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Bracciali & manette (contro il carcere)

femminicidio62Dalle Dumbles:

Dunque, c’è Bongiorno che vorrebbe mettere in carcere subito tutti gli stalker, Angelino che vorrebbe si procedesse e magari incarcerasse anche senza denuncia e c’è Cancellieri che dovrà pensare ad amnistiare per svuotare le carceri che altri con leggi grottesche hanno riempito.
In friulano: dùt un gjave e met.

In un sistema geneticamente sclerato che ruotando intorno al carcere, cioè agendo sempre a valle con la modulazione del dispositivo della pena, non potrà mai risolvere alcunchè se non peggiorare le cose.

Soprattutto se parliamo di violenza contro le donne. Se si riconosce che in Italia è una questione strutturale, proviamo ad andare alle fondamenta della struttura; incominciamo a demolire quelle, e già che ci siamo, contestiamo anche il carcere.

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Securitarismi e interdizione per le vittime di violenze

Posted in AntiAutoritarismi, Critica femminista.

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Vittoria: Ripristinato il Corso di Studi di Genere all’Unical!

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Grazie alla mobilitazione delle studentesse ed alla petizione nazionale che noi, poi abbiamo promosso, petizione che ha raccolto centinaia di firme, il corso di studi di genere di Laura Corradi è stato reinserito nei programmi dell’Università della Calabria.

La cancellazione aveva sollevato molte proteste, ne aveva parlato anche la stampa nazionale, il dipartimento aveva fatto marcia indietro affermando che il corso non era stato eliminato in forma definitiva ma solo in qualche modo congelato e che vi erano possibilità per il reintegro di questa materia. E’ stata depositata anche una interrogazione parlamentare dalla deputata Celeste Costantino (SeL). E il corso è stato scongelato – anzi è passato dalla laurea triennale alla specialistica con una nuova denominazione ‘Studi di genere e metodo intersezionale‘. Ciò ha significato la rinuncia da parte di Laura Corradi all’insegnamento di un altro corso ‘sociologia della salute e dell’ambiente’ molto apprezzato e frequentato da studenti di diversi corsi di laurea tra cui filosofia, scienze della formazione, media education. Ogni battaglia ha le sue perdite.

Continued…

Posted in Fem/Activism, Iniziative, R-esistenze.

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Non siamo donne (persone): solo usignole e utere schiuse (che culo!)

480231_334784236592841_1751263082_nLa signora Ricciocorno Anti/Pas gestisce un blog in cui scrive belle parole condite di buoni sentimenti, tanto amore materno e arricchisce di generalizzazioni e cultura nazional popolare le giornate delle sue lettrici e dei suoi lettori. Uno dei suoi hobby preferiti è quello di opporre “critica politica” a FikaSicula, ma ne ha certamente pienissimo diritto. D’altronde come potrebbe mai esserle simpatica una che NON scriverebbe mai

Io sto guidando verso casa, felice di tornare a casa – pensavo – a casa c’è mio figlio ad aspettarmi e prepareremo la cena e mi racconterà la sua giornata ed io cosa potrò raccontargli? Di madri che non hanno più figli da abbracciare e figli che non hanno l’abbraccio di una mamma? Dovrei raccontarlo mentre ci abbracciamo?

Oppure cose tipo:

Perché è questo che facciamo, noi mamme: costruiamo un nido, come fanno gli usignoli, nell’illusione che bastino un panda di pezza e una lucina per tenere i nostri piccoli al sicuro. Difendiamo quel nido, nell’illusione che a qualcun altro, oltre a noi, importi della vita che vi si schiude all’interno. Perché cosa c’è di più importante di quella vita?

Sono frasi scritte in un suo post in cui tira giù una intro e conclusioni degne di Barbara D’Urso (via alle lacrime e agli appalusi) per segnalare una storia tragicissima, terribile, che non auguriamo possa succedere a nessuno, e che, con tanta solidarietà nei confronti di questa madre che è rimasta inascoltata, ci spiace per davvero possa essere accaduta. E per una storia del genere ci aspettiamo tutt’altro che generalizzazioni normative sui ruoli materni, piuttosto una contestazione carica di rimproveri alle istituzioni, ai servizi sociali che hanno permesso questa cosa, a tutte le sedi competenti che non hanno fatto niente. Ovvero le stesse istituzioni che permettono ogni giorno che attorno ai bambini si consumi ogni genere di abuso, incluso quello di recepire con diffidenza le richieste di affido da parte dei padri perché pregiudizio vuole, ed è brutto diffondere simili stereotipi, generalizzazioni e pregiudizi, che i padri che chiedano l’affido siano tutti dei potenziali assassini.

Continued…

Posted in Critica femminista, Pensatoio, Satira.

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