Giuro che non sono una di quelle che fa retorica facile e piange le donne infibulate o quelle acidificate strafregandomene di quello che succede dalle nostre parti. Non sono una socia cooperante che vuole fare del bene nel mondo e non mi chiamo madre teresa di calcutta. Non mi piace mostrare l’orrore delle mutilazioni inferte dagli uomini alle donne per suscitare paternalistica pietà.
Non mi piace mostrarle come vittime perchè auspicherei sempre che il ribaltamento culturale volgesse verso una valorizzazione dell’autodifesa piuttosto che della richiesta di politiche securitarie. Non mi piace mostrare foto modello "splatter patriarcale" delle donne ferite perchè questo sposta l’attenzione sui lividi e sulle mutilazioni evidenti e impedisce di guardare all’intreccio sado-masochista che spesso lega due persone, il persecutore e la vittima, senza che in effetti sia chiaro a nessuno quanto entrambi abbiano una corresponsabilità nella interazione del rapporto di violenza.
Però è successa una cosa che mi obbliga a parlare di altri mondi e di altre culture e per vederli bene bisogna guardare in faccia, per una volta e una volta soltanto, le tracce fisiche di una cattiva relazione. In alcune parti del mondo – in paesi musulmani e soprattutto in India e in Pakistan – quando un uomo si sente rifiutato da una donna o comunque si vuole vendicare perchè ritiene di aver subito un torto allora la sfregia con l’acido. E’ molto comune che l’uomo versi l’acido in faccia alla donna perchè lo scopo è quello di renderla inguardabile, brutta e quindi socialmente inutile secondo quella becera mentalità.
Mi è capitato di leggere anche che talvolta vengono mutilate in maniera permanente bambine di dodici o tredici anni sia nel viso che nel pube, nell’inguine, fino alla vulva. Rendere inutile la vagina di una donna immagino che per questo tipo di uomo modello "stronzo" sia il non plus ultra della soddisfazione. Della serie: mia o di nessun altro!
Da qualche tempo questa particolare "usanza", chiamiamola così, viene "usata" anche qui. Per quello che so è una cosa che riguarda uomini provenienti da altri paesi ed è inutile che tenti di stemperarvi questa cosa dicendovi che è uno stereotipo. Pare che non lo sia e che siamo veramente di fronte ad un fenomeno che ha origini in altre sub/culture.
Solo che a differenza di quello che potrà dire la lega e qualche fascista di passaggio (e anche il prefetto che si ritroverà ad applicare il decreto sulle espulsioni convalidando la tesi che le donne italiane possono essere massacrate solo da italiani) per me il problema non si risolve con l’espulsione e neppure con il proposto divieto di nozze miste. Perchè gli uomini ammazzano donne dappertutto e il fatto che per ogni stato facciano sfoggio di differenti e variopinte dimostrazioni di creatività tirando fuori armi persino originali non toglie che si tratta sempre di femminicidio, di sterminio delle donne, in ogni posto, a partire da qualunque cultura.
Senza generalizzare aggiungerei infatti (rispetto agli acidificator-men) che forse siccome non possono procurarsi armi sofisticate o alibi su cui il Ris (con i supereroi della polizia scientifica) perdererebbero almeno dieci anni di tempo in verifiche e perizie, allora comprano quello che è più disponibile sul mercato e lo usano per fare quello che hanno in mente di fare. Come capita a certi americani che pigliano le donne a pistolettate perchè hanno libertà di acquisto di armi da fuoco pure nei supermercati. Il coltello (assieme ai pugni e ai calci e alle bastonate) invece pare essere un’arma internazionale da omicidio non premeditato perchè se lo ritrovano in casa. E però è un gran problema attribuire l’uso di una particolare arma ad una nazionalità precisa perchè fa perdere di vista che sempre di violenza sulle donne si tratta.
In questo caso, comunque, parliamo di acido muriatico e un uomo l’ha usato sulla faccia di una ragazza di Trento.
