle piazze ma anche dal parlamento e anche di corsa?
E ora vi spiego perchè la parola espulsioni va sostituita con deportazioni:
– nel provvedimento si dice che per cacciare qualcuno dall’Italia "la minaccia deve essere concreta,
effettiva e grave alla dignità umana o ai diritti fondamentali della
persona ovvero l’incolumità pubblica, rendendo urgente l’allontanamento
perché la sua ulteriore permanenza sul territorio è incompatibile con
la civile e sicura convivenza";
– a convalidare le espulsioni sarà il giudice di un tribunale ordinario monocratico (per comunitari e extracomunitari);
– si introduce poi la possibilità di espulsione anche
per chi è condannato da un giudice straniero;
– si introduce il divieto di reingresso
nel territorio italiano che per chi è espulso per motivi di pubblica
sicurezza sale da tre ad almeno cinque anni;
– viene introdotta una norma
per la quale lo straniero che non ha i mezzi di sussistenza, per
evitare l’allontanamento – che è previsto dopo tre mesi che è in
Italia -, deve provare di essere entrato da meno di tre mesi e non è
più lo Stato che deve dimostrare il contrario;
– si prevede la
possibilità per i sindaci di segnalare al prefetto persone da espellere.
– Il nuovo testo contiene ancora, dicono le fonti, un inasprimento di
pene – fino a tre anni di reclusione – per chi incita a commettere o
commette reati di discriminazione o violenza razziale, oppure fondate
su sesso, origine etnica, religione, tendenze sessuali.
– I cittadini comunitari in attesa di espulsioni dovranno stare nei Cpt (nei luoghi già previsti dalla legge per la permanenza temporanea) e anche nelle camere di sicurezza della polizia e dei carabinieri.
Cioè gli stranieri li vogliamo solo morbidi, ricchi e possibilmente belli! Solo carne di primo taglio, il resto va al macello. E pensare che Fini non lo ha votato perchè gli è sembrato troppo poco…
C’e’ una frase che ha scritto Bertold Brecht riferendosi al periodo nazista (grazie a cento per avermela segnalata):
Prima essi attaccarono l’opposizione,
ma io non ero l’opposizione
così non li difesi.
Poi essi attaccarono gli ebrei, ma io non ero un ebreo,
così non li difesi.
Poi essi attaccarono gli studenti militanti, ma io non ero uno studente militante, così non li difesi.
Poi essi attaccarono i sindacati, ma io non ero un attivista sindacale
così non li difesi.
Poi essi attaccarono gli insegnanti e gli intellettuali, ma io non ero uno di loro, così non li difesi.
E QUANDO ESSI ATTACCARONO ME,
NON ERA RIMASTO PIU’ NESSUNO A DIFENDERMI.
Se si pensa di poter sopravvivere a questa ondata di nazismo con simili e anche abbastanza vani baratti è veramente da ingenui…
Mi pare di non aver bisogno di aggiungere altro, non vi pare?
grazie cento 🙂
hai ragione è quella che ricordavo pure io sommariamente.
TROVATO!! Ecco quello che ricordavo io!:
Prima essi attaccarono l’opposizione,
ma io non ero l’opposizione
così non li difesi.
Poi essi attaccarono gli ebrei, ma io non ero un ebreo,
così non li difesi.
Poi essi attaccarono gli studenti militanti, ma io non ero uno studente militante, così non li difesi.
Poi essi attaccarono i sindacati, ma io non ero un attivista sindacale
così non li difesi.
Poi essi attaccarono gli insegnanti e gli intellettuali, ma io non ero uno di loro, così non li difesi.
E QUANDO ESSI ATTACCARONO ME,
NON ERA RIMASTO PIU’ NESSUNO A DIFENDERMI.
Mi dispiace ma neanche quello di anarcosocialista è quello che ricordavo io. Quello che ricordo era ancora più bello!!! ri-UFF
credo brecht
grande anarco socialista! 🙂
ora la sostituisco subito alla frase acciaccata che avevo messo io…
“Quando in nazisti sono venuti a prendere i comunisti, ho taciuto: non ero comunista.
Quando hanno rinchiuso i socialdemocratici, ho taciuto: non ero socialdemocratico.
Quando sono venuti a prendere i sindacalisti, ho taciuto: non ero un sindacalista.
Quando sono venuti a prendere gli ebrei, ho taciuto: non ero ebreo.
Quando sono venuti a prendere me, ho taciuto: non era rimasto più nessuno a protestare.”
Niemöller, pastore tedesco (di un’altra chiesa rispetto a quello odierno del Vaticano)
corro a leggerlo 🙂
ti ho inviato il malloppo per mail … fammi sapere 🙂
😀
sono d’accordo!
in effetti mi sorprende come generazioni di intellettuali da marx in poi abbiano ignorato l’argomento 😉 i
l’ottimismo del coglione è una buona definizione, si :))))
quanto ci può essere politico in una frase come questa lo sappiamo solo noi eh?
sono d’accordo, gli 80.000 a genova e le 150.000 persone a roma, aggiungerei le 40.000 che hanno manifestato per l’acqua bene comune devono avere dei referenti politici e delle modalità trasparenti ( se no si chiama mafia) ed orizzontali di interazione con questi.
