Dalla nostra mailing list, Skybia scrive:
Volevo girarvi questo video
https://www.youtube.com/watch?v=eB8RtAGMClk
Probabilmente già lo sapete, si tratta del nuovo reality chiamato ‘Mission’ che andrà in onda sulla Rai a fine anno con alcuni volti noti televisivi italiani che affiancheranno gli operatori della ong italiana Intersos e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Ennesimo esempio di pornografia umanitaria, secondo me.
Qui trovate un tentativo di difendere il format da parte del direttore di Intersos che scrive: “abbiamo vissuto Mission e la stiamo vivendo come un tentativo innovativo di programma sociale per portare anche in prima serata e al vasto pubblico il tema dei rifugiati”
Ma l’attenzione guardando il video è tutta su loro, sui vip nostrani, Paola Barale piuttosto che Emanuele Filiberto, i ‘profughi’ ‘gli africani’ come al solito fanno da cornice.
Qui la risposta di Andrea Casale uno studente della Facoltà di Farmacia dell’Università di Parma che ha lanciato una petizione per non mandare in onda programma
e che dice:
“(…) Credo sia vergognoso ideare un’operazione che proprio sotto Natale, il periodo in cui vengono lanciate le grandi campagne di raccolta fondi delle organizzazioni non governative, venga messo in scena uno spettacolo grottesco e umiliante come quello di vedere raccontata la sofferenza umana dei rifugiati da personaggi (…) che probabilmente mai l’avrebbero fatto se non avessero visto un’immediata convenienza in termini di immagine e commerciale.
Fareste raccontare la sofferenza dei vostri figli da (… personaggi dello show business)? Accettereste di vedere vostra madre, sopravvissuta a violenze inaudite, scimmiottata come comparsa di un reality show?“