
Geografie dei corpi, generi desideri e rappresentazioni

Incontro seminariale Mercoledì 20 Marzo ore 17 presso Palazzo Nuovo, dal titolo “Geografie dei corpi, generi desideri e rappresentazioni”, con la partecipazione di Marco Pustianaz.
What’s body? questa domanda potrebbe suonare banale, eppure non esiste una risposta univoca, chiara e
chiarificatrice…
Il progetto attorno al corpo prosegue. Dopo vari incontri, alcuni di pura discussione, altri organizzati attorno a un tema specifico organizziamo una serie di seminari che si propongono di indagare i corpi da diverse prospettive. Scegliamo una riflessione collettiva perché siamo convinte che la scelta di cosa fare del proprio corpo non sia soltanto individuale ma chiami in causa gli altri: le relazioni, gli affetti, i desideri, la politica, i conflitti… A partire da noi, quindi dai nostri corpi e dalle nostre domande su questo fatidico e instabileconcetto – eppure così concreto dato di fatto – vogliamo dunque percorrere varie strade.Il primo incontro si propone come momento introduttivo in cui cominciare a discutere assieme della questione del corpo. Lo faremo assieme a Marco Pustianaz, teorico e attivista queer.
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– Marzo 12, 2013
Maschi: uccidere è naturale!
Rubo, da Antispecismo.net e chiedo: quanti stereotipi sessisti sono contenuti, a parte che nel titolo, in tutto questo testo e nel libro? E la cosa ancora più grave è che di tutto ciò sono convinte anche certe femministe intrinsecamente convinte che le donne siano angeliche e dunque tutte vittimizzabili e gli uomini violenti per natura. Come è possibile che sia così complicato per uomini e donne capire che il concetto di “natura” sia una trappola bella e buona che porta solo ad autoritarismi e generalizzazioni da una parte e dall’altra?
Io che conosco uomini che non farebbero mai male ad una mosca e donne che di mosche ne sterminano tante con qualunque mezzo necessario, davvero non riesco a concepire come alla fine maschilismi e certi femminismi – entrambi intrappolati in schemi dicotomici che riguardano solo donne/uomini, senza tenere conto degli altri generi – siano in grado di incontrarsi così tanto e in fondo essere perfettamente coincidenti. In ogni caso, ecco, buona lettura!
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Maschi: uccidere è naturale!
Segnaliamo alcuni brani tratti da A. Biavardi, Sbuccia il maschio, Mondadori, Milano 2002. Andrea Biavardi è stato il primo direttore dell’edizione italiana di “Men’s Health”, lanciata nel 2000.
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– Marzo 11, 2013
Bologna: resoconto sul sessismo all’iqbal da alcune compagne del FLFL
Riceviamo e volentieri condividiamo:
RESOCONTO di alcune del FRONTE DI LIBERAZIONE FEMMINISTA E LESBICO di Bologna Sui fatti accaduti all’Iqbal
Il F.L.F.L. è un collettivo di compagne che da dicembre 2012 ha deciso di intraprendere un percorso antisessista partendo dal sessismo presente nel movimento, a seguito di diversi episodi che si sono succeduti nel tempo e che ci hanno trovate impreparate. Questo collettivo è nato all’Iqbal, uno spazio presente a Bologna da 30 anni dove diversi gruppi hanno trovato spazio per assemblee e iniziative.
Sapevamo sin dall’inizio che sarebbe stato difficile agire e farsi ascoltare dai compagni e dalle compagne non interessate a questo percorso, sapevamo di essere semplicemente tollerate. Durante i nostri incontri siamo riuscite a discutere a volte fino alle 3 di notte, evidentemente
c’era la voglia di tirare fuori una montagna di questioni in attesa di essere affrontate. Decidiamo subito di fare come prima cosa un manifesto contro i molestatori da appendere sui muri del posto. Nel frattempo una delle compagne viene molestata verbalmente con tanto di pacca sul culo da un assiduo frequentatore dello spazio, non militante. La compagna in questione ne parla al collettivo femminista e propone la lettura di una lettera proprio la sera in cui avrebbe dovuto cantare con il gruppo dell’Iqbal, il 2 febbraio.
La lettera era semplicemente un invito a cambiare atteggiamento, una comunicazione ironica che tra l’altro era in difesa dell’Iqbal. Era una linea morbida e non di attacco verso lo stronzo. Decidiamo anche di informare quelli che sarebbero stati al bar quella sera a gestire la serata e di non comunicarlo al collettivo di gestione dello spazio anche perché ufficialmente si era dichiarato antisessista, decidendo che quelli del bar si dovevano occupare di cacciare i molestatori.
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– Marzo 11, 2013