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Approvato #DlFemminicidio: donne “vittime” e incapaci di intendere e volere!

da Abbatto i Muri:

Il ddl di conversione del decreto sicurezza, che parla anche di violenza di genere, è passato anche al Senato. Presto diventa legge [QUI il testo e QUI una sintesi].

Nonostante le proteste di tante donne, associazioni che si occupano di violenze sulle donne, di tante persone e nonostante l’astensione al voto di M5S e SeL. Grazie a senonoraquando, pd, pdl, boldrini, rauti, alfano, cancellieri, letta, guerra, alle tante che “comunque è un primo passo” (dipende in che direzione)…

Con questa legge si stabilisce che la donna è vittima per definizione di Stato. Vittima da tutelare. Si stabilisce che la donna è vittima e da tutelare se è moglie e madre o donna incinta. Se è una prostituta vittima di un cliente, se è migrante vittima di un tutore dell’ordine che la ricatta sessualmente per un permesso di soggiorno, se è una lesbica, una trans, se è una qualunque persona che sia vittima di violenza di genere, non rientra nel loro obiettivo di interesse.

C’è l’aggravante dunque se sei moglie, madre, incinta e ti fa male l’uomo con il quale sei stata o sei legata affettivamente. Se ti aggredisce un estraneo è differente, perché qui si punisce l’inadeguata interpretazione di un ruolo di genere. Sei l’uomo che dovrebbe “tutelare” la donna, in senso patriarcale, dovresti custodirla e proteggerla e invece la uccidi, la maltratti e questo non si fa. E vedi? Lo Stato dunque divide gli uomini in tutori e carnefici perché le donne devono ben capire che stare con un uomo significa trovare il caldo abbraccio della protezione e non un gesto di violenza.

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La privatizzazione della lotta al #Femminicidio e il femminismo della differenza

da Abbatto i Muri:

Le Pagine SI tra le altre cose fanno pure gli elenchi telefonici. E’ una impresa, una società, che onestamente si guadagna il pane.

Come altre aziende prima di lei [Yamamay, Coconuda] ha deciso, immagino, di fare campagna contro il femminicidio, a dimostrazione del fatto che il brand funziona e che è un buon veicolo per dare positiva visibilità anche a chi vive di commercio.

Ha fatto un sito, una pagina facebook e pubblica contenuti che parlano di femminicidio e di lotta alla violenza di genere. Ha anche preso la Vezzali come testimonial per la campagna e precisa che la stessa si è prestata a titolo gratuito “per la lotta alla piaga sociale rappresentata dal femminicidio“.

Vezzali è una grande atleta che ricordiamo con piacere pensando al momento in cui disse all’allora presidente del consiglio Berlusconi “Presidente, da lei mi farei veramente toccare“. “In senso tecnico“, aggiungeva poi Bruno vespa. E ci si riferiva ovviamente al tocco del fioretto.

http://www.youtube.com/watch?v=-jjRRnA0t8U

Le pagine del sito web che l’azienda mette a disposizione per la causa sono piene di numeri utili, informazioni, e poi c’è l’angolo delle interviste.

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#Grillo/Casaleggio, reato di #clandestinità e #M5S

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da Abbatto i Muri:

Abolire il reato di clandestinità, ovvero il reato di sopravvivenza, cancellare la Bossi/Fini, chiudere i Cie, sono atti di civiltà e agire scomuniche virtuali contro parlamentari dell’M5S che hanno presentato l’emendamento per depenalizzare il reato di clandestinità (per dubbie motivazioni) è come dire che Grillo e Casaleggio bocciano quei parlamentari per favoreggiamento.

Favoreggiamento all’immigrazione clandestina è il reato che può essere imputato ai pescatori che salvano i migranti in mare. E indagati per clandestinità sono i sopravvissuti alla tragedia di Lampedusa.

Tirare fuori argomenti razzisti per opporsi alla sua cancellazione fa intendere solo una cosa: che c’è una grande differenza tra  Grillo/Casaleggio e i parlamentari dell’M5S.

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