Skip to content


Hot chocolate per mandare giù la merda

Sono siciliana. Questo lo sapete. Amo i dolci. Li so persino preparare. Invento ricette e poi me le dimentico e la volta dopo rimescolo gli ingredienti e rifaccio tutto da capo. Scopro così un nuovo sapore, buono, più buono del primo, diverso. Ho imparato a cucinare per via di quella passione creativa che mi spingeva a stravolgere e personalizzare le ricette. Così ho scoperto pietanze utili per tutte le occasioni, persino le peggiori.


Il sapore che
preferisco di più è la cioccolata. Nera. Fondente. Senza scuse. E’ buona da farci le torte, le creme, da mangiarla intera o anche a pezzetti. Pare abbia delle qualità che calmano, rendono quasi felici. Normalmente mi rende felice il contatto di un corpo. Ci sono volte però che divento piena di spine. Intoccabile. E tuttavia ho bisogno di calma. Come questa sera.


La prima mezz’ora
trascorsa a vedere rotocalchi di attualità mi ha fatto mangiare due unghie. Ho dovuto però pareggiare le altre perché non sopporto le asimmetrie. Poi ho cominciato a strappare pezzetti di carta. Ridotti a brandelli sempre più piccoli fino a farne una montagnetta con cui ho giocato per un po’. Ho massacrato la buccia di un mandarino. Se non me la toglievano dalle mani ne avrei fatto una spremitura adatta per le marmellate. Nel frattempo mi sono rintanata sempre di più in un angolo del divano. Occhio sbarrato e immobile. Bocca aperta ed espressione afflitta. Mi chiedevano: “cosa posso fare per te? Dimmelo, per favore non posso vederti così…”. Ho fatto di no con la testa e come un automa ho alzato il volume della televisione.

C’era un’ex di sinistra – fassino –  e un altro di destra – fini – che facevano a gara a chi appariva più fascista. Il primo diceva: voi non vi siete assicurati che i romeni fossero espulsi davvero. L’altro rispondeva: no, non è vero. Li abbiamo scortati fino l’aeroplano. Vinceva fassino, senza dubbio.


Giuro che se
riuscissi ad arrivare ai piedi mangerei anche l’unghia dell’alluce. Perché in situazioni di questo genere diventa quasi una scelta politica con una dignità precisa. Sicuramente più alta di quella di certi ministri.


Cambio canale e
trovo una discussione un po’ diversa. Mi fermo interessata a guardare Francesco Caruso che ha un’aria direi quasi affranta. E’ senza parole. Non credo mi sia mai stato particolarmente simpatico ma viene quasi da soccorrerlo. Di fronte a lui c’e’ il segretario del sindacato fascista di polizia che dice che i poliziotti in quelle giornate – Genova G8 2001 – erano molto provati e siccome guadagnano solo 1200 euro al mese bisogna capirli. Lo diceva a commento delle scene di accanimento della polizia su gente inerme, chiaramente disarmata e già ridotta alla totale immobilità.

Mi viene una botta di genio: allora i precari che non guadagnano proprio niente godono di milioni di attenuanti se fanno una cazzata? Scuoto la testa. E anche chi sta con me mi dice: mi sa proprio di no. Sbriciolo una bottiglia di plastica vuota. Riesco a fare un buco su un lato con la lima per le unghie – mangiate si, ma tutte della stessa misura altrimenti non vale – e la riduco in pezzi producendo rumori che se non altro mi impediscono di sentire le cazzate che in televisione continuano a girare.


Ad un certo
punto vedo un tizio obeso formato buttafuori da discoteca con la cintura mafiusazza sottopanza. Un tal Placanica scortato da due buttafuori della stessa stazza che parla e parla. E’ il momento in cui decido di passare al piano Effe: mi serve la cioccolata altrimenti sfascio qualcosa di solido e i mobili mi servono.


La mia cioccolata
calda si compone dei seguenti ingredienti. Per mezzo litro di latte: due cucchiai colmi di farina, due cucchiai colmi di zucchero, due cucchiai colmi di cacao amaro, la buccia di mezzo limone grattugiata, un pizzico di peperoncino (a piacere può essere sostituito da vaniglia o cannella). Amalgamare al latte poco a poco perché non restino pezzi di farina raggrumata e infine riporre sul fuoco (lento) e mescolare per impedire che si attacchi tutto fino a bollitura. Potete far bollire poco o molto. Da questo dipende il fatto che la cioccolata sia più o meno densa.


