Update: come volevasi dimostrare domenica 22 novembre la papi è stata invitata a pomeriggio cinque. Sostanzialmente la papi ha detto che una donna per non essere violentata deve concedere un sorriso in più. Che le donne provocano e che perfino ulisse per resistere al canto delle sirene si è dovuto fare legare. Poi ha paragonato il massacro del circeo, premeditato, reiterato, da individui che hanno chiuso in macchina le loro vittime, lopez e colasanti, per andarsene tranquilli a farsi una pizza, con una madre che commette infanticidio per poi tenere tra le braccia il bambino morto per due ore. La domanda è: la signora cerca notorietà. I canali televisivi che continuano a sfriculiare con questa storia facendo finta di chiedere scusa e dissociarsi, non si vergognano di mirare all’audience sulla pelle delle donne massacrate?
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Donatella Papi è una signora con la quale ci siamo ritrovat* ad avere a che fare perchè non appena ha fiutato lo scoop sul caso di Montagna Longa del quale ci stavamo occupando assieme ai familiari delle vittime cominciò a scrivere sul suo sito una serie di articoli deliranti dai quali quegli stessi familiari presero le distanze con un comunicato pubblico.
La ritroviamo ora, nostro malgrado, perchè in una delle sue mistiche iniziative alla ricerca di riflettori c’è chi le sta dando spazio nell’annuncio del suo matrimonio alla ricerca dell’anima innocente del fascista izzo, il mostro del massacro del circeo, che ha sulla coscienza lo stupro e la morte di ben quattro donne, la lopez e la colasanti e poi altre due donne ammazzate quando qualcuno ebbe la geniale idea di dargli la semilibertà.
Quello che la signora papi fa della sua vita è certamente affar suo ma quotidiani e spazi di informazione, in special modo la rai, servizio pubblico pagato con i NOSTRI soldi, che usano la sua storia per innalzare l’audience sono ancora più deprecabili della signora stessa.
Ho visto la puntata di oggi de L’italia sul due. La signora Papi è stata invitata a parlare della sua "storia d’amore". Ne ha approfottato per leggere un comunicato delirante in cui afferma che izzo avrebbe un’anima innocente, che intende riaprire i processi e che in realtà i suoi delitti sarebbero stati compiuti da altri in un miscuglio complottista politico/mafioso di cui solo lei e lui sarebbero a conoscenza.
In realtà izzo è reo confesso, non si è mai dichiarato innocente, la sopravvissuta del massacro del circeo l’ha sempre indicato come uno dei responsabili del delitto, il SUO avvocato ha smentito le affermazioni della papi la quale insiste dicendo che convocherà una conferenza stampa per svelare i retroscena di tutta la faccenda.
Ad onor del vero pare che i conduttori non sapessero nulla delle intenzioni delle signora tant’è che si sono arrabbiati e dissociati in pubblico. Alcuni ospiti in studio se ne sono andati per protesta e la redazione deve aver chiamato la sorella di una delle prime vittime di izzo, rosaria lopez, la quale ha urlato, ha pianto e si è disperata – giustamente – dicendo che non è possibile che si dia spazio ad una mitomane e ai deliri di un pazzo che ha distrutto la vita di tante donne e delle loro famiglie. Però scommetto che a chi organizza la trasmissione avrà fatto piacere trovare il modo di beccare più pubblico e comunque sia i contenuti veicolati dalla signora sono passati sulla rai, pubblico servizio, e perciò non si capisce per quale motivo non le abbiano tolto immediatamente la parola.
La questione ora è: quale giornalista anteporrà l’audience e l’interesse di tiratura della testata al rispetto per le vittime? Chi darà ancora la parola a questa signora? La rai, nella stessa fascia oraria, proporrà un servizio esaustivo e veritiero di ricostruzione del massacro del circeo?
Com’è possibile che siamo arrivate al punto da vedere smentiti stupri e omicidi dichiarati in questa italia dove tutti godono di massima impunità? Anche quelli che hanno condannato Izzo sarebbero toghe rosse? Ma qualcuno capisce il danno enorme che si sta facendo in questo cazzo di paese di merda in cui i delinquenti hanno potere e continuano a dire di essere vittime di complotti di ogni genere?
Com’è possibile essere credibili, forti, sicure di poter essere difese in una italia in cui tutti si schierano con assassini, stupratori e delinquenti mentre vengono perseguiti e assassinati in cella solo poveri diavoli arrestati per pochi grammi di droga?
A tutto deve esserci un limite. E quel limite è la decenza. I giornalisti e le testate che hanno a cuore il nostro destino dovrebbero boicottare la signora e quelle come lei e pubblicare una pagina di approfondimento sul massacro del circeo per fare conoscere a chiunque quella terribile storia e per dire alle donne stuprate e massacrate che hanno il coraggio di denunciare che non ci sarà mai nessuna o nessuno che avrà la possibilità di gettare infamia sulle loro vite.
