Skip to content


Appunti per una tecnologia tranfemminista

Da Mundijenn:

Quella che segue è una traduzione fatta tra compagne: molteplici occhi, dita, teste, fiche … in vari tempi, in rete e supportate dal  pad di riseup,  un software open source di scrittura collettiva.

Si tratta dell’intervento di Lucía Egaña Rojas  durante le giornate  Porno Post-apocalittiche   che si sono tenute a barcellona questa primavera, un tripudio di performance,  incontri stimol-azioni e scambi.

Ecco gli appunti per una tecnologia transfemminista in pdf   mentre il pdf del testo originale lo trovate qui

Continued…

Posted in Critica femminista, Fem/Activism, Iniziative, otro mundo, R-esistenze, Scritti critici.

Tagged with , .


Manifestazione #NoMuos: ma quali “scontri”? Sembrava un picnic domenicale!

DSCN3235

Da Abbatto i Muri:

Irene Di Nora è di Caltagirone, una città vicino Niscemi, luogo in cui si costruisce il Muos, ed è attivista di una associazione antimafia. Segnala una petizione da firmare e poi scrive che i media hanno parlato della manifestazione in una maniera che non le corrisponde affatto. Così le ho chiesto di raccontare quel che ha vissuto e ha visto lei. Ecco quello che ha scritto:

Continued…

Posted in AntiAutoritarismi, Comunicazione, NoMuos, R-esistenze.


Se il Governo vuole risolvere il #femminicidio con il delatore d’ordinanza

delatoreDa L’Utero e il Dilettevole:

Estate 2013. Titoli sui media dicono che il Governo ha emanato un provvedimento per condurre una guerra senza quartiere contro la violenza di genere. Dal giorno dopo l’applicazione del Decreto Legge nessuna donna mai dovrebbe essere toccata. Il Dl parla soprattutto di mogli e madri. Per “salvare” le donne in pericolo il governo istituisce la figura del delatore d’ordinanza, per cui potrai anonimamente denunciare il tuo vicino di casa che ti stava sulle scatole perché teneva lo stereo troppo alto o parcheggiava sempre sotto il tuo balcone.

Quando la Polizia riceverà la chiamata si recherà ad effettuare un controllo e se gli agenti riterranno che la vittima sia in pericolo potranno decidere lì, su due piedi, di chiedere un ordine restrittivo, di allontanamento da casa, e dovrà essere la persona accusata a dimostrare che l’accusa non aveva fondamento.

La donna che si sentirà in pericolo può denunciare ma se denunci il governo decide l’irrevocabilità della querela. Dunque non puoi ripensarci e oltretutto per chi è accusat@ di stalking parrebbe esserci l’obbligo di carcerazione preventiva a prescindere dal fatto che l’accusat@ risulterà colpevole o innocente. Se quella che denuncia è una straniera dovrebbe poter godere del diritto al permesso di soggiorno per motivi umanitari. Si intende che una donna in stato di clandestinità, date le leggi attuali che regolano i flussi di stranieri in Italia, è ricattabile, come chiunque nella stessa condizione, e dunque avrebbe bisogno del permesso di soggiorno prima di subire violenza e non dopo, come fosse un risarcimento abbastanza improprio che lascia molta amarezza in chi lo riceve. Di altre specifiche e presunte soluzioni potrete leggere più approfonditamente QUI.

Continued…

Posted in AntiAutoritarismi, Critica femminista, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.