Tazzona di hot
chocolate in mano, pronta a sopportare la visione di quell’essere informe, ascolto. Placanica racconta di psicofarmaci e di congedo obbligato. Chiede perché Carlo Giuliani quando ha visto la pistola non si è allontanato. Se lui se ne fosse andato… Poi continua nel delirio e dice che gode di una pensione di 800 euro al mese. Lo dice come fosse un prezzo non adeguato al suo valore. E’ la cifra che guadagna un operaio che rischia di morire ogni giorno di “incidente sul lavoro”. Lui la guadagna perché ha ucciso un ragazzo. Un premio perché ha mirato bene. Poi dice che di mestiere ora fa “quello che ha ucciso un noglobal”. Lo chiamano per intervenire a eventi pubblici e lo vorrebbero anche candidare. Ambienti di destra, specifica. In studio Gasparri nega. Magari si vergogna, magari.


La cioccolata va
giù che è un piacere e tuttavia non riesco a digerire il disco rotto che sento da sei anni e passa. C’erano i violenti, le vetrine rotte, hanno assediato una città, bla bla bla. La polizia era esasperata, guadagna 1200 euro al mese, bisogna capirla. C’e’ un processo e quindi la commissione di inchiesta non si deve fare e bla bla bla.

Com’e’ buona la cioccolata. Menomale che il peperoncino un po’ pizzica. Altrimenti penserei che è il retrogusto dei lacrimogeni. Quelli di cui ho ingoiato fumo a chili. Ce li buttavano in faccia quei signori esasperati, quasi sottoproletari a dirla con il segretario del sindacato fascista dei poliziotti.


Caruso riesce
a dire che gli unici per cui è stata chiesta una condanna sono ragazzi che rischiano 16 anni di galera (a testa) per aver rotto una vetrina. Questo perché la configurazione di reato che è stato loro addebitato (devastazione e saccheggio) è roba da stato di guerra. Cose da pazzi.


La cioccolata sta
quasi per finire e io non so come farò a reggere fino alla fine senza addentare qualcosa di solido ed efficace. Conclude Heidi Giuliani e mi si stringe il cuore perché sento la sua voce che trema. La vedo invecchiata eppure tenace e determinata come sempre. E’ in piedi e combatte come una tigre “per il futuro”, dice lei, “perché mio figlio ormai non può più tornare”.


A quel punto la
cioccolata è finita. La trasmissione anche. Accendo lo stereo. Ascolto il gipsy punk dell’ucraino Gogol Bordello. E ballo. Così mi impedisco di pensare. Peccato duri poco. Devo passare a droghe più pesanti, devo.


—>>>Tutt@ a Genova il 17 novembre. C’e’ manifestazione nazionale piccio’…

Posted in Corpi, Fem/Activism, Narrazioni: Assaggi, Omicidi sociali, Pensatoio, Personale/Politico, Sensi.


12 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. FikaSicula says

    Si io sono d’accordo con Slavina (che non è manco per sogno persona superficiale o facilmente allineata con chicchessìa).
    Vi, è che puzza tutto e però in Italia davvero c’e’ una grandissima merda, più grande che in Spagna. Una su tutte: sai che in spagna hanno approvato la legge sulla memoria storica che obbliga a togliere o pagare una ammenda alle chiese (cattoliche) che vogliono tenere in giro simboli franchisti?
    invece qui la chiesa non paga manco le tasse che dovrebbe pagare…
    altrochè 😐

    bacio bella slavina e abbraccia la panza :***
    bacio a Vi (senza panza immagino :)***

  2. slavina says

    come dicevo non e’ il massimo della vita, ma di sicuro ha un’immagine meno orrenda dei politici *di casa vostra*.
    diversamente da loro e’ un capo di governo che non ha ancora 50 anni e che e’ capace di dire cose di sinistra (che poi non sia un’infame IO QUESTO PROPRIO NON L’HO DETTO).

    e’ un’immagine *decente* e per questo mi fa sospirare, perche’ invece dall’Italia mi arriva, e quotidianamente, il botto di cazzate dette a ruota libera dagli esponenti di questo governo (ingenua che pensavo che i berluschini fossero dei parvenu… perche’ invece Mastella…)

    quindi vi, scusa il mio provincialismo e perdona la mia superficialita’.
    a volte mi accontento che l’occhio abbia la sua parte.

  3. FikaSicula says

    Imprecario: stasera me la sono risparmiata 🙂
    altrimenti non sopravvivo!

