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Sesso dell’orrore – Intervista a Diana Pornoterrorista

pornoterrorismo300Da Intersezioni:

“Là fuori c’è una guerra”, dichiara il manifesto Pornoterrorista sottoscritto da Diana J. Torres: una guerra contro l’ordine sessuale e l’imposizione di genere, nella quale si vince solamente combattendo il nemico con la stessa violenza. La performer spagnola, oltre a dire questo e molto altro nel suo libro Pornoterrorismo, ci mette il corpo, per chi desidera vederlo e anche per chi non vuole.

di Laura Milano e Nico Hache, (traduzione di feminoska, revisione di Lafra e Serbilla. Articolo originale qui).

La donna nuda con il passamontagna in testa e la granata-dildo in mano non esita ad affermare che “quando dall’altra parte non hai nessuno con cui dialogare, ciò che resta è il terrorismo. Il pornoterrorismo attacca la violenza contro ciò che è fuori dalla norma. Cioè, mette in scena – come tutta la postpornografia – sessualità sovversive. Questo è terrorista”. Lei è Diana Pornoterrorista, un mostro sessuale meraviglioso e inquietante dalla testa ai piedi (o, per meglio dire, dagli anfibi alla cresta). Il suo lavoro come artista di performance iniziò dieci anni fa nella nativa Madrid, con il gruppo di cabaret gore-porno-trash Shock Value e oggi è uno dei punti di riferimento del postporno in Spagna. Attualmente risiede nella città di Barcellona, ​​da dove gestisce la sua centrale operativa postporno e di attivismo queer con un collettivo di artisti locali.

Diana è una guerriera esperta ai margini del genere, una donna che ama pensarsi come costruita alla periferia di quello che è il prototipo di donna (e anche di uomo). E’ un’esibizionista dichiarata, che sale sul palco per recitare le proprie poesie al ritmo di orgasmi terrificanti. Un corpo e una voce determinata a combattere per la liberazione dei corpi, la riappropriazione e il riscatto dei loro desideri più profondi.

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Io decido – verso il 12 aprile a Milano

 

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Da Ambrosia:

Il 12 Aprile Milano potrebbe essere teatro di una manifestazione nazionale indetta dal Comitato No194 che punta all’abrogazione della legge che sancisce il diritto di interrompere volontariamente la gravidanza.In un momento storico come quello che stiamo attraversando, in cui un attacco alla libertà di aborto è un attacco al più ampio sistema dei diritti delle persone, tutt* dovrebbero farsi carico di rispondere.

Ci insegna la Spagna che nel 2014 e nell’evolutissima Europa è ancora possibile perdere diritti acquisiti con lotte durate decenni e ormai, ingenuamente, dati per certi, indiscutibili. Contestualmente il Parlamento europeo boccia la risoluzione Estrela, che chiedeva, tra altre cose, il diritto all’aborto sicuro e legale in tutti gli Stati membri e il diritto ad una sessualità libera e consapevole.

In Italia il diritto all’aborto è messo costantemente in discussione dalla quantità insostenibile di medici obiettori di coscienza, dai farmacisti che con sotterfugi discutibili non somministrano la pillola del giorno dopo, dalla presenza di “volontari pro-life” negli ospedali e nei reparti di ginecologia che mettono in atto pressioni psicologiche inaccettabili.

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Cinquanta Sfumature Di Borromeo

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Da LaPrivataRepubblica:

Sta facendo molto discutere l’incredibile inchiesta di Beatrice Borromeo sul sordido mondo del sesso adolescenziale. Del resto, era inevitabile: non solo abbiamo scoperto che le nostre ragazzine non vanno a messa e non giocano con le Winx, ma che addirittura zompettano nelle palestre al grido di «Finalmente mi hanno stappata!» e terrorizzano i maschietti scagliando loro addosso pompini e tonnellate di verginità.

Nelle polemiche, tuttavia, c’è qualcosa di sbagliato – qualcosa che non inquadra bene il fenomeno. In pochi hanno colto che gli sconvolgenti racconti di angelici fanciulli con la faccia di Johnny Depp devastati dalla voracità sessuale delle loro coetanee non hanno nulla di giornalistico. Ci troviamo di fronte, infatti, a un formidabile romanzo popolare che ibrida alla perfezione la pruriginosità di Harmony, la poetica popolare dei Cesaroni e le misere perversioni di un regista come Todd Solondz.

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