Vittoria ci scrive una mail in cui racconta uno dei tanti messaggi allucinanti che passano per la televisione. Sono messaggi che rincoglioniscono la gente e la convincono che quanto dicono sia giusto. Una puntata di quella trasmissione del cavolo e misogina che si chiama "forum" in cui si inventano i reati e anche le sentenze. In cui il giudizio "moralista" e "bacchettone" diventa base per le sentenze, in cui si politicizzano ruoli e scelte e si criminalizzano donne, abitudini, sessi, interessi.
Non è certo la prima volta che si parla di bambini e affidi ma la televisione è una merda e se da un lato le donne sono obbligate a fare figli per la patria dall’altro poi ci trattano come se fossimo contenitori irresponsabili ai quali va negato qualunque esercizio di autodeterminazione. Come fossimo irresponsabili da sorvegliare a vita, da psichiatrizzare, internare, sottoporre a tutela di "uomini" che vengono mostrati come più saggi invece che come quei deboli irresponsabili che spesso sono.
Ecco la mail che condividiamo con voi:
Ciao, volevo condividere con voi una mia amarezza del giorno.
Mentre facevo la cucina, dopo pranzo, mio padre ha acceso su rete4.
E mentre lui sprofondava nel divano e nell’abbiocco, io e mia madre stavamo a sentire:
Il contenzioso era tra due ragazzi molto giovani, mi pare entrambi sulla ventina, conosciuti durante una occupazione a scuola.
Condividono le stesse idee, le stesse lotte, vanno alle manifestazioni… a un certo punto nasce un bambino.
Il ragazzo torna da mamma e papà e la madre rimane col bimbo, proseguendo la sua vita da attivista e coinvolgendo in questo anche suo figlio. Ovviamente i due attori venivano abbastanza estremizzati (lui camicia e golfino con argomentazioni qualunquiste e cretine) e lei con un certo tipo di capelli e tanti orecchini (ma non rappresentata come una irresponsabile, dal mio punto di vista).
Ora, il padre chiede l’affido esclusivo del bambino. Perché siccome lui è cresciuto, e oltre ad aver messo da parte i suoi ideali ed essere tornato da mamma e papà, pensa solo al suo bambino e alla sua incolumità. Peccato che se ne sia ricordato solo dopo 4 anni…
Il bambino è quindi in pericolo, con sua madre. Passeggiando su una spiaggia dove la madre mostra al figlio il disastro di una petroliera, il bambino potrebbe pungersi con una siringa.
In marcia ad una manifestazione, il bambino potrebbe essere colpito da un sampietrino, oppure essere travolto dalla gente che corre durante gli scontri.
Il pubblico asserisce che il bambino avrebbe il diritto di condurre una vita "normale".
Alla domanda
"Il bambino fa sport?"
la madre risponde
"certamente!"
"Va a scuola?"
"Certamente!"
"Gioca con i suoi amici?"
"Certamente, è un bambino felice e non ha problemi di socialità".
Ma il meglio viene quando rientra il giudice per la sentenza. Cerca di spiegare bonariamente a questa madre assassina che un bambino non può condurre una vita di quel tipo.
Testuali parole:
"C’è un tempo in cui il bambino gattona, in cui mangia le schifezze, in cui guarda la televisione e gioca ai videogiochi".
E quindi, affido esclusivo al padre.
Ah-ah.
Ora.
Senza demonizzare tutto ciò, ma mi pare un tantino eccessivo far passare la televisione come un passaggio biologico obbligato.
Il giudice conclude che un’infanzia del genere farebbe sicuramente del suo bambino un perfetto combattente politico, ma lo ridurrebbe ad essere un disadattato.
Certo, perché siccome stiamo tutti a imboccarci le mosche il primo che serra la mascella diventa un disadattato.
Chiaro.
Capisco che non ci sia molto da stupirsi, quell’ipocrita di Dalla Chiesa che non fa altro che parlare di poveri animali indifesi la conosciamo bene.
Ma penso che quello che è stato dato nel primo pomeriggio, quando le persone stanno digerendo il pranzo, sia veramente un messaggio indigesto.
Questo a voler essere morbidi, perché dal mio punto di vista è veramente gravissimo.
Grazie per avermi letta
Vittoria
Da tempo pensavo di scriverti per commentare.
per motivi vari mi ritrovo, preparandomi il pranzo, a seguire questo programma: sono una studentessa fuorisede che vive con una signora settantenne che spesso guarda questo format.
