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La chiesa cattolica non pagherà l’Ici per gli immobili usati a scopo di lucro

A proposito di laicità: al Senato oggi la maggioranza si è opposta all’emendamento della Finanziaria che prevedeva il pagamento dell’Ici sugli immobili della Chiesa cattolica utilizzati a scopo di lucro. E’ una cosa della quale ultimamente si è anche parlato tanto.  Ma forse in parlamento i quotidiani non arrivano o è semplicemente l’ennesimo atto di sudditanza di una intera classe politica. Nessuna sorpresa, certo. Ma sono ugualmente esterrefatta. Sconcertata. Definitivamente schifata! Siamo ostaggi di questo governo. Ce ne libereremo mai?

Vi passo da leggere il comunicato stampa del Coordinamento Facciamo Breccia  su quello che è avvenuto. Buona lettura!

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COMUNICATO STAMPA 

Oggi il Senato della Repubblica ha votato, e respinto a larga maggioranza, un emendamento alla Finanziaria che prevedeva di eliminare l’esenzione dell’Ici agli immobili di proprietà della chiesa cattolica utilizzati a scopo di lucro.  

Questi i numeri bulgari dell’ennesimo cedimento sui diritti e sulla laicità dello stato, in perfetta continuità con il governo Berlusconi:  240 contrari, 48 astenuti, 12 favorevoli


Facciamo Breccia
denuncia l’asservimento del parlamento italiano al Vaticano e ritiene grave la dichiarazione di astensione da parte di quelle forze politiche che si sono "pilatescamente" astenute con la motivazione della necessità di evitare la caduta del governo (a parte che non c’era assolutamente bisogno dei loro non-voti per continuare a pagare la "tangente" al Vaticano). 


Tre domande:
 


Sarebbe questo il governo che difende la laicità
, come vorrebbe farci credere? 

Perché il governo dovrebbe cadere se l’Italia smette di farsi richiamare dall’Unione Europea perché mantiene uno stato extra-comunitario poco bisognoso e poco democratico? 


E se anche cadesse, perché dovrebbe dispiacere se cade un governo filo-vaticano? Forse perché troppi/e senatori/trici devono ancora maturare la pensione? 

Un motivo in più per scendere in piazza a Roma il prossimo 9 febbraio nella terza manifestazione NO VAT, più autodeterminazione meno vaticano. 


IL COORDINAMENTO FACCIAMO BRECCIA

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Da Ellexelle

Parte da Firenze la raccolta di firme per chiedere che venga tolta l’esenzione Ici per gli immobili, anche a fini commerciali, di proprietà degli enti di culto. E’ una delle prime iniziative di "Orgoglio laico", comitato che mette insieme associazioni (come Arci Firenze, Azione Gay e Lesbica e il Laboratorio per la democrazia), partiti (come Rifondazione e Comunisti italiani), singoli esponenti.  Sabato 10 dicembre 2005 dalle 15 presidio dal titolo "più laicità più diritti" in piazza Strozzi a Firenze, con performance, video e distribuzione di materiale informativo. Il Comitato "Facciamo Breccia, lo stesso giorno, dalle ore 11.00 alle ore 15.00 è in Piazza Farnese a Roma; a Milano in piazzale Cadorna (uscita ferrovie nord) dalle 10 alle 16; a Torino  in Via Garibaldi, ang. p.zza Castello alle 15; a Bologna in piazza del Nettuno alle 16

SABATO 10 DICEMBRE
COMITATO ORGOGLIO LAICO ORGANIZZA
PIU’ LAICITA’ PIU’ DIRITTI
MANIFESTAZIONE PUBBLICA

APPUNTAMENTO IN PIAZZA STROZZI dalle ore 15 – FIRENZE
CON PERFORMANCE E BANCHINI INFORMATIVI

La chiesa cattolica fa politica
La politica acconsente
Orgoglio laico rinasce

 "Libera chiesa in libero stato", il motto di Cavour, in un paese normale dovrebbe essere archeologia politica, non certo una rivendicazione attuale.

