Voi direte: c’è l’imbarazzo della scelta. Quale nazista, razzista, omofobo e sessista non è mantenuto da istituzioni, contributi pubblici, enti e organizzazioni che nascono come funghi per sostentare la rinascita delle vecchie correnti di pensiero?
Potremmo dire: nessuno. Tutti amaramente e disgraziatamente mantenuti.
Ma ce n’è uno fra questi che invece va descritto valorizzando il suo ruolo e definendolo per quello che è: militanza cameratesca.
Un uomo apparentemente tranquillo, che a 45 anni vive ancora con i genitori e che aveva in casa un bel po’ di materiale inneggiante nazismo, fascismo, razzismo.
Lo hanno beccato a Montevarchi perchè aveva deciso di inviare a cadenza regolare minacce al sindaco di arezzo e al prefetto. Mostrava una discreta arrabbiatura nei confronti degli immigrati e sosteneva di voler disseminare il parco di chiodi lanciati con una pistola a molla per colpirne qualcuno.
Un tenero personaggio che di questi tempi si immagina possa essere reclutato dagli eserciti misericordiosi che avvelenano di sedativi gli immigrati e le immigrate dentro i Cie. Invece non gli hanno dato nessuna medaglia e anzi sospettano che in quel di Montevarchi ci siano forse altri con quelle stesse ideuzze.
A noi fa piacere che sia stata individuata la radice politica di queste azioni.
Chissà quando arriverà mai il momento di contrassegnare la radice politica sessista/nazista di quelli che massacrano gli immigrati ogni giorno legittimati dalle leggi dello Stato o di quelli che massacrano le donne o di quelli che…