Firenze -> Il 16 febbraio 2007 -> all'Asilo Occupato
***le Vagine Volanti *** °#° presentano:°#°
la prima di un ciclo di iniziative dedicate ai nuovi femminismi. Saranno presenti le Betty del Sexyshock, Sandro Bellassai (ricercatore all'università di Bologna che ha scritto sulla mascolinità contemporanea e sul desiderio in Italia dalla legge Merlin in poi) e molt* altr*. Si parlerà di precarietà, desideri, sessualità, indagine sulla mascolinità e ricerca sui percorsi del femminile che si sottrae a etichette comode e deresponsabilizzanti e si autodetermina/determina una strategia basata su un nuovo approccio: Fino a quando tutt* non vedranno le/i sex worker per quello che tentano di far vedere e non ascolteranno davvero quanto hanno da dire, sarà complicato per loro il percorso per essere riconosciut* come soggetto politico.
Guardare le/i sex worker e ricucirgli addosso la nostra idea della Loro vita è il modo migliore per evitare di vederl* e per non accettare come diversa da noi, come cosa altra, la loro esistenza. La discussione sarà determinata dalla proiezione di un video girato, montato e servito da Sexyshock: Ne' colpevoli ne' vittime. Il video è liberamente scaricabile in rete su New Global Vision.
Sexyshock è uno spazio di contaminazione e un laboratorio di comunicazione. Punto di riferimento per ficcare il naso nei loro affari è Betty&Books, ogni lunedì alle 20 in Via Rialto/sa a Bologna.
La serata:
Ore 19.30 Apericena
Ore 21.00 Proiezione Ne' vittime ne' colpevoli
Ore 22.00 Discussione/dibattito e al termine Musica
L'Asilo Occupato si trova in Via Bolognese 275, Firenze – tel 055400429
per info potete scrivere all'indirizzo mail: vaginevolanti@bruttocarattere.org
Scheda Video
Ne' colpevoli ne' vittime è un progetto presentato da International Committee on Rights of Sex Workers. E' il risultato di una serie di interviste spontanee fatte con una installazione in videobox presso l'European Conference on Sexwork, human rights labour and migration (Conferenza Europea su sex work).
Nell'ottobre del 2005, a Bruxelles, lavoratori e lavoratrici sessuali di tutta Europa si sono incontrati, hanno discusso, condiviso, progettato, tessuto reti.
Si è trattato di tre giornate intense per parlare di lavoro sessuale, migrazione e diritti umani, l'occasione straordinaria di costruire una dichiarazione europea dei diritti di chi lavora nell'industria del sesso: un Manifesto che pone i problemi e i desideri dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso al
centro del dibattito politico europeo per sottrarli alle banalizzazioni, alla criminalizzazione e al vittimismo.
Frammenti di queste parole e di questi desideri sono raccolti in "Ni coupable, ni victimes" : un morbido video box immerso nel tulle e nel tumulto della conferenza, una telecamera discreta a cui sono state raccontate le sfide e le sfighe di essere sex worker in Europa oggi, le politiche di repressione e le strategie di resistenza che ognun@ mette in atto per continuare a fare il proprio lavoro. I desideri e i progetti per il futuro passano nelle parole dei e delle protagoniste, dall'attivismo, dalla costruzione di relazioni, dalla visibilità.
Le ragioni principali della conferenza europea su sexwork risiedevano nell'attuale dibattito internazionale sul traffico (tratta) poichè esso è estremamente limitato e ha bisogno di essere allargato attraverso l'inclusione dei contributi delle organizzazioni che lavorano per i diritti
delle-i sex workers, per i diritti del lavoro, per i diritti umani e per i diritti alla migrazione.
Altri motivi sono stati individuati nelle politiche repressive sulla migrazione poichè si considera che l'ordine pubblico e la morale producono una maggiore vulnerabilità delle-i sex workers. Le politiche dei vari paesi Europei – si è detto – dovrebbero essere analizzate sulla base degli effetti
che producono sulle-i sex workers e sulle-i migranti.
Inoltre una spinta ulteriore arriva dalle-i sex workers in Europa dell'ovest, dell'est e centrale che esprimono il bisogno di una piattaforma per lottare per uguali diritti e per creare un movimento forte e attivo a livello europeo.
Le-i sex workers hanno sottolineato che cercano alleati-e nelle organizzazioni per i diritti del lavoro, della migrazione, e umani e hanno molto da offrire a queste cause.
La discussione è stata dunque diretta a raggiungere alcuni chiari obiettivi:
– Trasformare il dibattito sul traffico in un dibattito sui diritti del lavoro, umani e alla migrazione.
– Redigere una Dichiarazione che formuli i punti di partenza di soluzioni strutturali per mettere fine allo sfruttamento e alla violazione dei diritti umani delle-dei sex workers nella società, nei contesti di lavoro e nei processi migratori.
– Organizzare una mappatura degli effetti che le politiche di repressione alla migrazione, alla prostituzione e al traffico hanno in Europa sulle condizioni di lavoro e di vita delle-i sex workers, in modo da poter sviluppare risposte appropriate e strategie per rendere piu' forti (empower) le-i sex workers;
– Reinserire i diritti delle-i sex worker nell'agenda politica Europea.
L'intenzione è stata ed è quella di creare:
– un forte Network Europeo di Sex Workers.
– Una più intensa cooperazione delle-i sex workers con le organizzazioni intergovernative, non-governative e internazionali che si occupano di migrazione, di lavoro e di diritti umani.
– La creazione di un pool di persone alleate esperte che siano in grado di sostenere il Network Europeo di Sex Workers e i suoi membri a livello individuale;
– Un forum politico di lavoratrici e lavoratori dell'industria del sesso e delle organizzazioni che sostengono i diritti delle-i sex workers in Europa dell'ovest, dell'est e centrale.
L’avevo scritto in mezzo al comunicato come Ngvision. Ora Scrivo il sito per esteso 😉
Ciao
e c’e’ anche su New Global Vision!!
scaricalo subito!