Della brutta storia delle "acidificate" ha parlato tempo fa Babsi Jones in un suo contributo su Sorelle D’Italia. Ve lo segnalo ad approfondimento di questa atroce questione.
a proposito di violenza sulle donne, di usanze e di altre “culture”, ho trovato citati, in un libro di Unni Wikan, antropologa norvegese molto impegnata nel discorso pubblico, alcuni versi di Nasim Karim, che ho trovato netti e fulminanti, e mi pare condensino alcune posizioni in merito alla violenza sulle donne, che eccede qualsiasi altra forma di opposizione (etnica, nazionale, e chi più ne ha più ne metta).
when a man is subject to violence it is called torture
when a woman is subject to violence it is called culture
emanuele infatti io l’ho classificato come una cosa premeditata. e io non ho mai detto che “poverino” si è procurato l’acido perchè le armi costavano troppo. ho detto che è più disponibile sul mercato perchè lo trovano anche al supermercato.
mi darai atto spero che da noi le pistole non si comprano come l’acido muriatico, giusto?
rispetto all’autodifesa insisto nel fatto che:
a) le donne non si devono difendere per strada come dici tu ma molto più spesso in casa perchè ad aggredirle sono i propri compagni, mariti, fidanzati, padri…
b) quando comunque si devono difendere per strada in genere succede che non c’e’ mai nessuno ad intervenire e quindi invece che investire in politiche securitarie che pagano stipendi a poliziotti che sono sempre altrove, bisognerebbe investire nell’insegnamento di tecniche di autodifesa per le donne…
c) le donne quando vengono aggredite sono sempre sole e devono imparare a difendersi. gli uomini di cui mi parli se hanno problemi devono fare lo stesso.
Risposta a FikaSicula:
non ho detto che ci sono violenze morali e violenze immorali, ho ben specificato che tutte le violenze da te citate sono inaccettabili(ci mancherebbe altro!).
Quello che ci terrei a sottolineare però, è che l’acido muriatico non può in nessun caso essere considerato
un’arma come un coltello o simili. Intendiamo, uno può tenere un coltello in casa o avere una pistola per
motivi – si spera – di eventuale autodifesa, e poi un giorno uscire di cotenna e commettere uno sbaglio imperdonabile. Ma non ho mai conosciuto qualcuno che si tenesse in casa un bel secchio di acido muriatico per difendersi dai ladri se gli capitano a tiro! Nei fatti da te citati, si tratta di persone che hanno con tutta calma pianificato una
cosa aberrante, tu dici che hanno usato l’acido perchè poverini altre armi costavano troppo, a me una persona così fa ancora più schifo di un omicida, ecco come la penso!
Per quanto riguarda l’autodifesa sono d’accordissimo che le donne dovrebbero imparare a difendersi da sole, ma ti dico, guarda che dalle parole alla pratica, è un poco più complicata la questione, tu dici “meglio l’autodifesa che le politiche securitarie”: suona bene a dirsi, ma ti ripeto essere in grado di difendersi per strada non è tanto semplice nemmeno per i maschietti a volte.
perchè non fanno un papa donna ? perchè per chi crede in Dio e dice che è un’entità , lo considera sempre al maschile ? perchè i testi sacri sono stati scritti solo da uomini ?perchè la Madonna doveva essere Vergine ? non è una discriminazione nei confronti delle donne che non sono vergini ? perchè il fantomatico peccato originale l’ha commesso Eva ? perchè non pregano Madre nostra invece che Padre nostro ? perchè da madre natura si passa al maschilismo delle religioni monoteiste ?
VI CONSIGLIO VIVAMENTE DI VISITARE ALCUNI SITI, PER CAPIRE E PER RIFLETTTERE TUTTI : http://WWW.CRISTIANESIMO.IT – http://WWW.LUIGICASCIOLI.IT -WWW.UAAR.IT, http://WWW.MISTERIDITALIA.COM , http://WWW.MOLLEINDUSTRIA.ORG/IT E SGI-ITALIA.ORG ! GRAZIE !
