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Firenze: Sgombero Asilo Occupato e Panico & Update

 

In basso, dopo la cronaca oraria, trovate una narrazione e delle considerazioni fatte da un* compagn*. QUI leggi il comunicato degli occupanti dell’Asilo e delle Vagine Volanti.

Update sera: Gli occupanti del Panico sono infine scesi dal tetto dello stabile occupato. Anche il Panico, dunque è stato sgomberato. 😐 

Update 15.40: Gli occupanti dell’Asilo sono tutti fuori la Questura senza problemi. Gli occupanti del Panico sono ancora sul tetto dello stabile occupato. Fuori e a distanza  continua il presidio di persone andate a sostenerli. 

Update 12.30: Gli occupanti del Panico sono sul tetto della struttura occupata per resistere allo sgombero. Chi è andato lì non può avvicinarsi. L’intera zona del S.Salvi è presidiata dalla polizia. L’Asilo è stato sgomberato e chi era dentro è stato portato in questura per l’identificazione (non in stato di fermo). In questo momento c’e’ un presidio davanti alla questura. Presto altri aggiornamenti.

Ore 8.00: Lo sgombero è iniziato all’alba. Prima per gli anarchici ex Panico che avevano rioccupato al San Salvi e poi all’Asilo Occupato (Via Bolognese 275, autobus n. 25 per arrivarci). L’Asilo Occupato viene sgomberato perchè per la struttura è cambiata la destinazione d’uso ora abitativa (così possono rivenderla per avviare un nuovo ciclo di speculazioni). All’Asilo si sta facendo un presidio. Fate girare e chi può si muova per dare una mano. 

 
"E’ stata una giornata lunga ieri. Alla fine della quale due posti significativi – il Panico e l’Asilo Occupato – di questa città sono stati sgomberati. Essi sono stati parte della rete fiorentina che ha dato vita tra l’altro alla mobilitazione contro la fiaccolata di AN in San Lorenzo e alle manifestazioni del giugno scorso (dopo la manifestazione anti-bush di roma e gli arresti).
Con l’aggravante poi che il mandato di perquisizione fa riferimento a reati associativi. C’e’ un teorema surreale basato più probabilmente su una costruzione a tavolino del teorema stesso.
Perciò le "forze dell’ordine" hanno avuto mano libera per le perquisizioni, approfittandone per fare due sgomberi che erano previsti da tempo ma che non riuscivano a gestire politicamente. Dopodichè, naturalmente, nelle occupazioni non hanno trovato niente se non clarinetti, chitarre, compost, reggiseni, mutandine e resti delle ultime feste… Hanno coinvolto, tra l’altro, anche un compagno con gravi problemi di salute, che è stato tenuto per ben sette ore in questura, e altre persone che erano state ospitate all’Asilo dagli altri occupanti.

Credo sia significativo l’elenco delle forze coinvolte nell’operazione di ieri, perchè parla di scelte politiche securitarie che vanno molto oltre gli eventi di ieri…
a) L’operazione è stata decisa dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza (presso la Prefettura), lo stesso che è al centro dei Patti per la sicurezza e del recente "pacchetto sicurezza", che gli demandano la definizione delle "priorità" in materia di sicurezza e l’azione conseguente. In concreto, è il "luogo" dove si decidono le misure
anti-ultras, gli sgomberi delle case occupate e dei campi rom, le operazioni anti-"ambulanti" in centro, le retate contro le prostitute, ecc.
b) i reparti direttamente coinvolti nell’operazione sono stati quelli antisommossa dei carabinieri (per dare un tocco di "antiterrorismo" alla cosa) e della digos, ma anche la squadra mobile della questura, guidata nello sgombero dell’Asilo dallo stesso commissario Sbenaglia che organizza i "pattuglioni" anti-immigrati nel quartiere di San Lorenzo;
c) il nucleo anti-degrado della polizia municipale, di solito attivo in San Lorenzo e dintorni, è stato direttamente coinvolto nello sgombero dell’Asilo Occupato (che è in collina, sulla via bolognese) e i suoi membri entravano e uscivano dalla Questura con la disinvoltura di chi è di casa… Il nucleo antidegrado, come tutti i componenti della Polizia Municipale, rispondono direttamente all’assessore Graziano Cioni, che ha la delega sulla sicurezza.

