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Danze istituzionali, repressione e danze che ammiccano al potere

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da Abbatto i Muri:

Mi piacerebbe riassumere quello che sta succedendo in questi giorni. Rassegna stampa, sintesi rapida della discussione politica e riassunto delle lotte. Articolo del Corriere. Parla delle ragioni che avrebbero costretto l’attuale sindaco di Firenze ad accettare l’incarico di premier. Poraccio. Gli sono molto vicina. Davvero. Dall’articolo, tra le altre cose, si evincono due dettagli fondamentali. Il primo è che: “Un nuovo governo Letta con qualche ministro renziano, (…) avrebbe significato prolungare per un altro anno quella che lui definisce «la palude». «Sarebbe stata la fossa del Pd.” e il secondo: “Se in pochi mesi (…) non si taglia la burocrazia, non si semplificano le norme sul lavoro con il contratto unico (…).” Ovvero: Ci sono dei partiti che temono adesso di perdere in caso di nuove elezioni e poi c’è il piano economico da portare avanti. “Contratto unico” significa che non esisteranno più garanzie per i lavoratori. Mi sembra stiano continuando a usare la crisi come metodo per imporre un ulteriore arretramento in fatto di diritti.

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Quelle donne adulte terrorizzate dalla rete (le adolescenti non sono idiote!)

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da Abbatto i Muri:

E dunque. Parlando di teknofobia. Siccome non si fa altro che raccontare della fragilità delle adolescenti e se non è fragilità ci si riferisce alla loro eventuale devianza, allora vorrei raccontarvi di come la società divide le fanciulle in buone o cattive per poi ricondurle all’ovile dei ruoli di genere predestinati.

La ragazzina che si comporta bene è quella che non la dà a nessuno, vive tenendo il sesso in disparte, si predispone a presentarsi bene nella società dello spettacolo, se partecipa al casting del nuovo talent va accompagnata dalla mamma che piange all’esordio di quella carriera e poi racconta come era bello farle le trecce e raccontarle storie nell’infanzia. Sono figliole che sembrano uscite da riviste patinate, film della Disney, che poi raccontano sconvolte della compagna che invece è tanto strana, infrequentabile, innanzitutto perché non veste griffato e poi ha quel taglio di capelli fatto in casa.

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Anarchismo Queer – introduzione


“Crea tu il tuo genere”

E’ l’introduzione del libro di Samuele Grassi di cui potete leggere QUI. Introduzione tratta da A-Rivista Anarchica. Buona lettura!

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La “a” e la “q”

di Samuele Grassi

L’introduzione – che qui proponiamo – al recente volume Anarchismo queer ci pare un buon approccio alle tematiche a esso legate:
dai nuovi movimenti di contestazione dopo Seattle alla messa in discussione delle culture “di genere”, dall’analisi critica del patrimonio teorico e pratico dell’anarchismo alla ricerca di nuove chiavi di interpretazione sociale e di lotta al potere.

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