> per fortuna il papa non ha tenuto il discorso alla Sapienza ! una volta tanto il Paese si dimostra libero dal totalitarismo clericale . è una piccola risposta anche nei confronti del mondo intero che ci vede sudditi delle mura Vaticane ! è una risposta di libertà al non subire passivamente quello che ogni giorno i mass media ci impongono di ascoltare, per plagiarci continuamente , è una risposta nei confronti di chi ci crede solo Mafia e Chiesa !
> P.S. I Politici di destra che protestano ma al contempo usufruiscono dei diritti Umani ottenuti dalle battaglie della Sinistra , mi fanno semplicemente schifo ! più Umanesimo meno Cristianesimo !
>
libero di pensarla come vuoi emanuele. mi spiace che il paragone ti susciti problemi di stomaco.
quello che hai letto non è un paragone: c’e’ scritto che l’acido è usato come arma, come una pistola per cui si esce e la si va a comprare, per compiere qualcosa di premeditato. il coltello e i pugni più spesso invece no.
se le donne non devono acquisire la capacità di difendersi da sole spiegami da chi dovrebbero farsi difendere: dai body guard?
ma evidentemente su questo la pensiamo diversamente.
quello che mi fa specie invece è questa tua graduatoria delle armi e dei delitti che io metto invece giustamente sullo stesso piano. si tratta di violenze e fanno schifo tutte. se per te massacrare di botte una donna fino a spezzarle la colonna vertebrale e a lasciarla con handicap permanenti è meglio che buttarle l’acido in faccia devo dirti che evidentemente hai un problema a identificare l’origine della violenza che invece è esattamente la stessa.
non c’e’ una violenza più bella e una più brutta e solo il fatto che tu sottolinei questa cosa quasi come se ci fossero violenze contro le donne “morali” e altre “immorali”, beh, è questo che personalmente mi produce rigurgiti non da poco 😐
Nel post parli di “valorizzazione dell’autodifesa”, piuttosto che di “politiche securitarie”, ti vorrei chiedere, che cosa intendi per valorizzazione dell’autodifesa? ogni donna dovrebbe imparare a combattere come Chuck Norris?
Paragoni poi l’acido muriatico in faccia ai coltelli e pistolettate di latini e anglosassoni. Premesso che non tirerei nemmeno uno schiaffo alla mia donna(anzi mi è capitato di prenderlo qualche volta),
il paragone che fai tra coltello pistola e acido muriatico è totalmente sbagliato. Innanzitutto, le prime due vengono usate per UCCIDERE, in tutto il mondo occidentale come anche nelle sub-culture di cui parli tu. L’acido muriatico, mia cara, è utilizzato come strumento per rovinare una donna in modo assolutamente CONSCIO E RAZIONATO, cioè qua non si parla di qualcuno che sbrocca e commette un errore irrimediabile e comunque non perdonabile, ma di pianificare ed organizzare felicemente forse la cosa più atroce di cui abbia mai sentito parlare, in certi paesi è anche usanza
che i maschietti si organizzino in gruppo anche coi familiari della vittima per farla cadere nel tranello e sfregiarla irrimediabilmente(l’importante è che giustizia sia fatta giusto?).
Francamente, che tu metta questa pratica allo stesso piano con i generi di violenza da te sopra citati mi fa vomitare. Non sono un uomo violento e non penso lo diventerò mai, ma credo che se anche lo fossi, il tuo paragone mi disgusterebbe ugualmente.
Ti consiglio di fare più attenzione a mettere tutto nello stesso paniere, è vero che una cosa sbagliata è sempre sbagliata, però a volte le persone sbagliano per debolezza, altre per scelta.
boh darkblue 😐
forse perchè non gli conviene…
ma ci ascolteranno, ci ascolteranno e se non ci ascoltano urleremo di piu’ 🙂
Credo non esista pena adatta .Credo che non ci siano leggi che ci tutelino di fronte a queste cose. Ci hanno lasciato la libertà di parola..ma sembra che non ci ascolti nessuno…perchè?