E’incredibile come sia ipnotizzante. ti costringe a, o perlomeno vuole caldamente, che lo spettatore prenda posizione. urli, strilli, pesanti giudizi tranciati da illustri sconosciuti, il tutto condito dalla pelosa ipocrisia della Dalla Chiesa. è uno spaccato incredibile di un’Italia sempre più freak tra perbenismi e lacrimuccia facile.
mi è rimasto impresso il caso di una ragazza la cui vita sociale e sessuale veniva costantemente sorvegliata da un fratello minore chiaramente malato e psicolabile, che la spiava da quando lei aveva dieci anni. bene, grazie a Dio il giudice ha deciso a favore della sorella, ma dal pubblico ovviamente si alzano alti lai contro questa puttana degenerata che osa pensare che il fratello abbia dei problemi: la nostra indispensabilissima Rita chiosa che avrebbe voluto lei avercelo un fratello così (autolesionista pure?) e il popolino inferocito condanna la perdita dei valory della famiglia.
purtroppo vivo in casa con una persona anziana che è esposta a questo pattume per mancanza di altri passatempi o orizzonti culturali (mia nonna invece legge, ricama, si guarda bellissimi film, esce compatibilmente con la sua purtroppo fragile salute’) ma facciamoci qualche domanda…prendiamo atto che noi tutti adulti e giovani adulti e vecchi, non solo i bambini, siamo costantemente educati o influenzati da quello che l’agenda setting dell’informazione vuole far passare. ora, la sentenza, quando parla della televisione è tanto più grave quando si pensa ai contenuti sempre più desolanti. che valore educativo ha vedere raffaella fico farci vedere il culo? no seriamente, quale può esserne la valenza educativa?
quello che dico è tanto più grave perché tornando all’esempio di prima, mia nonna può sfuggire in gran parte a una certa spazzatura a differenza di altri è perché ha potuto studiare, viaggiare, lavorare tanti anni a contatto con molte persone giovani (era insegnante). perché ha voluto contribuire alla formazione nei suoi alunni della capacità critica attraverso la scuola. scuola pubblica che ora viene letteralmente smembrata per la precisa volontà politica di creare una generazione di disinformati ignoranti e pavidi, che non avranno strumenti per giudicare e analizzare ciò che leggono in rete o vedono in televisione.
forum, porta a porta, l’italia sul due, uomini e donne, pomeriggio cinque non sono programmi di informazione sensu strictu ma è incredibile come riescano a mettere a punto tutti gli obiettivi dell’agenda setting: paura per il marocchino/rumeno/tunisino, concezione della famiglia e dei ruoli di genere indifendibile, donne vittime e mai artefici del proprio destino.
mi spiace dirlo ma da anni i nostri genitori (parlo di noi fine anni ’80 ma anche di tutti quelli dopo) hanno di fatto delegato, molto probabilmente senza nemmeno volerlo, la nostra educazione a Berlusconi.
La propaganda ha molte facce, e molte possibilità di mostrarle. Rete 4 ne è un caleidoscopico esempio.
Goebbels ne sarebbe contentissimo.
C’è un tempo in cui il bambino gattona, in cui mangia le schifezze, in cui guarda la televisione e gioca ai videogiochi
Cioè c’è un tempo in cui il bambino deve abituarsi ad essere un consumatore passivo, poi dopo sarà assuefatto e non ci saranno più problemi.
..disadattato mi sembra un termine giusto, cioè che non si adatta a ciò che altri scelgono per lui (lo so che l’interpretazione originale non è questa).
C’è tutto in questa televisione, tutto ciò che serve per addomesticarci.
ho letto l’articolo e in realtà in quel programma ci sono molte + cause di questo tipo, cause basate su luoghi comuni femminili: donne che chiedono l’eredità del marito, donne fameliche di soldi, donne che vanno con + uomini e quindi prostitute e via così ma oltre alle cause c’è da spaventarsi del PUBBLICO!!!! non voglio fare nomi ma chi vede la trasmissione si rende conto della bassezza di quella gente…sono dei maschilisti incalliti, dicono certe cose che io non gli darei proprio il permesso di dire in tv perchè è vergognoso!! le loro opinioni disegnano un paese trotalmente ignorante, razzista, sessista… è uno schifo…(perdonate l’italiano)