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Sulla “teoria del gender”. Judith Butler risponde ai suoi detrattori

Da LavoroCulturale.org:

Un’intervista a Judith Butler apparsa su “Le Nouvel Observateur”, il 15 dicembre 2013. La traduzione è di Federico Zappino.

Daniela Baldo, Corpi

Le Nouvel Observateur: Nel 1990 ha pubblicato Gender Trouble (trad. it., Questione di genere), testo che ha segnato l’irruzione, nel dibattito intellettuale, della “teoria del gender”. Di cosa si tratta?

Judith Butler: Intanto ritengo importante precisare di non aver inventato gli “studi di genere” (gender studies): la categoria di “genere” era infatti già in uso dagli anni Sessanta, negli Stati Uniti, sia all’interno della ricerca sociologica, sia in quella antropologica. In Francia, invece, in particolare sotto l’influsso di Lévi-Strauss, si è preferito parlare di “differenze sessuali”. La cosiddetta “teoria del gender” prende dunque piede solo tra gli anni Ottanta e Novanta, innestandosi proprio all’incrocio tra l’antropologia statunitense e lo strutturalismo francese.

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#Milano: neofascisti consigliano di bruciare i libri contrari alla loro ideologia!

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Infine tanta propaganda dà i suoi frutti. Si definiscono difensori dei bambini, della famiglia tradizionale. Contro l’aborto, contro gli stranieri, intolleranti nei confronti delle altre religioni. Ce n’è per tutti, in questa nuova stagione di politica dinamitarda fatta di parole pesanti come pietre, appuntite, lanciate per ferire, immobilizzare, per realizzare muri altissimi e invalicabili. Sfilano insieme nei family day, poi nelle giornate dedicate alla lotta contro l’aborto, osservano con ostilità le donne che non vogliono fare tre figli al minuto. E’ il presente in cui l’ideologia omofoba si impadronisce di menti che dovrebbero essere caritatevoli e invece si riscoprono reincarnazioni di inquisitori e savonarola d’altri tempi.

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I massoni scoprono il genere (umano). Sul convegno *Violenza di Genere* organizzato dalla massoneria catanese

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Dal blog di Jinny Dalloway:

Catania, 21 marzo 2015.

Se massoneria e genere sembrano una strana accoppiata, è perché, come ci avverte un loro membro onorario di sesso femminile, “spesso si ha una visione distorta legata a stereotipi”. Se le donne sono escluse dal Tempio è solo perché loro sono “tradizionalisti, ma non nel senso di reazionari”. Lasciamoci dietro, dunque, quei luoghi comuni mistificanti alla Eyes Wide Shut: i massoni oggi sono degli imprenditori che fanno tanta beneficienza, senza pubblicità. Come loro stessi dichiarano, ormai “i liberi muratori sono usciti dalle catacombe e con orgoglio costruiscono strade di incontro e azioni responsabili nella società”. In quanto benefattori, il 21 marzo a Catania, in una prestigiosa biblioteca storica, hanno scelto un oggetto nuovo per la loro beneficienza: le donne.

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