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24 novembre: Manifestazione nazionale contro la violenza alle donne

Aggiornamenti al 28 ottobre: Leggi il comunicato definitivo da qui 

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Il 21 ottobre c'e' stata l'assemblea nazionale per discutere della eventualità di fare una manifestazione nazionale contro la violenza alle donne. Dal gruppo che si è incontrato è venuto fuori il comunicato che copio sotto. Del suo contenuto e delle modalità di partecipazione e del fare manifestazione si sta ancora discutendo e il 27 ottobre ci sarà un'altra assemblea nazionale sempre a Roma presso la Casa Internazionale delle donne in Via della Lungara 19. Cosa ne pensate?

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L’assemblea di singole donne e di realtà associative femminili, femministe e lesbiche, provenienti da tutta Italia, che si sono riunite in assemblea pubblica domenica 21 ottobre a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne sulla base dell’appello diffuso dal sito www.controviolenzadonne.org  hanno indetto una:

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

SABATO 24 NOVEMBRE 2007 – ORE 14
 
in occasione della
 
Giornata Internazionale contro la violenza alle Donne

Le donne denunciano le continue violenze e gli assassini che avvengono in contesti familiari da parte di padri, fidanzati, mariti, ex e conoscenti. E’ una storia senza fine che continua a passare come devianza di singoli, mentre la violenza contro le donne avviene principalmente all’interno del nucleo familiare dove si strutturano i rapporti di potere e di dipendenza. Ricordiamo che l’aggressività maschile è stata riconosciuta (dati Onu) come la prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne in tutto il mondo.

Il tema, soprattutto in Italia, continua a essere trattato dai mezzi di informazione come cronaca pura avallando la tesi che sia qualcosa di ineluttabile, mentre si tratta di un grave arretramento della relazione uomo donna. La violenza contro le donne non deve essere ricondotta, come si sostiene da più parti, a un problema di sicurezza delle città o di ordine pubblico. La violenza maschile non conosce differenze di classe, etnia, cultura e religione.

Non vogliamo scorciatoie legislative e provvedimenti solo di stampo  repressivo. Senza un reale cambiamento culturale e politico che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo non può esserci salto di civiltà. Scendiamo in piazza e prendiamo la parola per affermare, non come vittime ma come protagoniste, la libertà di decidere delle nostre vite nel pubblico e nel privato. Scendiamo in piazza per ribadire l’autodeterminazione e la forza delle nostre pratiche politiche.
 

APPUNTAMENTO
PER ASSEMBLEA NAZIONALE SABATO 27 OTTOBRE ORE 12

CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE

VIA DELLA LUNGARA 19 – Roma

PER CONTINUARE A DISCUTERE E

AD ORGANIZZARE LA MANIFESTAZIONE.

Posted in Corpi, Fem/Activism.


One Response

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  1. Andrea says

    25 novembre 2007 – Giornata mondiale contro le violenze sulle donne

    LE VITTIME DELLA TRATTA SCIOPERANO CONTRO I TRAFFICANTI, CONTRO GLI STUPRI QUOTIDIANI, CONTRO IL SILENZIO SULLE VIOLENZE ALLE CLANDESTINE…

    VEGLIA NOTTURNA PER LA NASCITA DI “COSCIENZA MASCHILE”

    Lo sciopero delle vittime della tratta

    Per cento ragazze nigeriane della nostra rete, vittime della tratta in Italia, il 25 novembre 2007 sarà una data importante: hanno dichiarato, infatti, uno SCIOPERO

    contro i trafficanti e contro le maman; contro i complici italiani; contro i clienti più beceri e violenti; contro i media che non danno voce alle vittime; contro quelle donne italiane che lottano per i loro diritti, ma non vedono che sono calpestati i diritti delle donne clandestine; contro quei politici che propongono di render libera, protetta e tutelata la prostituzione (“noi non siamo prostitute, siamo schiave”!); contro chi definisce la Bossi-Fini una buona legge (“è buona per i trafficanti, perché obbligandoci ad una denuncia che non possiamo presentare per evitare violenze alle nostre famiglie, di fatto ci lascia in mano ai trafficanti!).

    Diranno NO a tutto ciò che le rende schiave. Non sarà facile: non andranno “al lavoro” e affronteranno i loro sfruttatori… sarà anche pericoloso. Nelle scorse settimane due ragazze nigeriane, a Torino e a Parma, sono state massacrate per aver detto il loro NO. Circa 200 nigeriane sono state assassinate in Italia negli ultimi anni. Migliaia sono state massacrate di botte, centinaia sono finite in psichiatria. Isoke ricorda che “ogni africana stuprata è una bianca che la scampa”.

    Nasce “Coscienza maschile”

    Nella notte tra il 24 ed il 25 novembre 2007, in concomitanza con la Giornata contro le violenze sulle donne e con lo sciopero delle vittime della tratta, gli uomini del Progetto la ragazza di Benin City veglieranno per testimoniare simbolicamente il loro impegno contro le violenze sulle donne.

    Da clienti-ex clienti-amici-fidanzati-mariti di vittime della tratta, ribadiranno che se è vero che i clienti possono esser considerati co-resposabili della tratta, è anche vero che la loro sensibilizzazione li può trasformare in risorsa attiva e concreta contro la tratta.

    Gli uomini del Progetto la ragazza di Benin City hanno creato una rete che cerca di risolvere i problemi affettivi, sentimentali, relazionali, sessuali dei maschi che, a causa di questi, diventano – appunto – clienti; e li affronta creando gruppi di auto-mutuo, ormai presenti in tutta Italia. E’ una esperienza unica in Italia e in Europa. Una esperienza non intellettualistica contro ogni tipo di violenza sulle donne, dalla quale prende ora avvio un movimento che ha preso il nome di Coscienza maschile e che intende partecipare al grande movimento di autocoscienza maschile, attivo e presente in Italia con diverse e sempre più conosciute denominazioni.

    Contro le violenza sulle donne, bisogna prima di tutti liberare le donne ridotte in schiavitù per le quali, in riparazione di ciò che hanno subito, chiediamo DOCUMENTI SUBITO E SENZA CONDIZIONI e concreti progetti di inserimento sociale, scolastico e lavorativo: i diritti delle donne non possono esistere se sono addirittura prive di una identità e non avere identità significa non avere diritti ed essere esposte ad ogni forma di violenza.

    PROGETTO LA RAGAZZA DI BENIN CITY

    Il comunicato completo e altre notizie sono su http://voceribelle.ilcannocchiale.it/