La chiesa cattolica mantiene invece non solo enormi vantaggi fiscali ma anche una più generale posizione di privilegio.

Nonostante il regime concordatario vieti al clero di interferire nella vita politica del paese, il Vaticano, con Wojtyla e ancor più palesemente con Ratzinger, continua a interferire pesantemente su materie come sesso, procreazione, libertà di ricerca scientifica e perfino giustizia e finanza, facendo politica dai pulpiti, dal soglio pontificio, dalla televisione. Citiamo, per fare solo alcuni esempi:

L’esenzione dal pagamento dell’ICI per tutti gli immobili di proprietà della Chiesa cattolica, che non solo ricade sulle tasche di tutti/e i/le cittadini/e, ma introduce un nuovo privilegio per la Chiesa cattolica che riteniamo incostituzionale.

La finanziaria del governo, mentre prevede tagli a vari settori della spesa pubblica, esonera la Chiesa dal pagamento dell’Ici anche per gli immobili di uso commerciale, per un valore di 300 milioni di euro.

I municipi, già pesantemente colpiti dai tagli alla finanziaria, sono i più preoccupati, dovendo per giunta rimborsare alla Chiesa gli ultimi cinque anni di imposta.

Lo scandalo dell’8 per mille: la Chiesa prende l’80 % dei contributi a fronte di un 30 % di preferenze espresse

L’insegnamento della religione cattolica a spese dello Stato, la totale parificazione della scuola confessionale rispetto a quella pubblica, il tentativo del ministro Moratti di reintrodurre l’ora di religione obbligatoria, la corsia preferenziale per le assunzioni offerta agli insegnanti di religione

La pesante campagna contro il diritto all’aborto e l’uso della pillola abortiva, nonché la proposta di inserire nei consultori volontari del Movimento per la vita, associazione integralista cattolica

La forte opposizione ad una legge sui PACS (unioni di fatto tra persone dello stesso sesso) e la negazione dei diritti fondamentali per lesbiche, trans, gay

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 Aderiscono:
ARCI FIRENZE
ASSOCIAZIONE IQBAL
ASSOCIAZIONE TESTARDA CONTRO OGNI FONDAMENTALISMO
AZIONE GAY E LESBICA
CIGS Siena
COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO VIOLETTA VAN GOGH
COLLETTIVO 8 MARZO
COLLETTIVO DI LETTERE E FILOSOFIA
COMITATO PERLA
COMITATO FIORENTINO DI SOSTEGNO A RAWA
COMITATO STATUNITENSI CONTRO LA GUERRA
COMUNISTI ITALIANI
CSOA EX EMERSON
DONNE IN NERO
FILO ROSSO
FORUM DELLE DONNE DI PRC
GRUPPO CONSILIARE UN’ALTRA CITTA’ UN ALTRO MONDO
GIOVANI COMUNISTI/E
LABORATORIO PER LA DEMOCRAZIA
NOSOTRAS
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA FIRENZE
PINK GENERATION
SNUR CGIL
VAGINE VOLANTI
UNIONE ATEI AGNOSTICI RAZIONALISTI FIRENZE
CAROVANA PER LA COSTITUZIONE AIED
FARFALLE ROSSE SIENA 

