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L’omissione del corpo intersex

da Intersexioni:

di Lorenzo Santoro

Neonati dal sesso incerto e disturbi della differenziazione sessuale: rendere retorici il pene e la vagina attraverso l’omissione del corpo intersex

Quello di cui sono sempre stato accusato è di voler tenere un piede in due scarpe, per il semplice motivo di aver scelto oltre il mio genere anche il mio sesso; sono cosciente di essere una persona scomoda, un soggetto che fa diventare folle uno psichiatra, fantasioso l’empirismo e irragionevole la ragione. Sono la dimostrazione vivente che si può togliere per edificare senza però rimuovere, processo questo che può avvenire solo nella piena coscienza della persona altrimenti si può parlare solo di distruzione, l’esperienza è quanto di più prezioso abbiamo e non deve essere un lusso permettersela.

Sono stato riconosciuto alla nascita come maschio, sento mio questo sesso, è con questo segno che ho costruito il mio linguaggio psico-corporeo, sono uomo, sono frocio. A 14 anni ho sviluppato il seno evento che non ha inficiato la mia identità, a 20 anni mi è stata diagnosticata la sindrome di Klinefelter 47 xxy.

La letteratura medica e i metodi contenitivi della sanità pubblica che sono stati scritti, creati, applicati e testati su pazienti come me accusati di essere affetti da disturbi della differenziazione sessuale sono pratiche di annientamento della salute psichica dell’individuo, nonché di censura di quelle forme che né un neonato né un adulto può rimuovere nel profondo solo perché eliminate in superficie. Mi scuso con chi non è mai riuscito a tenere il suo fottuto piede in due scarpe, per aver fatto mia per un periodo della mia vita la parola intersex che mi ha permesso di uscire dalla catena di montaggio della creazione di corpi e menti standard, uso che è stato solo transitivo, ma che mi ha messo nella posizione di poter andare avanti per poi tornare indietro alla mia salda identità di maschio, uomo, frocio.

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#OccupyGezi: Siamo tutt* #çapulcu!

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Accade per strada e in rete. Accade che lui è un fotografo spagnolo, ma è ad Istanbul, dove fotografa e racconta su un blog le rivolte scatenate dalla decisione del governo turco di dar luogo all’abbattimento dei seicento alberi di un parco pubblico per costruire una moschea e un centro commerciale. Lei è italiana, conosce la lingua spagnola, anche se non l’ha mai studiata. L’ha imparata per le strade sudamericane e sulle Ande, il suo non è nemmeno castigliano doc, non è proprio la stessa lingua del fotografo, ma latinoamericano, con un forte accento peruviano. Una gringa bionda che parla peruviano. Adesso non sta lavorando, da anni è una precaria dismessa dallo Stato in estate, quando non serve più. Ma a lei, tutto sommato, non dispiace nemmeno tanto, così ha più tempo per la militanza. Il lavoro, dopo tutto, è sempre stato e continua ad essere una forma di controllo sociale con cui si tengono impegnate le masse, impegnate a produrre, per intendersi, e poi, tutt’al più,  a consumare nei centri commerciali.

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Qual è la differenza tra prostituta, badante, operai@, colf?

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Da Abbatto i Muri:

La prostituzione in Argentina è legale ma non è regolamentata né tutelata. Le prostitute argentine, come in Paraguay, in Brasile, in molti paesi, chiedono che vi sia una regolarizzazione della professione. Così nasce la campagna di AMMAR, l’Associazione Argentina delle lavoratrici sessuali, le quali tengono a raccontare che sono anche madri e neppure si immagina abbiano una vita che esige garanzia di diritti fuorché considerarle, in quanto donne, soggetti deboli da tutelare assimilando il sex working alla tratta.

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