    Vi, avevo capito male ma grazie di questa narrazione. Di quest’altra storia sapevo quasi nulla. 🙂

    Si-culo hai ragionissima ma si parlava di genova e io quando si parla di genova vado in trance. il masochismo incombe, è vero. ero riuscita a tenermi lontana dai dibattiti per un bel po’. ma a volte è inevitabile…
    devo disintossicarmi :)))

    baci

  4. si-culo says

    Da quando non riesco a vedere blob in streaming dal sito della RAI, non mi resta che Crozza in streaming su La7. E Carlo Maria Lomartire, geniale scrittore di fantascienza che traveste i propri racconti da editoriali su IlGiornale. Per il resto mi avvicino alla de-mediatizzazione per autoconservarmi. È come quando smetti di percepire qualsiasi fenomeno legato alla chiesa cattolica, come un daltonismo sociale. Non è che non reagisco, è che non me ne accorgo. Fassino e Fini tendono ad essere per me residui della percezione, interferenze, irrilevanze.
    Diciamocelo: perché dobbiamo continuare a farci del male? Dopotutto in un sano rapporto sadomaso c’è chi fa il Sadico/a e chi fa il Masochista. Il dolore autoinflitto è una specie di masturbazione del/la masochista – masturbazione che notoriamente non funziona. Il male autoinflitto, poi, non induce la secrezione di endorfine, ma solo di bile. E troppa bile fa male alla salute.
    Cerchiamo di essere vulcaniani: questi signori ci rovinano già la vita per il semplice fatto di poggiare i loro culi su sedie più importanti (e comode) di altre. Se poi devono anche devastarmi le serate…! No no guarda, io spengo la tele e faccio sesso. E ti garantisco che – ma lo saprai già – la cioccolata calda si accompagna molto meglio con il sesso che con fassino 😉

  5. vi says

    mmm, anche i cannoli!!! … allora devo proprio cercare di venire a trovarti una volta o l’altra 🙂

    Per il “muro” no, non mi riferivo a quello costruito negli anni 80 dal Marocco (“contro” il Fronte Polisario che dopo il ritiro degli spagnoli nel 1975 aveva proclamato l’indipendenza e la nascita della Rads).
    Mi riferivo invece alle due enclavi spagnole sulla costa marocchina (Ceuta e Melilla; il Marocco sono anni che ne chiede la sovranità, ma senza successo), dove da anni centinaia di migranti vengono massacrati durante il loro tentativo di passare “dall’altra parte” (passato il muro, la Spagna e quindi l’ Europa sono facilmente raggiungibili) .
    Fino a qualche tempo fa quelli fermati (cioè non uccisi direttamente nel tentativo di scavalcare) venivano rimandati indietro (in aereo o con autobus), da un po’ di tempo (per risparmiare?) vengono “accompagnati” per un po’ e poi abbandonati nel deserto. In molt* hanno visto i cadaveri. Tanti.
    Se ne parla anche in “Mamadou va a morire”, ne avevo segnalato la presentazione nella bacheca di Marginalia, un bel libro.

    In realtà questo muro (lautamente finanziato dall’Unione Europea) fu cominciato dal governo di Aznar, ma quello di Zapatero lo ha potenziato, inviando tra l’altro corposi contingenti di militari spagnoli nei “momenti di crisi”. Certo il Marocco collabora alla carneficina, riceve anche del denaro per questo.

    Ovviamente l’Europa tutta è grata e nessuno muove un dito …
    Magari oggi nel commento sono stata un po’ frettolosa facendo nascere l’equivoco con il Saharawi

    ‘notte
    v.

  6. imprecario says

    non se ne può più …ballarò con veltroni e casini stasera non offre uno spettacolo migliore. Se penso agli ultimi 15 anni è tutta una rincorsa al fondo del peggio

  7. FikaSicula says

    – Mujeres, si che so fare i cannoli 🙂
    so fare (ma ci vuole troppo tempo) pure le cialde in casa…
    grazie per i complimenti! sei un tesoro :*
    alla manifestazione del 24 ci vado, si. se capirò di correre il rischio di strumentalizzazioni lo scriverò chiaro e magari vado con un cartello con su scritto “corpo non strumentalizzabile ne da uomini ne da femmine di potere” 🙂

    – Peppe, pure a me fassino comincia a farmi davvero un po’ pena. ma l’incazzatura è inevitabile. e’ che io non ho la tivvu’ in camera da letto, per principio e quindi non posso addrmentarmi manco se lo volessi 🙂

    bacioni a entramb*

  8. peppe says

    anche io ho visto la puntata di porta a porta.
    Dentro al letto mi sono incazzato. Addormentato. Risvegliato e ancora facevano a gara a chi essere più fascio di tutti. Fini lo odio. Fassino mi cominicia a fare pena.
    Poi sono definitivamente crollato.

    n.b.adoro la cioccolata nera!

