Skip to content


Se le donne muoiono anche quando rifiutano una “relazione d’affetto”!

L’espressione – "relazione d’affetto" – la dobbiamo al corriere che racconta della donna accoltellata a Firenze perchè avrebbe deciso di troncare un rapporto di amicizia con un uomo.

Perchè di questi tempi bisogna sapere che alle donne non è dato rifiutare neppure "l’affetto" di un collega di lavoro, per quanto non sia ricambiato.

Raffaella Ingrassia è solo una delle tante donne morte ammazzate da uomini in questi giorni. A parte la solita cifra di persecuzioni, aggressioni, tentati omicidi, ricatti, minacce, percosse, e altre cose altrettanto "affettuose".

C’è una donna morta a Catania perchè a lui gli è partito un colpo dalla pistola. C’è una donna che ha rischiato di morire e ha visto ferire la figlia dai colpi del marito (perchè quando c’è da regolare conti ai padri non gli frega nulla dei figli presenti, che assistano o ne rimangano coinvolti). C’è una donna uccisa a Monza pare da un uomo al quale già la stampa trova l’attenuante "passionale". Ma c’è anche la vendetta trasversale. Lei lo lascia e lui gli uccide il nuovo compagno. Poi c’è quella donna trovata morta e decomposta in un canale di Pavia, chissà come e chissà perchè. E ci sono più di duecento donne morte (oltre i familiari, figli, che vengono sterminati da uomini che fanno piazza pulita di tutti prima di suicidarsi o fare perdere le loro tracce) che stiamo contando e analizzando da giugno 2009 al giugno 2010.

Tornando alla donna morta perchè ha rifiutato la "relazione d’affetto", come tante altre è morta perchè ha detto NO. Perchè ci sono uomini che non accettano il fatto che NO vuol dire NO.

Quando – chiediamo – per le donne è lecito sottrarsi alle molestie reali e virtuali di chi ritiene di avere il diritto di insistere ed essere presente nella vostra giornata?

Quando le donne possono sottrarsi a stalking e cyberstalking?

Quando le donne possono serenamente dire di NO e andare avanti senza ripercussioni, vendette, senza sentire il peso della devastante forza distruttiva di chi vuole soddisfare sentimenti di odio e di vendetta?

Quando le donne possono gestire autonomamente la propria vita e le proprie scelte? Quando? 

—>>>Immagine da Riotclitshave

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali.


One Response

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. Rosa says

    Secondo me in italia dovrebbero aprire dei corsi per insegnare agli uomini cosa vuol dire il NO delle donne. che ne dite?