Una considerazione: con altri/e compagni/e siamo stati molte ore davanti alla porta carraia della questura (cioè, la porta che non ha nulla a che fare con il lato burocratico della questura, ma solo con quello "operativo"). E’ impressionante quante persone abbiano a che fare con la questura e quanti mezzi e uomini/donne in divisa e in borghese siano a loro disposizione. La cosa colpisce, specie considerando che in quelle stesse ore erano occupate direttamente negli sgomberi – tra agenti della digos,
carabinieri, poliziotti e vigili – non meno di 100 persone…

Infine, il Panico era dentro l’ex-manicomio di S.Salvi. Poliziotti e carabinieri non si sono limitati a circondare la parte attorno all’ex-padiglione occupato (uno tra cinquanta, in fondo alla struttura).
Hanno bloccato l’ingresso principale dell’intero ex-ospedale psichiatrico, dove ci sono decine di uffici sanitari, la sede di un dipartimento e di quattro strutture residenziali di salute mentale, un bar-ristorante, ecc. ecc. Così, chiunque voleva entrare ed era vestito in modo "sospetto" (le sciarpe colorate di lana grossa sono temute come le 2cavalli di un tempo!) veniva sistematicamente identificato attraverso i documenti di identità. A tutti era comunque chiesto di spiegare il motivo dell’ingresso. Tra le risposte più sovversive: "lavoro qui", "ho un appuntamento con il dott….", "devo andare a trovare mia nonna", "vado a prendere i pannoloni per mia madre"……"

 

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali.


8 Responses

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  1. FikaSicula says

    recupero i messaggi cui non ho dato risposta (scusate ma la latitanza è stata motivata credetemi):

    un bacione a pralina: sei sempre una grandiosa compagna e una solidale sorella!

    barbara grazie per la tua precisazione perchè hai detto in poche parole e meglio di me quello che forse io non ho saputo dire.

    infine… imprecario:
    mi hai beccata e hai anche avuto il coraggio di leggere quelle mie cose giovanili? 🙂
    spero che i racconti siano piaciuti e che ti sia divertito almeno un po’.
    un bacione

  2. Barbara says

    Commento questo post per rispondere a Buzz.

    Nessuna di noi, presenti ai presidi al Tribunale di Bologna crede che il carcere sia una soluzione alla violenza contro le donne.
    Oltre a ciò che ha giustamente scritto FikaSicula aggiungo una precisazione.
    Gli imputati avevano chiesto il rito abbreviato riconoscendo le percosse ma non la violenza sessuale: in quanto conoscenti, sostenevano che lei fosse consenziente. Quello che abbiamo vissuto come una vittoria, e quello che aspettavamo tutte, è stato il riconoscimento della violenza sessuale. Di questi tempi ci tocca sperare almeno in questo.

  3. Pralina says

    Ho messo il post con il link delle Vagine Volanti anche sul blog della nostra trasmissione (mia e di Freddie) e su quello dei blogger fiorentini.

    🙂

  4. Pralina says

    Post che ho scritto oggi sul mio blog:

    L’Asilo occupato dalle Vagine Volanti in via Bolognese a Firenze, non c’è più. L’hanno sgomberato per motivi di “terrorismo”. Ci sono andati all’alba per prelevare i sospettati di insurrezione (cioè coloro che dormivano nelle loro stanze) e portarli in questura. Le forze dell’ordine erano in assetto di guerra, mancavano solo i carri armati. Cercavano bombe ed armi, forse Bin Laden nascosto dentro una torta… ma come racconta Lilly hanno trovato pappe per cani, teglie per la pizza, pentole e mestoli da cucina, mutande e reggiseni sparsi per casa, tanti libri e giornali… hanno trovato volantini che pubblicizzavano il salotto pinkyabbestia, le sue serate con aperitivi rosa, cene benefit, presentazioni di libri, corsi di ecologia domestica, relazioni di studi condotti sul territorio fiorentino (a proposito di consultori, salute delle donne, applicazione della legge 194 e altro), clownerie, performance teatrali, esposizioni d’arte, dj set con musica di tutto il mondo… e tutto ciò che l’aveva reso per due anni, il punto di ritrovo di tanti studenti universitari (ma non solo) con pochi euri in tasca ma con molte idee e sentimenti e di quella Firenze underground che non si arrende al caro vita, caro prezzi, caro affitti, caro dopocena, caro ossigeno e speculazione edilizia voluta dai pescecani che cementificano la città.

    Complimenti alla sinistra giunta di sinistra!