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


6 Responses

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  1. e.p. says

    Noi donne siamo arcistufe non solo di di sottovivere in questo paese catto-borghesino, ma di stare pure sotto il giogo delle sottane nere, che cacciate anche dalla Spagna (1), si sono infeudate in Italia. Il proletariato, con tutti quelli che ci mangiano sopra, ha da mantenere pure le chiese, la saccoccia rasata anche dall”8 per mille. Dacchè, con l’85, – la revisione del Concordato – la ‘decima’(2) è stata trasferita dallo Stato direttamente sulle spalle dei ‘fedeli’, i quali, attraverso l’8 per mille, si pagano la loro religione. Gaudium et spes, la ‘missione pastorale'(3), finanziata dal proletariato! La Chiesa si è subito ‘pastoralizzata’, ovvero ha trasformato parte delle sue immense rendite, in capitale finanziario e industriale, più adatto per il ministero non solo dell'”anima bella”, ma del “corpo materialista”.(4) Conferenza episcopale italiana, episcopale regionale, vescovi, arcivescovi, cardinali, abati, prelati, monaci, parroci, più una masnada enorme di ‘fedeli’ travestiti da preti, un sistema capillare intruppato nelle parrocchie, nella Charitas, nell’Opus Dei, nelle ONG, al governo, nel parlamento, tutti quanti qui, a ciucciare sulle spalle operaie, cui, con tutto questo popò-di-carico, non si può dare che 1000 euro di salario, al mese (quando va bene)!(5) E’ indecente che paghi pure chi non crede a un bel niente, chi non ha nessuna fede; è ancor più indecente che l’oppio dei popoli se lo debbano pagare gli operai con le loro tasche, una beffa che deve finire. Perchè deve pagare l’operaio gli stipendi che tutti i mesi, pastori e pastorelli della chiesa, più i contributi previdenzali e assistenziali, ricevono? In base a quale legge del valore? Anche i preti hanno l’obbligo di destinare il loro TFR ai fondi pensione? Credo proprio di no, visto che i preti predicano agli operai di mollare il loro. Finora le pecorelle italiane si son fatte governare dai pastori in sottana, ma ora è giunto il momento dell’apocalisse. Non l’apocalisse rivoluzionaria, purtroppo, ma il milione di pecorelle islamiche che con i loro pastori, gli imam, reclamano anche loro di essere finanziati per l’avvento della nuova fede in Italia.(6) Come andrà a finire, questo dialogo tra ‘pastori’, la Chiesa e l’Islam, seconda religione d’Italia, che vuole i quattrini finora monopolio della chiesa? Quale egloga, quale idillio intoneranno per noi pecorelle? Con tutti questi pastori e i loro canti, tutta questa bucolica, devo dire che anche ad una pecorella come me viene voglia di fare ‘beh. beh…’ mi viene voglia di belare, pure a me, qualcosa di meno arcadico, va bene, ma non meno lirico però, Petrolio, petrolio alle chiese!(7) —————————————————————– 1) Da Zapatero, genuino anti-clericale, sono sati decurtati i previlegi della chiesa, e laicizzata la società spagnola, a tal punto da far emigrare in Italia anche tutta l’Opus Dei! 2) Il vecchio Concordato fascista venne rivisto e sottoscritto col Vaticano il 20 maggio 1985. Prima della revisione del concordato, l’indennizzo si aggirava sui 534 milioni di euro, più azioni di stato consolidate al 5% al portatore per 700 milioni di euro. Con la revisione dell’85, l’indennizzo alla chiesa, dallo Stato è stata trasferita sulle spalle dei ‘fedeli’, nella misura dell’8 per mille sull’IRPEF. Nel 2004 l’OPM è stato di 897.077.447 di euro. Le scelte espresse: 395.422.084, cioè la parte destinata alla chiesa prescelta (cattolica, valdese, ebraica, luterana, avventista, assemblea di Dio, buddista, testimoni di geova). Tolto lo Stato che si è preso il 10,28 della ‘scelta espressa’, a norma dell’art.47, il quale prevede che la parte ‘non espressa’ (541.655.362 euro) vada in proporzione alla ‘più espressa’, la Chiesa cattolica si è cuccata l’87,25 % dell’OPM. Riguardo la quota OPM a diretta gestione statale, dei 100.181.592 milioni di euro, 80 milioni sono andati a finanziare le ‘missioni’ militari italiane, in particolare