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#Francia, 29 nov, manifestazione contro la legge anti/prostituzione

da Abbatto i Muri:

In Francia la proposta di legge sulla penalizzazione dei clienti delle prostitute sarà votata a breve. Il dibattito è fatto anche di delegittimazione aggressiva e invisibilizzazione delle istanze delle sex workers ed è sempre più infuocato. Molto di più, ovviamente, di quanto non lo sia in Italia dove frange legalitarie filo/istituzionali neofondamentaliste di area Pd/SeL, fedeli all’idea di amor borghese, rincorrono e insultano, sul web, chiunque non concordi con l’impostazione autoritaria abolizionista e, nei fatti, proibizionista contro la quale le sex workers sono schierate. Ricordo solo che la prostituzione è nei fatti diventata una ossessione colonialista di un certo “femminismo” occidentale e che l’idea di massima di quell’area politica in Italia si riduce alle ordinanze pro/decoro che multano le sex workers e le confinano ai margini della città consegnandole a sfruttatori e violenti istigando, nei fatti, #Puttanofobia.

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#Vicenza, 30 Nov, ore 14.00, P.zza Esedra: contro sessismo, fascismo, omofobia!

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Riceviamo e volentieri condividiamo:

Il 25 novembre deve essere sempre… sabato scendi in piazza contro la violenza sessista, fascista e omofoba!

L’assemblea permanente “We want sex”, che anima a Vicenza la riflessione e le iniziative sulle questioni di genere, invita tutte e tutti a manifestare sabato 30 Novembre, a fianco di chi si oppone alla dimostrazione organizzata da Forza Nuova. Tale movimento politico, conosciuto per la produzione di dichiarazioni e campagne sessiste e omofobe, impregnato di ideologia razzista e discriminatoria, vorrebbe dare un taglio alla libertà di scelta delle donne ed ai diritti tanto faticosamente conquistati dalle comunità LGBTQI.

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La vita come plusvalore di Melinda Cooper

cop-cooper-200x300Da Incroci De-Generi:

Melinda Cooper, La vita come plusvalore. Biotecnologie e capitale al tempo del neoliberismo. Ombre Corte, 2013, pp. 126, euro 15

Quando il capitalismo si scontra con i limiti della Terra e dunque con l’impossibilità di una crescita produttiva lineare illimitata, può l’intera vita biologica essere messa a valore?

Da questo interrogativo di fondo  si sviluppa Life as surplus  di Melinda Cooper  pubblicato nel 2008 dalla Washington University Press e uscito in Italia nel settembre 2013 per ombre corte, introduzione e  cura di Angela Balzano,  postfazione di Rosi Braidotti.

Melinda Cooper, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia e Politica Sociale dell’università di Sidney, muove da un punto di partenza dichiaratamente marxiano e si spinge  in un campo poco esplorato da Marx, definito  delle scienze della vita in senso lato, individuando le fasi cruciali di passaggio dalla valorizzazione economica della vita umana che ha un inizio ed una fine, cioè bios, alla valorizzazione della vita in sé, zoe, intesa come capacità riproduttiva e potenza generativa comune a tutti gli esseri viventi.

A partire dagli anni 70, negli Stati Uniti si profila all’orizzonte l’idea di una crisi che interessa non tanto la produttività in termini economici, quanto i limiti rappresentati dalla finitezza del pianeta Terra e dunque i rischi di un disequilibrio ecologico causato dal venir meno di risorse non rinnovabili  e dall’inquinamento. Pertanto, i teorici della destra individuano un’appetibile risposta a tali rischi nell’innovazione, in cui la creatività della mente, risorsa inesauribile, prende il posto della produzione di massa di beni di consumo. L’era postindustriale viene inaugurata, dunque, da una forte scommessa nel settore delle biotecnologie, scommessa che apre il campo a quella rivoluzione biotech nella quale si ricolloca la produzione industriale postfordista.

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