Per il resto
…. l’ottimismo della volontà diceva gramsci. Anche se a volte sembra quello del coglione aggiungo io 😉
il tuo imprecario è ragionamento pragmatico e anche spinto da un ideale serio. lo so. mi farà molto piacere se tu mi/ci terrai al corrente su come va questo processo unitario dei partiti di sinistra.
io purtroppo lo vedo con grande scetticismo perchè ne ho visti tanti di processi unitari e mai questi hanno segnato un reale cambiamento nella direzione che possiamo intendere noi.
ds e margherita si sono uniti nel pd, forza italia fa il partito delle libertà, fini e casini si alleano con montezemolo e le sinistre cosiddette radicali per non restare tagliate fuori dal gioco degli sbarramenti della nuova legge elettorale sommano quote di elettori e sigle di partito.
mi piacerebbe che questa discussione fosse nata prima, che non giacesse inerme sulla pietra che in questo periodo – senza alcun intervento rispettabile da parte di queste stesse sinistre – è stata scagliata contro le donne, gli immigrati, i giovani, i lavoratori etc etc…
volendo essere ottimista spero che davvero si possa ridefinire la sinistra e i processi di partecipazione fin qui offesi anzi totalmente ignorati.
però non penso che l’alternativa sia la scomparsa della sinistra o dei processi di partecipazione. la sinistra sono quegli 80.000 a genova, sono 150.000 persone a roma, e molti altri e ancora ci sarà vicenza. quella è la sinistra, che non riconosce più oi partiti come propria rappresentanza ne’ i suoi parlamentari. a questo bisognerebbe che riflettessero invece che preoccuparsi di superare lo sbarramento della legge elettorale.
Non vorrei passare per un politicante (non lo sono) e nemmeno per uno che ritiene questo pacchetto sicurezza una cosa accettabile (non lo è). Quanto alla mediazione, come categoria, la ritengo il succo della politica, il conflitto da solo non basta.
Il problema che mi pongo in questa fase è come fare in modo che una consistente minoranza della società (a cui appartengo)possa avere una qualche voce in capitolo aldilà della folkloristica testimonianza. Stare nei e dalla parte dei movimenti (nonostante questa sia la mia naturale collocazione) non credo sia sufficiente. I movimenti sono fenomeni carsici, si dice, camminano sotto traccia e solo in alcuni momenti diventano visibili ed in grado di incidere sulle scelte. Per il resto del tempo molte lotte rischiano di perdere mordente, le conquiste ottenute con una forte deterrenza, quando il rivolo del movimento torna sottoterra arretrano. Per questo, anche se senza entusiasmo, seguirò il processo unitario dei partiti della sinistra. Perchè comunque rimango convinto che aldilà della somma degli apparati partitici si debba cercare di costruire le condizioni per un dialogo (anche conflittuale) tra movimenti e la politica istituzionale, perchè non riesco a rassegnarmi ad uno scenario in cui il PD del mio caro sindaco sceriffo rappresenti l’ultima frontiera. E’ una fase di forte rimescolamento delle carte. Gli esiti possibili sono due o una ridefinizione della sinistra e dei processi di partecipazione o la scomparsa della stessa.
cento lo so che era molto più bella ma non mi ricordo ne l’autore e ne dove l’ho letta!
se la trovi ti prego di dirmelo :)))
grazie!
ciao
“prima hanno preso i rom ma la cosa non mi riguardava e perciò non ho detto niente, poi hanno preso i poveri e la cosa non mi riguardava perchè io sono ricco e perciò non ho detto niente, poi hanno preso i partigiani ma la cosa non mi riguardava perchè non stava succedendo a me, poi hanno preso gli omosessuali ma non ho detto niente perchè io non sono gay, poi hanno preso gli ebrei ma la cosa non mi riguardava perchè io sono ebreo ma ricco e di sicuro non mi prenderanno, poi hanno preso me e allora non c’era più nessuno a cui chiedere aiuto!”
La versione originale non era cosi, era molto piu bella , parlava di intellettuali e cose simili, la sto cercando da parecchio. Almeno l’autore! La trovai su un libro!! UFF
e menomale imprecario 😐
solo che io penso che sui nazismi, dato che si parla di persone e non di bambole, non si dovrebbe mediare mai.
su cosa si può mediare? invece che 4 etti di carne ne fai macellare 2?
credo che prima di arrivare alla schindler list si possano fare ancora due o tre cose…
che schifezza!
E a pensare che questa versione è frutto di una mediazione prima era molto ma molto peggio di così…