in Iraq. 3) Con la revisione del Concordato, la religione cattolica non è più religione di Stato, l’insegnamento è facoltativo nelle scuole e allo Stato italiano viene riconosciuta ‘l’autonomia nelle questioni di diritto familiare’ . Tutto questo sulla carta, basti pensare alla vicenda DICO! L’ordine pastorale ha sostituito la religione cattolica come religione di Stato. Il Papa, erede del primo pastore – Cristo – ha il compito di governare il popolo italiano (il gregge in ogni momento della sua vita quotidiana, va governato). Ciò avviene attraverso una piramide di pastorelli politici senza sottana, che hanno la missione di assistere le pecorelle italiane sofferenti e smarrite che abbisognano di cura, di ‘bene’, di essere guidate, dirette, governate. Il che avviene, concretamente, tramite un tessuto di servilismo sociale e politico, fatto di denaro, corruzione, raccomandazioni, favoritismi, previlegi di ogni genere, accordati ad ogni livello, dai vari pastori e pastorelli della chiesa. 4) Nel Concordato vengono riconosciuti come persone giuridiche, quindi come imprenditori, non solo gli enti per la cura dell’anima bella (religione, culto, cura delle anime, formazione clero, catechesi, educazione cristiana, missioni) ma anche gli enti per la cura del corpo materialista, le attività assistenziali, benefiche, istruzione, educazione e in ogni caso ‘le attività commerciali e a scopo di lucro’. 5) Come è stata riorganizzata la ‘Carità’, la cura dell’anima bella e del corpo materialista? Come sono diventate ‘persone giuridiche’, ovvero imprenditori, i sette aiuti spirituali e le sette opere di bene della Carità cristiana? – Aiuti spirituali: 1) Consule: ascolta = Movimento per la vita; 2) carpe: fà tuoi i problemi altrui = diventa ‘pastore’ (meglio se numerario dell’Opus Dei); 3) doce: consiglia = trasforma il parlamento in parrocchia; 4) solare: consola = più preti nelle carceri che carcerati; 5) remitte: perdona = nessuno tocchi Caino; 6) fer: sii tollerante = dialogo con l’Islam; 7) ora: prega per gli altri = trasforma le preghiere in cooperative sociali, che rendono. – Opere buone: 1) Vestio: vesto gli ignudi; 2) poto: do da bere agli assetati; 3) cibo: do da mangiare gli affamati; 4) redimo: aiuto a riscattarsi; 5) tego: accolgo i bisognosi; 6) colligo: proteggo gli umili; 7) condo: seppellisco i morti. Ovvero la trasformazione dei poveri, degli oppressi e degli sfruttati del mondo in oggetti di lucro, gestiti dalle ONG e dalla Charitas, finanziate con una buona parte del plusvalore estorto agli operai! 6) L’art. 8 della Costituzione si richiama a tutte le confessioni religiose. Il milione di islamici in Italia, più 80.000 convertiti, sono insorti: siamo la seconda religione, vogliamo la nostra parte! La Consulta Islamica si dà da fare per attuare un sacrosanto principio democratico religioso, tutte le religioni devono pesare sul proletariato e quella islamica, no? 7) Petrolio alle chiese, W l’Inno Anarchico!

  2. si-culo says

    Epperò nel frattempo hanno cambiato l’Ave Maria (ma solo per la liturgia, quella domestica resta tale e quale) perché si sono accorti che *dal greco* c’è qualche problema di traduzione… quindi il solito lazzaro ha proposto una rettifica dell’iconografia. Ora provo a convincerlo a lasciarla usare per il 10 dicembre. Frattanto mi fu concesso di metterla a casa mia, bella grande.

  3. FikaSicula says

    grazie ateo 🙂
    ora lo linko sul post
    a presto!

  4. ateo says

    qui c’e’ l’articolo del corriere che parla di quello che hai scritto. per chi cerca una fonte: Dal corriere

  5. FikaSicula says

    eh c’hai ragione…
    noi qui tutti precari a pagare ogni cosa e loro a fare i privilegiati per arricchirsi.
    che miseria!

  6. indomito latini says

    pensionato,non arivo a metà mese e devo pagare le tasse per una pensione maturata con mie trattenute, e il clero con la scusa che sfama pochi poveri,sguazza nella speculazione ediluizia,commercio,insegnamento e pagamento di somme per tacitare voci di persone “offese” nel mondo.