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Vietare l’osceno

L’articolo 63 del Criminal Justice Act approvato dalla camera dei comuni e
in vigore dal prossimo 26 gennaio criminalizza le abitudini sessuali private e proibisce il
possesso di immagini pornografiche
che siano "gravemente offensive,
disgustose, o comunque di carattere osceno". Siamo a Londra e se c’e’ chi
parla di ritorno al puritanesimo allora a noi tocca rilanciare.

L’articolo ci spiega che la legge che ha introdotto quell’articolo viene da
un episodio preciso. Una ragazza morta per strangolamento nel bel mezzo di un
rapporto sessuale. Però i pruriti di controllo delle camere da letto non sono
stati alleviati fino a che non è stata stabilita la regola che permette
perquisizioni e intercettazioni di massa a chiunque sia fruitore delle immagini
di cui sopra. Non parliamo di snuff movies che peraltro non esistono. Ma di generiche
immagini.

Non si capisce chi giudicherà una immagine quale "gravemente offensiva,
disgustosa, o comunque di carattere osceno" perchè di sicuro è un fatto
soggettivo. Stabilire il livello di oscenità di una immagine quali parametri
richiede? E’ una faccenda discrezionale? A seconda di come gira ai "tutori
della legge" quella o quell’altra mattina?

Quante mostre di fotografia saranno sanzionate sulla base di questo
criterio? Da che punto a che punto si può ritenere una immagine offensiva? Chi
viene disturbato da queste immagini? Perchè colpire il fruitore? 

Sembrerebbe il nuovo criterio che ha rispolverato l’offesa alla morale anche
per l’italia, quello che si riferisce alle gonne lunghe per le prostitute e che
prima ancora di sanzionare i clienti fa le retate delle trans perchè non sono
benedette dal papa e dai fascisti. Sembrerebbe il nuovo criterio che in italia
punta tutto sul decoro, dentro e fuori casa. Siamo a quella parte di
ordinamento che ancora oggi insiste nell’offesa alla pubblica morale, com’era
lo stesso stupro ai danni delle donne fino al 1996.

La legge alla quale ci riferiamo cammina di pari passo con questo
orientamento bigotto che sta investendo l’europa, con l’eccezione della spagna.
E’ in atto una fase di grande normalizzazione dei comportamenti privati, del desiderio,
delle pratiche sessuali. Si usa ancora una volta l’espediente della morte di
una donna, che non so quanto come o se sia stata accidentale o volontaria, per
ficcare il naso dentro le mutande e i cervelli delle persone.

Proibire una pratica sessuale è un fatto increscioso. La consensualità è e
deve essere la regola. Il resto è pregiudizio. Lo dico da donna che non ama il
dolore e che non prova piacere nella sottomissione. Piuttosto mi piace
esplorare e gestire i limiti del mio masochismo. 

Come si sorveglia l’abitudine sessuale di qualcuno? Si faranno dei blitz nei
club privee, nelle black room? si userà questo espediente per ricominciare la
persecuzione ai danni di gay, lesbiche e transgender (perchè tant* si sentono
offesi e giudicano osceni i loro comportamenti)? Si faranno retate nei
quartieri alla ricerca di notabili travestiti da tarzan che provano a incuneare
la loro jane incaprettata di liane? Faranno una indagine dai fruttivendoli per
sapere quanti chili di ortofrutta sono stati venduti immaginando che i limoni
potranno servire a tappare le bocche delle donne, i fichi d’india a foderare i
testicoli degli uomini e i sedani a decorare il popo’ di ciascuno ad effetto
pavone con la coda verdognola?

Mi piacerebbe sapere, dato che è arcinoto a tutti che ci sono tante donne –
etero – che muoiono per mano dei mariti e che da loro vengono stuprate, come
mai allora non si sia ancora fatto un provvedimento che sanziona le attitudini
sessuali etero. 

Come si può immaginare di affrontare i motivi gravi che generano violenza
contro le donne, fuori e dentro i rapporti sessuali, censurando i desideri e
relegando in zone frustrate e inibite l’immaginazione, la pulsione. Eppure è
stato ampiamente dimostrato che la repressione, la condanna alla clandestinità,
non è "educativa", non dirige in senso buono, non trasferisce
consapevolezza sulla consensualità necessaria a vivere ogni preferenza, qualora
questa consensualità possa essere esercitata in piena cognizione di causa, cosa
che esclude di sicuro bambini e bambine.