  9. mujeres libres says

    Non devi schiantarti sul video a vedere queste cose. Fanno male alla salute.
    Brava! soprattutto per i dolci e perchè scrivi bene.
    Chissà se vai alla manifestazione del 24? O sei corrosa come me dalla paura delle strumentalizzazioni? Vedi positivo, credi nelle tue forze e nelle tue convinzioni, dice mia madre che si è data al buddismo, fatto tutto a modo suo, già da un pò. A me però romperebbe veramente tanto se ci fosse una strumentalizzazione di questa manifestazione. Il pericolo c’è? Chissà, forse che questa volta lasciano che la voce femminile si innalzi dalla piazza in tutta la sua purezza? Uhm….mi piacerebbe molto
    Sicuramente se sai fare i dolci, da brava sicula, farai i cannoli. Io adoro i cannoli siciliani. E pensa che l’ultima volta che sono stata in Sicilia avrò avuto si e nò 7 anni. Ma per fortuna a Torino, soprattutto in periferia, molte panetterie, pasticcerie sono gestite da mani siciliane

    ciao
    mujeres libres

  10. FikaSicula says

    Slavina bella mia :)***
    pure io ho usato i pannolini della criatura per intimidire un po’ di gente. te lo garantisco per esperienza: è efficacissimo!
    quando ero in cinta io c’era chi mi impediva di vedere il telegiornale. che se no mi veniva una prole rivoluzionaria. Sempre per esperienza: non è vero!
    anzi vedrai nell’adolescenza com’e’ bello sentirti dire: “mamma, ma perchè continui ad offendere il sentimento dei cattolici?” e lì il suicidio diventa una soluzione troppo scarsa 😛
    un bacio e una carezza alla panza :)***

    cara Vi,
    sempre disponibile per le torte. in casa mia se ne fanno in abbondanza anche perchè non si usano le merendine del supermercato. la colazione si fa solo con robe “fresche” 🙂
    la cosa alla quale ti riferisci tu a proposito di zapatero è la vicenda del saharawi vero?
    ho seguito un po’ di donne un paio di anni fa e anche l’anno scorso e me ne hanno dette di tutti i colori sul marocco. però il pezzo di marocco con il muro non è più una colonia spagnola. lo fu fino a fine anni settanta e poi la mollarono perchè non rendeva un tubo ed era zona troppo litigiosa. da lì nacque una lotta indipendentista che finì con l’espropriazione delle terre e la completa occupazione dei marocchini. chi c’era ovviamente è stato costretto a rifugiarsi in un pezzo di deserto algerino (saharawi) e se non fosse per le donne non saprebbero letteralmente come campare. ci fu pure un referendum “democratico” che decise il ritorno in patria degli esuli. ma di democratico in realtà c’era poco e quando tornarono l’esercito marocchino li fece fuori e costruì il muro. la spagna non c’entra in questa cosa perchè non ha più giurisdizione per disporre in quella terra se le mie notizie sono giuste.

    bacio anche a te

  11. vi says

    Ciao cara,
    oggi riesco a rifarmi un giretto da te …
    Mi è stata risparmiata la visione di Fassino/Fini, ma del resto credo mi stia esplodendo l’ulcera anche solo a leggere abbastanza distrattamente quotidiani cartacei e on line (dico distrattamente perché diversamente non ci riesco più …)
    C’è stato un attentato a Roma contro un negozio di esseri umani rumeni …
    Avverto distintamente che la situazione sta letteralmente precipitando e (questa è la cosa che mi preoccupa di più) nonostante i tanti segnali di attivismo vedo quanto certe modalità di opporsi, contestare, contrastare questo nuovo fascismo montante siano inoperanti, inefficaci, in alcuni casi completamente controproducenti …
    Mi ci metto dentro, ovviamente …
    Adesso me ne verrei a mangiare una torta al cioccolato con te se fosse possibile …
    baci
    v.
    PS: a Slavina: il governo Zapatero che ha aperto sulla questione dei diritti civili per coppie omo/lesbo, è lo stesso dei muri anti-migranti nella cosiddetta Africa spagnola … nel deserto non si contano i cadaveri di quelli rimandati indietro …

  12. slavina says

    … che non ho il dispiacere di poter guardare certe facce di merda che intasano la televisione italiana, immagino quanto dev’essere pesante.

    a me basta la fucking Repubblicaonline a guastarmi le giornate di migrante che guarda Zapatero e sospira (e t’assicuro che con quella faccia da scemo non e’ troppo piacevole manco lui… ma fa sicuramente meno schifo di Veltroni)

    io stasera ho fatto una torta di mele con troppo burro, perche’ la panza balla e anche di notte si muove, singhiozza, bussa… e m’e’ sembrato che mi desse di gomito qualche notte fa, che avevo letto che in Italia c’e’ il G8 in primavera
    e io mi sa che alle manifestazioni sono proprio diventata allergica ma a tirare i pannolini della creatura in faccia a qualche stronzo ci verrei con gusto…

    un abbraccio forte, bella zia rossa
    🙂