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#22Resiste: la repressione è la norma in via dei Volsci

Riceviamo e volentieri condividiamo. Da 22Resiste:

Passa l’anno ma le bombe alla sede di femministe e lesbiche di via del Volsci non si fermano!

L’ultimo attacco dinamitardo è dell’altro ieri, mentre la sera del 30 dicembre quando arriviamo in via dei Volsci per la quarta bomba in 3 giorni, ci accoglie il coretto faccetta nera cantata da uno sulla porta del civico 26, noi reagiamo verbalmente e un altro ci dice ‘qua semo tutti fascisti’.

Poco dopo ritrattano dicendo ‘daje semo tutti compagni’ e in due escono dalla sede con i bastoni, per poi rientrarvi… la solita merda che aggredisce da anni le compagne femministe e lesbiche in via dei Volsci e che ora vive e vegeta dentro la sede del civico 26 e 28 della via.
Come abbiamo già scritto sono attacchi che hanno danneggiato in maniera molto grave la porta e l’interno della sede. I locali confinanti alla nostra sede sono stati infatti dichiarati inagibili per il cedimento della parete divisoria a seguito dell’esplosione. Ovviamente quella che più ci guadagnerà da questa situazione sarà la proprietà che sta cercando di sgomberarci da quattro anni, ed ora ha la bandiera dell’inagibilità da sventolare.
Dove non arriva lo stato, dove le società immobiliari e finanziarie trovano la nostra resistenza, ci pensa la bassa manovalanza dello spaccio di San Lorenzo, funzionale al mantenimento del controllo del territorio, in difesa di interessi economici della ‘Bamba Spa’, altra faccia della repressione che ci vuole sottomesse e docili.
Sono nove anni che questo genere di attacchi si ripetono, sempre più alla luce del sole e con modalità sempre più gravi, nella quasi indifferenza e normalizzazione di questa forma di repressione.

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Femminismo anticapitalista

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Da ResistenzaAntisistema:

Di stringente attualità è la discussione sulla “questione femminile”, da più parti si cerca di ricondurre le problematiche che l’hanno generata al patriarcato o al sistema capitalista, secondo noi è importante fare una riflessione di più ampio respiro che analizzi come la concorrenza tra l’uno e l’altro abbia prodotto una situazione ormai non più sostenibile. Il patriarcato ha origini che affondano nella storia ma ancora oggi permea la cultura delle nostre società, il capitalismo, dopo essersi fatto sistema, ne ha colto la possibilità di sfruttamento rafforzando ulteriormente la violenza sistemica sulle donne; per questo pensiamo sia sempre più importante affermare il carattere anticapitalista delle lotte femministe.

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Perché le femministe dovrebbero ascoltare le/i sex workers

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Da Intersezioni:

“I/Le sex worker si trovano spesso di fronte a preconcetti radicati, per via dei quali se non divulghiamo le nostre storie tragiche e le esperienze umilianti che abbiamo affrontato, corriamo il rischio di non essere credut* da molte persone appartenenti al movimento femminista. E’ ora di finirla, perché non vogliamo mettere in scena il nostro ‘porno tragico’ a vostro beneficio”, scrive Elena Jeffreys.

Discorso tenuto da Elena Jeffreys, Presidente Nazionale di Scarlet Alliance, alla conferenza Feminist Future organizzata a Melbourne, Australia, il 28-29 maggio 2011, nell’ambito della discussione “L’importanza del femminismo”.

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