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Anche le mani hanno un sesso. Sapevatelo, sul corriere della sega!

Due volte in un giorno. Ambo. Ma siamo sicure che a cercare bene potremmo fare terno, quaterna e cinquina.

Parliamo del corriere del sesso maschile, quello che ci inebria con assoluzioni mediatiche ad assassini di donne e ci delizia con ricerche scientifiche degne dei laboratori nazisti.

Oggi è il turno della pagina che rieduca le femmine al ruolo di sostenitrici del maschio che va in guerra.

Pare che noi si abbia una particolare inclinazione alla pranoterapia. Siamo felicemente taumaturgiche. Basta un tocco della mano e ogni cagasotto diventa improvvisamente il magico hulk. 

La teoria è alternativa a quella che ci chiama streghe. Non nega l’eccezionalità della nostra sapienza secolare ma ci spiega che se la usiamo nella direzione giusta possiamo essere risparmiate. Altrimenti c’è l’inquisizione, il rogo e bla bla bla. Cose che voi sapete. Inutile dirvele. Non si può mica stare a perdere ancora del tempo a spiegarci perchè noi siamo solo una appendice del maschio. Uff! Che noia ‘ste femmine…

Il ruolo delle donne sarebbe quindi quello di assumersi la responsabilità dei fallimenti degli uomini. Come vi viene in mente, grandi bagasce, di pensare che dovete impiegare la forza interiore, la determinazione e la tenacia per voi stesse? Puach!

Allora siete davvero cocciutissime! Sia chiaro: voi donne non siete "esseri umani" (il buon baudaffi&company sarebbero d’accordo): siete accessori radiocomandati. Animaletti domestici ammaestrati. Vi si dice salta e voi saltate. Vi si dice cucina e voi cucinate. Vi si dice incoraggia e voi incoraggiate. Voi non siete compagne, amiche, sorelle: siete solo delle fan (come le fan del berlusca riunite nei cenacoli, negli epicentri, in quelle cose lì dell’amore). Non potreste desiderare di meglio. Anzi bisogna che lo consideriate un privilegio.

Ma come: non siete contente di tutti i programmi tivù che parlano della dedizione della vedova dell’eroe di guerra? E non vedete invece come si parla male di quelle che si fanno un po’ le ovaie loro per costruirsi un futuro?

E poi dicono che in occidente perdono le guerre. Ovvio che la colpa è tutta delle donne che non mettono la manuzza sulla spalla del loro uomo. Bisognerebbe fabbricarle in serie queste manelle incoraggiatrici. 

Bella poi, nell’articolo, la parte dedicata al "tocco materno" che finchè è materno, ovvero nei confronti dei propri figli, è un conto, ma non spiega come mai quel "tocco materno" poi si debba usarlo fino alla morte nei confronti di tutti i maschi della terra.

Badate: è una sorta di sharìa senza mani mozzate. Una attribuzione di ruolo agli arti. Ci manca che facciano una ricerca per dirci l’esatto ruolo che deve avere la nostra bocca. Le mani a fare seghette incoraggiatrici e le bocche pompinucci compiacenti. E a furia di "si, dai, sei grande, ce la puoi fare, ma come ce l’hai grosso" questi uomini conquisteranno il mondo.

Ah, dimenticavamo: grazie mille anche per l’ultimo rigo dell’articolo. Dice che ogni tanto anche la donna può beneficiare di un tocco incoraggiatore ma DEVE arrivare sempre da una donna.

L’uomo, si sa, può solo schiaffeggiarsi, mazzuliarci, accoltellarci, violentarci, tapparci la bocca per non farci parlare o strangolarci.

Complimenti al corriere. Ancora. 

Ps: si diceva, gli uomini che si incoraggiano tra loro vengono considerati gay. E le pacche sulla spalla sono consentite solo in caso di stupro di gruppo e di squadrismo in branco. Davvero complimenti! 

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali.


2 Responses

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  1. paola says

    Il professor Jonathan Levav della Columbia University per la sua ricerca poi pubblicata sulla rivista Psychological Science è stato pure pagato, e mi chiedo da chi. E non posso fare a meno di pensare alle ricerche che ho fatto gratis, naturalmente in Italia.

  2. sara says

    finchè ci sarà qualcuno che questi articoletti li smerda mi sentirò un po’ meglio…grazie per la forza che mi trasmettete.