E’ stato ampiamente dimostrato che una delle cause di stupri, di
subordinazione passiva, di molestia esercitati da ragazzi e uomini su ragazze e
donne, è proprio la censura, la mancanza di chiarezza, la disinformazione, la
assenza di corsi di educazione sessuale, la moralizzazione diseducativa,
colpevole, complice, criminale, della chiesa che contribuisce ad amplificare
pregiudizi e distorsioni di ogni genere.

Il piacere è piacere e non ci può essere nessuna legge che ne delinea i
contorni. L’omicidio di donne è omicidio. Quelli che amano pratiche di sesso
non compatibile con la morale comune non sono assassini. Forse sadici, forse
morbosi, forse nutrono vendette di sodomizzazione nei confronti della loro
madre, forse semplicemente desideranti di quel sesso e non di qualcos’altro, ma
al di la’ di questa psicologia spicciola c’e’ l’incontro con donne alle quali
piace questo tipo di pratica. La condividono, si eccitano con quella. Posso non
essere d’accordo. Provo a capire. Sicuramente non posso ne’ patologizzare, ne’
giudicare e certamente odierei che qualcuno mettesse becco sul mio modo di
provare piacere così come io non mi metto a fare la morale sulla maniera altrui
di vivere il sesso.

Gli uomini uccidono le donne e non hanno bisogno di farsi le seghe davanti
ad una immagine giudicata "oscena" dal parlamento inglese per
arrivare a tanto. Gli uomini uccidono le donne e quando si smetterà di girarci
intorno senza mai centrare il punto, quando si smetterà di trovare alibi e di
speculare su questo sterminio per moderare, normalizzare, dominare, praticare
potere (massima prova di estremo sadismo) sulle persone, allora forse
riusciremo ad avere un buon inizio.

Gli uomini uccidono le donne. Gli uomini uccidono la nostra libertà
sessuale. Gli uomini uccidono l’immaginazione, i sogni, il desiderio.
Gli
uomini vogliono il controllo. Gli uomini legano i nostri corpi, ci
obbligano a
usare l’utero per riprodurre la specie, ci obbligano a essere
produttive nelle
fabbriche senza stipendi adeguati, ci fanno a pezzi per farci
somigliare di più all’immagine che amano custodire delle donne, quella
con la quale si eccitano di più, ci lasciano senza pensione e ci
licenziano
se non serviamo più. Gli uomini praticano sesso estremo, ci dominano tutti i giorni
e quel
che è peggio è che non ci chiedono il permesso, non è consensuale. La
cosa
grave e che sovvertono il senso dell’osceno e ci impongono milioni di
esempi
che istigano allo sterminio ogni giorno.

Che dire: vado a sniffare la mia mestruazione. Tiro su un rutto
stratosferico e poi lascio colare il mocciolo dal naso e me lo strofino ben
bene sulla faccia. Ho una ricetta d’uso anche per la cacca ma non ve la dico.
Di questi tempi se dici che ti spalmi qualcosa addosso deve essere per forza di
marca. Il sesso privato deve fare marketing. Quello che non si vende deve
sparire. In fondo il cliente ha sempre ragione…

Un buon libro da leggere è "Dolore, piacere, potere – un approccio anarchico al sadomasochismo – di Traimond edizioni Eleuthera", splendidamente recensito
da Fastidio QUI e QUI.

Un altro ottimo libro che può farvi capire come mai si rispolvera il puritanesimo di questi tempi è "Il sesso del terrore" di Susan Faludi.

—>>>La splendida serie di foto, che definisce l’osceno della costrizione sui nostri corpi a vantaggio del culto dell’immagine, è realizzata da Elivet Aguilar. QUI potete vedere le altre.

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio, Sensi.


One Response

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  1. La Donna Cannone says

    Sarò ingenua, ma dopo aver dato un’occhiata in giro ai siti che segnali, fino ai video di Kink.com e correlati, a me tanta violenza, subita e fatta – non sembra la maschera della felicità nè dell’amore.

    Ciò non c’entra con l’osceno, rischio l’off topic, ma se uno degli interrogativi verte sui gusti sessuali, non credo che i nodi della psiche sciolti nell’accido sadomasochistico siano davvero gioiosi.

    Attendo allegre smentite.
    Notte
    DC