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La #Turchia e la Donnificazione degli eventi

cose di donneDa Abbatto i Muri:

Mi sono sempre occupata di tante cose. Il mio punto di vista è di genere ma i miei interessi sono vari. Mi è stato fatto notare che la questione della Turchia non dovrebbe essere un mio preciso interesse a meno che non vi intraveda qualcosa di donnesco.

In realtà ogni rivolta sociale mi interessa e se anche trovo fondamentale che chi ha un punto di vista di genere arricchisca il dibattito e quella lotta con una specificità che condivido credo che le questioni sociali, le lotte territoriali, le battaglie di r-esistenza, di qualunque tipo esse siano, vadano seguite e svelate e studiate e capite e, se è il caso, anche condivise.

Nella rivolta Turca c’ho visto le donne ma non solo quelle. Invece trovo su Repubblica lo speciale capitolo sulle donne della piazza. Poi crea uno spazio pure per gli anziani e lì la specificità donnesca va a farsi friggere perché se abbiamo le dentiere, allora si, meritiamo di stare nello stesso capitolo dedicato pure agli uomini.

Poi ci sono le speciali aree di vari quotidiani, quelli dedicati alle donne, che si interessano alla questione solo per quanto riguarda le rivendicazioni femminili. Ovvero: se le donne in un preciso paese non denunciano di aver subito legislazioni pessime, violenze dedicate e discriminazioni è come se quella lotta non avesse alcun interesse, alcun valore. Ed ecco che il brand “donna” diventa fondamentale pure per sdoganare la notizia di una rivoluzione che riguarda tutti/e.

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Posted in Comunicazione, R-esistenze.

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Take back… everything

Da #Save194Lazio:

di Elisabetta P.

“Stai attenta”. Una raccomandazione, spesso sospirata e accompagnata alla speranza che non ci debba accadere nulla di male: di solito la sentiamo pronunciare dai genitori, o dai parenti più vicini, o dai propri compagni di vita. Un filo di apprensione, e a volte neanche quello, quando l’abitudine ha spazzato via le emozioni e i pensieri di cui quell’esortazione è figlia. Risuona quasi sempre tra le mura domestiche mentre, già con le chiavi in mano, stiamo per chiudere una porta che segna l’uscita da un terreno conosciuto e sicuro, in cui – si spera – sicurezza e affetto regnano indisturbati, e l’entrata nel “mondo di fuori”, incerto e pericoloso, più che mai per noi donne. Risuona ancor più spesso nelle ore dominate dal buio, in cui la diminuzione della luce viene accostata ad un proporzionale aumento del rischio.

“Stai attenta” implica un atteggiamento attivo e allo stesso tempo passivo da parte della ragazza o donna a cui è diretto: attivo in quanto dovrò adottare comportamenti concreti e una vigilanza maggiore, e dovrò evitare comportamenti che potrebbero al contrario rappresentare una falla nel mio sistema di autoprotezione. Passivo perché mi pone in una posizione subordinata, di controllo sulle mie scelte, di razionalità che deve prevalere sull’istinto: tutto ciò non è finalizzato all’ottenimento di qualcosa, ma è orientato a mantenere lo stato attuale, scongiurando preventivamente eventuali minacce.

Una modulazione costante della libertà in virtù della tutela della nostra integrità e della nostra stessa esistenza. ”Stai attenta” vuol dire che in fondo un po’ di paura devo averla; difficile però arginare quest’emozione in confini accettabili, che non si estendano oltre misura riducendo il nostra spazio vitale. Difficile, per molte di noi, non introiettare a tal punto quel sentimento di prudenza e attenzione verso il mondo esterno (la strada, il buio, un bosco o una spiaggia) da avvertirlo ormai come un istinto a cui piegarci incondizionatamente. La limitazione della libertà che può conseguire a un’amplificazione dei timori connessi alla nostra circolazione negli spazi non interni, non è da sottovalutare. Non è da sottovalutare quell’esercizio reiterato di addomesticamento dei propri movimenti.

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Bologna, 15 Giugno: Ci tolgono il tempo. Riprendiamoci gli spazi!

figliefemmine calling

Figlie Femmine ci segnalano e volentierissimo condividiamo:

con-correre in associazione artistica :)

Vi ricordate di Lola? Lei non dimentica nonostante l’affanno!

Prima dell’estate e dell’oblio da afa, Lola corre a XM24, spazio a rischio sgombero (ruspaz are coming)…e con lei corre il tempo.

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