da Abbatto i Muri:
C’è chi odia gli accattoni al punto tale da mettere punteruoli dove potrebbero stazionare i senza tetto, c’è chi raccoglie firme e si costituisce in comitato per cacciare dalla città le prostitute e poi ci sono le donne che odiano le donne e lo dimostrano con quello che in America si chiama “slut shaming“.
L’ho scritto in varie occasioni, la frangia moralista composta da donne che massacrano altre donne, sul web e ovunque, per dire loro che devono vergognarsi, sentirsi colpevoli, per una ragione o per l’altra, perché non avrebbero rispetto di se stesse o non obbediscono al diktat femminista che le vorrebbe autodeterminate solo quando con il corpo fanno quel che loro impongono, è veramente numerosa. Ci sono donne che hanno il dente avvelenato contro altre donne che non la pensano come loro, quelle che diventano fortemente normative ammantando l’odio, l’invidia, sentimenti primari, paura del diverso, intolleranza, autoritarismo, con intellettualismi da due soldi che infine terminano tutti, in ogni caso, con una limitazione della libertà.