Da oggi l'aborto è diventato legale a Città del Messico, 15 milioni di abitanti.
Accade che: negli Usa si stabilisce la "disumanità" di un metodo per le interruzioni di gravidanza terapeutiche; in Portogallo l'aborto è stato legalizzato dopo una lunga battaglia che la chiesa ancora non si rassegna a perdere.
In Messico ora l'aborto non è più illegale: La giornata di ieri é stata concitatissima, infatti mentre il presidio antiabortista ha compiuto 48 ore di permanenza di fronte al parlamento veniva chiusa la zona del parlamento stesso, dato che si prevedeva l'arrivo di 10000 manifestanti (per e contro l'aborto).
Alcuni giornali hanno reso noto che la gerarchia cattolica sta attuando una bella violazione della costituzione, che dice:
El inciso e del articulo 130 de la Constitución establece que "los ministros
no podrán asociarse con fines políticos (……..), tampoco podrán en
reunión pública, en actos del culto o de propaganda religiosa, ni en
publicaciones de carácter religioso oponerse a las leyes del País o a sus
instituciones (……….)".
Nonostante ciò, Rivera Carrera, capo dei vescovi messicani, prenderà parola domenica contro quanto è successo.
Dopo l'approvazione del provvedimento la gente esprime giubilo nelle strade, ma il conflitto continua, anche nelle istituzioni…
Ma, dato che la legge nazionale resterà invariata, gli ospedali pubblici non realizzeranno interruzioni di gravidanza.
[Sintesi sul Messico rubata alla lista di Facciamo Breccia. Grazie Monica!]
Ciao Alba
scusami se non ti ho risposto
non c’ero 🙂
è vero, quella giornata è stata proprio come l’hai descritta tu 😐
baci anche a te
la giornata di ieri è stata superata …
aver avuto i minimi contatti con l’esterno è stato terribile, la diffusa sensazione di una grande follia incombente mi ha completamente ammutolito, il senso di alienzione era schiacciante.
baci
OT. Immagino che tu sia ansiosa di partecipare al Family Day, no?
;)))
Bèh, è una bella notizia. Quel che mi preoccupa è che presto i pretini che dominano il Belpaese faranno fare marcia indietro all’Italia, rendendo l’aborto nona scopo terapeutico illegale in Italia.