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Quando ai femminismi si impone di “non disturbare”!

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Da Abbatto i Muri:

A questo proposito mi chiedevo quali fossero i temi dei quali le donne possono occuparsi senza rischiare di subire repressione e violenza di genere (i vari “puttana” e le palpatine dei tutori nelle Bolzaneto di tutto il mondo nei confronti delle militanti).

Di quali temi, noi femmine, possiamo occuparci se non ci si può occupare di terra, libertà, democrazia, diritti? Qual è la militanza femminista che non disturba e non esige una punizione da parte di tutori e paternalisti che ti rimandano a casa a farti le cose tue?

Ho già scritto che ritengo il ruolo di certi movimenti femminili devastante per le donne di questo tempo e luogo perché quel che fa è fornire anestetici sociali a precarie e donne la cui lotta diversamente potrebbe essere indirizzata altrove.

Continued…

Posted in AntiAutoritarismi, Comunicazione, Critica femminista, Pensatoio, R-esistenze.


Nessuno sa di noi – Simona Sparaco

2Da Intersezioni:

Nessuno sa di noi, scritto da Simona Sparaco e candidato al Premio Strega 2013, racconta il dolore di una gravidanza attesa, ma destinata a interrompersi prematuramente.

I personaggi principali del romanzo sono Luce, una giornalista free lance che sembra non aver mai preso realmente in mano la propria vita, Pietro, suo compagno benestante e paziente, al quale lei si affida completamente, e  Lorenzo, figlio desiderato, immaginato, sentito, che la coppia è costretta a seppellire prematuramente. Personaggi che agiscono in funzione del vero protagonista: l’aborto tardivo e il suo significato per chi lo vive dall’interno. Sullo sfondo un mondo opaco, sordo ai bisogni delle persone, feroce.

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Posted in Pensatoio, Personale/Politico.

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#NoTav e l’accusa di terrorismo: di che democrazia parliamo?

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Da Abbatto i Muri:

Come i ribelli di Istanbul allo stesso modo i partigiani furono definiti saccheggiatori e terroristi. E’ tipico di regimi autoritari quello di offrire una immagine demonizzante di chi dissente. Criminali, banditi, briganti, come le brigantesse meridionali che si opponevano alla colonizzazione dei Savoia, quando credettero, giusto per un attimo, che Garibaldi fosse un liberatore con l’intenzione di consegnare la terra ai contadini, e invece poi si resero conto che altro non era se non un nuovo padrone che aiutò a consolidare poteri e a scippare ai poveri tutto quello che c’era da scippare, inclusa la speranza e la possibilità di lottare ancora.

Nella storia della colonizzazione del meridione da parte dei Savoia ci sono stragi di contadini, arresti indiscriminati, torture a uomini e donne e val la pena ricordare la brigantessa Michelina, catturata, imprigionata e torturata a morte. Il suo corpo dilaniato e nudo fu esposto poi in pubblica piazza affinché colpirne un@ significasse educarne cento.

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Posted in AntiAutoritarismi, NoTav, Omicidi sociali, R-esistenze.