Da Abbatto i Muri:
Update: la delegata Seibezzi comunica che non ci sarà alcun numero dopo la parola “genitore”. Mi pare un’ottima cosa.
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A Venezia si discute di una proposta fatta dalla delegata del sindaco ai diritti civili e alle politiche contro le discriminazioni. Partecipazione ai bandi per assegnazione case popolari anche per famiglie omogenitoriali e cambio dicitura nei moduli di iscrizione dei bimbi agli asili nido e scuole d’infanzia sostituendo le parole “papà” e “mamma” con “genitore 1” e “genitore 2”.
Al di là dei tanti pareri, degli insulti omofobi diretti a gay e lesbiche e di quelli razzisti dedicati alla ministra Kyenge che si è detta d’accordo, mi piacerebbe spiegare perché trovo il secondo punto della proposta un passo indietro rispetto alle norme dedicate al diritto di famiglia che pochi anni fa hanno appunto eliminato la possibilità che all’interno di un nucleo familiare vi fosse un “genitore 1”, meglio conosciuto come “capofamiglia”, e un “genitore 2”.