    Pralina

  5. imprecario says

    O.T.
    scartabellando in giro ho trovato il tuo libro su un sito (romanzieri.com) e seguendo il link mi sono ritrovato di nuovo qui… l’ho scaricato ho praticamente esaurito la cartuccia della stampante in ufficio per stamparlo e, nelle pause, lo sto leggiucchiando…. quel poco che ho avuto modo di leggere finora l’ho trovato di molto divertente e piacevole … anche se mi riservo di portare a termine la lettura prima di esprimere un commento compiuto (chissà forse troverò sto benedetto motivo di disaccordo e potrò finalmente dirti …ma che cacchio scrivi!!!), comunque devo dire che sei una risorsa incredibile 🙂

  6. FikaSicula says

    Buzz, capisco il dubbio e ti chiarisco: io raccontavo come è andata e se hai seguito la vicenda di bologna io non ho scritto da nessuna parte che il carcere come soluzione mi piace o che penso che il carcere possa mai essere una soluzione che opera dei reali cambiamenti individuali e sociali.
    se cerchi tra i tanti commenti scritti nei post sulla vicenda bolognese te ne accorgerai.
    ma al momento questo è quanto.
    e la vittoria di cui parlo è simbolica e rappresentativa del risultato di una battaglia difficilissima che si è compiuta anche dentro un’aula di giustizia e non legata alla gioia estrema che i due possano finire in galera.
    quando una donna viene massacrata e stuprata è davvero molto difficile non rivelare le contraddizioni cui ogni impianto ideologico lascia spazio. la ragazza secondo questa sentenza ha subito una violenza e a proposito di giustizia dimmi tu se questo è giusto e dimmi quale soluzione proponi in concreto ora per risolvere un problema come questo. omicidi per legittima difesa? giustizia fai da te?
    solo sabato eravamo in corteo per chiedere soluzioni non securitarie (che su questo blog evochiamo spesso) e un cambiamento culturale. ma i securitarismi ce li hanno imposti mica li abbiamo inventati noi.
    è una zona complessa con problemi che si affrontano in maniera complessa. ma dimmi, rispetto a questo: tu che soluzione avresti proposto?
    uno scontro fisico e machista tra clan?
    che non vuol dire che mi sta bene affidare alla “giustizia” il mio bene fisico. significa solo che al momento non ci sono altre soluzioni e che stiamo lottando perchè sia possibile trovarne.

    rispetto alle occupazioni: gli spazi di socialità liberata o centri sociali occupati o come ti pare sono cosa che non può essere paragonata all’azione di persone accusate di stupro.
    qui non è questione di giustizia giusta o sbagliata. è questione che chi occupa uno spazio in disuso per sottrarlo alla speculazione e restituirlo alla città, che di spazi condivisi non ne ha a meno che non siano quelli fighetti per veline in minigonna, uno spazio in cui si pratica socialità scambio e condivisione e confronti su pratica antifascista antirazzista e antissessista etc etc non commette una generica “illegalità” come vorresti scorrettamente sottintendere tu ma compie semmai un gesto di disobbedienza pari all’esproprio di un bene privato da restituire al pubblico se serve.
    io non considero illegali quelli che occupano case perchè non riescono a pagare l’affitto di 800 euri per tre metri quadri di monovano. o i migranti che occupano e a cui non vengono affittate case a meno che questi non pagano fior di quattrini specie se sono sotto ricatto perchè in attesa di permesso di soggiorno…
    no no..
    sono due cose assolutamente differenti.
    e non possono proprio essere messe sullo stesso piano proprio per niente.

    il terreno dello stupro è difficile e pieno di contraddizioni e c’e’ tutta una elaborazione del pensiero femminista che lo dimostra.
    no, certamente spero in un futuro senza carceri. ma al momento stiamo messe così.
    spero di averti chiarito…

  7. buzz says

    Mi manca un passaggio però.

    Ieri raccontavi di come a Bologna vincere si può! Incarcerare i colpevoli di stupro è bene e va fatto.

    Oggi non va bene il fatto che sgomberano e provano ad ingabbiare gli occupanti in quanto hanno commesso anche loro qualcosa di illegale.

    O contro le galere o per le galere… O vuoi solo una giustizia più equa?

  8. bp says

    non c’è cosa più bella…che vedere quanto ci si prodighi per i nostri bambini, il nostro futuro, appunto!!!!