Se non siete in grado di fare questo, se i giornalisti non sono in grado di fare questo allora potete chiudere bottega.
Un’ultima cosa: che schifo! Progettare una cosa del genere per ricavare notorietà sulla pelle delle donne stuprate e ammazzate è davvero la cosa più immonda che chiunque possa fare.
Piena solidarietà ai familiari delle vittime di quell’assassino stupratore di izzo e dei suoi degni compari.
—>>>Nella prima immagine il cadavere di Rosaria Lopez. Nella seconda Emanuela Colasanti estratta viva dal portabagagli solo perchè ha finto di essere morta. Nella terza la Colasanti in ospedale. Uscirà comunque distrutta da quell’esperienza. Morirà anni dopo di cancro.
Concordo con Emanuele. Chi commette certi crimini perde il diritto di vivere in una società civile, semplicemente.
Non mi stancherò mai di dirlo, e nemmeno di sentirmi tacciare di forcaio, ma fosse per me il tale in questione l’avrei fatto pendere da una corda da decenni, insieme ai suoi due amiconi, uno dei quali è ora libero a casa sua.
La domanda che uno si pone è: dopo certi ‘errori’ (chiamiamoli così) uno non ha il diritto di poter riprendere a vivere, dopo la giusta pena?
La risposta per me è chiara e semplice: NO.
Di cose atroci ne leggo tutti i giorni, il fatto del circeo l’ho ‘scoperto’ circa un anno fa, quasi per caso.
Ho letto la storia su wikipedia, e confesso che sono rimasto allucinato. La domanda che mi sono posto è: ma io sotto l’effetto di tutte le droghe gli alcol e i momentanei raptus di follia di questo mondo, potrei mai fare una cosa anche solo lontanamente simile?
Non posso essere certo della risposta, perchè la natura umana non è mai conoscibile o prevedibile al cento per cento. Ma di una cosa sarei certo: se mi macchiassi di un delitto simile non vorrei più vivere, non potrei.
Il problema è che non possiamo fare di tutti i crimini un unico fascio.
Il delitto del circeo non è solo una storia di stupro, come non è solo una storia di stupro e omicidio. E’ una vicenda che è tanto atroce quanto assurda, nemmeno si parlasse di crimini di guerra.
Un omicidio è sempre un crimine gravissimo, e che andrebbe sempre e comunque associato ad una pena severa, e tuttavia ci sono casi in cui credo sia giusto poter tornare a vivere e riscattarsi.
Ma ci sono i fatti che, per forza di cose, non si possono perdonare nè dimenticare, e questo è il caso.
Che certe persone usino questi fatti allucinanti per farsi pubblicità.. bè andrebbe come minimo perseguito penalmente, come andava perseguito penalmente quell’imprenditore che ha assunto quel tale che aveva appena ammazzato tre persone come testimonial dei suoi jeans. Non c’è una legge che prevede una cosa simile? e chi se ne frega! Le leggi sono fatte per avere delle linee guida, ma quando la verità è sotto gli occhi di tutti non serve scervellarsi. Sempre si tirano in ballo le ‘verità nascoste’, bè tante volte la verità è lì alla luce del sole, davanti a tutti. I falsi sono quelli che provano ad occultarla.
Si può ‘perdonare’ uno stupratore? Io credo di sì, almeno in certi casi. Ma certo, prima deve pagare. E si paga col carcere, non con una intervista al tg5.
Gli otto giovani che si son lasciati ‘prendere la mano’ in quel paesello, hanno diritto di riprendere a vivere?
Dopo un po’ di carcere, sì. Ma considerato che vivono in un paese piccolo, e la ragazza in questione non si sentirebbe sicura a vederseli intorno, tutte le loro otto famiglie dovranno traslocare in un’altra città.
Ma non si fa prima a trovare un’altra casa alla vittima? No miei cari, traslocano loro, tutti e otto. Questione di principio: la vittima deve andare in giro per il paese a testa alta, a scappare devono essere i colpevoli.
Poi si potranno rifare una vita, e i loro genitori impareranno che dovevano educare meglio i loro pargoli.
Questa per me è la giustizia. Di uomini violenti è pieno il mondo, ma non tutti sono violenti allo stesso modo. Così come gli stupratori non sono tutti uguali, lo stupro è sempre un crimine, ma ci sarà sempre il crimine che può essere riscattato e quello che non può.
Il circeo non può essere dimenticato, chi lo giudica con leggerezza o ‘acqua passata’ non infanga la memoria delle vittime, ma di tutti gli esseri umani, o almeno di quelli che provano ad esserlo