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La legge svedese in materia di prostituzione: presunti successi ed effetti documentati

nobadwhores

Da Intersezioni:

Presentiamo una sintesi dell’articolo The Swedish Sex Purchase Act: Claimed Success and Documented Effects. Le autrici Susanne Dodillet e Petra Östergren (studiose che hanno approfondito diversi aspetti della legge antiprostituzione svedese, condotto ricerche sul campo, ecc.), hanno concepito l’articolo per svelare al pubblico internazionale le conseguenze reali del ‘modello svedese’ e ci offrono la prima compilazione dei suoi effetti che sfronda l’insidiosa narrativa ufficiale con il ricorso ai dati oggettivi effettivamente disponibili. Questo Conference paper è stato presentato all’ International Workshop: Decriminalizing Prostitution and Beyond: Practical Experiences and Challenges (The Hague, 3-4 Marzo 2011).

Il testo completo è molto lungo, per agevolare la lettura pubblichiamo un prima parte, una traduzione sintetica dell’introduzione realizzata da H2O e revisionata dal gruppo traduzioni militanti che collabora anche con il blog Intersezioni. Quando sarà pronta la traduzione del testo completo pubblicheremo un .pdf da distribuire tra gli/le addetti ai lavori (e non solo).

Buona lettura!

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#Snoq e i suoi manifesti dell’orgoglio patriottico, italico e fascista

Da Abbatto i Muri:

A proposito del comunicato di Se Non Ora Quando sul nuovo governo. Vorrei tornarci su. Poi ditemi se non sembra un Manifesto dell’orgoglio patriottico, italico e fascista. A parte essere un esempio fondamentale del Donnismo.

Mai l’Italia aveva avuto al governo sette donne in ministeri chiave. Sette donne preparate e capaci, di parti politiche diverse. Il movimento delle donne si è battuto dal 13 febbraio del 2011 per l’unità di tutte le donne italiane, unica garanzia di modernizzazione del nostro Paese e di vero cambiamento. Oggi il nostro impegno ha raggiunto un obiettivo importante. Facciamo gli auguri a Emma Bonino, Anna Maria Cancellieri, Maria Chiara Carrozza, Nunzia Di Girolamo, Josefa Idem, Cecile Kyenge, Beatrice Lorenzin. Ricordiamo però al contempo l’assoluta urgenza di un programma di governo che abbia come priorità l’occupazione e che risponda ai bisogni e ai desideri delle donne italiane.

Vanno tutte bene purché siano donne. Poi si autoproclamano, con la loro sempiterna modestia, “movimento delle donne“, fagocitando tutte le differenze che, come io porto perennemente ad esempio, tentano di recuperare visibilità per non essere confuse con questo inutile amalgama politicamente trasversale che somma nel suo insieme fasciste, donne del Pd, comunque l’entourage che porta voti a questo governo e alle parti politiche che lo compongono.

Chiaramente dichiarano che si sono “battute” per le donne “italiane” perché di quelle straniere non gliene frega un cazzo (scusate il francesismo) ed è grazie a retoriche filofasciste di questo genere che la Ministra Cecile Kyenge oggi viene insultata per il colore della sua pelle.

Non gliene frega niente neppure delle prostitute, ma questa è storia vecchia e la conoscete, la divisione tra donne perbene e donne permale, perché siamo “I-TA-LIA-NE” e occhi al cielo, bandiera tricolore avvolta attorno al corpo e Inno di Mameli cantato con orgoglio.

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Non è Razzismo (lezione di semantica razzista)

Da Abbatto i Muri:

Dedicata a #Zaia [LEGGI], al quale va tutta la mia comprensione e la mia umana solidarietà. Capisco che non tutti al mondo possono riuscire a vedere chiaro quanto avviene attorno a noi. Infatti giusto per questo posso consigliargli una oculista d’eccellenza che putacaso oggi è anche Ministro per L’Integrazione. Sono certa che il povero #Zaia ne trarrà grande giovamento.

Non è razzismo (lezione di semantica razzista)

Un filippino massacrato di legnate nella capitale. E’ razzismo? No. Lo chiamano AntiBuonismo.

Una trans straniera trascinata per i capelli nella periferia di Roma. E’ razzismo e transfobia? No. La chiamano Ronda Antidegrado.

Un campo nomade tra le fiamme per conto di solerti cittadini residenti. E’ razzismo? E’ pulizia etnica? No. E’ disinfestazione.

Un innocente sbattuto in galera per stupro, messo alla gogna sulle prime pagine di tutti i quotidiani, poi rilasciato perché con quello stupro non aveva nulla a che fare. E’ razzismo? No. E’ “tutela delle NoStreDonne”, scritto tuttattaccato.

Una prostituta straniera relegata in periferia grazie ad una ordinanza della decorosissima giunta comunale e poi investita da un’auto in corsa. E’ razzismo? No. E’ azione pro-decoro.

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